Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Andrea Bertotti – Un becchino a colori
Sono visionabili 500 dipinti tra cui gli ultimi che trattano il tema della velocità, della materia Prima Dopo e Durante, il simbolo individuo e il Dopo in trappola..
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ANDREA BERTOTTI
Da otto anni Andrea Bertotti dipinge quotidinamente dieci fogli di giornale, dieci perchè dieci sono i fogli che stanno ad asciugare nel suo studio.
Il foglio di giornale è il supporto naturale per accogliere il pensiero che traccia il sentiero di Andrea,ciò che gia il pomeriggio viene usato per incartare il pesce assume un valore intrinseco proprio per la sua impermaneza. Sfogliare il pensiero si può! Avendo la sensezione di toccare un pesiero prezioso e delicato.
l'opera quotidiana non ha lasciato spazio all'abitudine bensì "all'attenzione dell'attenzione" del pesiero del proprio corpo e di chi e cosa c'è attorno.Più di Ventimila sono i fogli ad oggi e contengono la vita di un Artista che ha trovato il modo di andare a tempo e con Amore (perchè questa è la parola) nei suoi quotidiani ferma intuizioni fatte di parole e tratti, chiavi di lettura del vivere molto utili a chi lo vuole.
Al condorito sino a fine gennaio sono visionabili 500 dipinti tra cui gli ultimi che trattano il tema della velocità, della materia Prima Dopo e Durante, il simbolo individuo e il Dopo in trappola..
Andrea Bertotti lo dice così:
"La vita dura un tempo e in quel tempo faccio delle cose.
Facendo le cose assumo espressioni che modifico a seconda
dello stato d’animo e dell’impegno speso.
Ma a far cambiare faccia sono anche le cose succedono intorno.
Cose indipendenti dalla mia volontà, cose del tutto indifferenti ai miei progetti.
Questi fenomeni li chiamo con nomi diversi a seconda dei modi che uso
per giudicarli.
Per esempio io ho imparato questi nomi: interferenze, imprevisti, disturbi, complessità e variabili indipendenti.
Queste che ho scritto sono definizioni politicamente corrette.
Nella vita di tutti i giorni uso formule più famigliari e colorite.
Parole e frasi veloci che mi consentono di classificare velocemente gli eventi e altrettanto velocemente mi fanno ritornare ai miei progetti.
Infatti la vita dura un tempo e il tempo, mi dico, dev’essere vinto
(che è il contrario di perso).
La famosa lotta contro il tempo è l’articolo zero della Costituzione.
Dopo quarantadue anni il mio tempo è stato così ‘lottato’ che è morto.
Con lui in queste condizioni, privato della capacità di scadere, possiamo fare molte cose diverse dal lottare.
Il tempo morto ha un carattere gentile, appassionatamente neutrale ed è dotato di un chiaro senso estetico:
mi ha detto che quando vado forte mi viene la faccia da c***o.
E dice, in sintonia con me, che la sua materia prima è la materia dopo; che il dopo di fogna è stato confuso con il dopo in trappola.
Dopo, tutto, è morto.
Andrea
Da otto anni Andrea Bertotti dipinge quotidinamente dieci fogli di giornale, dieci perchè dieci sono i fogli che stanno ad asciugare nel suo studio.
Il foglio di giornale è il supporto naturale per accogliere il pensiero che traccia il sentiero di Andrea,ciò che gia il pomeriggio viene usato per incartare il pesce assume un valore intrinseco proprio per la sua impermaneza. Sfogliare il pensiero si può! Avendo la sensezione di toccare un pesiero prezioso e delicato.
l'opera quotidiana non ha lasciato spazio all'abitudine bensì "all'attenzione dell'attenzione" del pesiero del proprio corpo e di chi e cosa c'è attorno.Più di Ventimila sono i fogli ad oggi e contengono la vita di un Artista che ha trovato il modo di andare a tempo e con Amore (perchè questa è la parola) nei suoi quotidiani ferma intuizioni fatte di parole e tratti, chiavi di lettura del vivere molto utili a chi lo vuole.
Al condorito sino a fine gennaio sono visionabili 500 dipinti tra cui gli ultimi che trattano il tema della velocità, della materia Prima Dopo e Durante, il simbolo individuo e il Dopo in trappola..
Andrea Bertotti lo dice così:
"La vita dura un tempo e in quel tempo faccio delle cose.
Facendo le cose assumo espressioni che modifico a seconda
dello stato d’animo e dell’impegno speso.
Ma a far cambiare faccia sono anche le cose succedono intorno.
Cose indipendenti dalla mia volontà, cose del tutto indifferenti ai miei progetti.
Questi fenomeni li chiamo con nomi diversi a seconda dei modi che uso
per giudicarli.
Per esempio io ho imparato questi nomi: interferenze, imprevisti, disturbi, complessità e variabili indipendenti.
Queste che ho scritto sono definizioni politicamente corrette.
Nella vita di tutti i giorni uso formule più famigliari e colorite.
Parole e frasi veloci che mi consentono di classificare velocemente gli eventi e altrettanto velocemente mi fanno ritornare ai miei progetti.
Infatti la vita dura un tempo e il tempo, mi dico, dev’essere vinto
(che è il contrario di perso).
La famosa lotta contro il tempo è l’articolo zero della Costituzione.
Dopo quarantadue anni il mio tempo è stato così ‘lottato’ che è morto.
Con lui in queste condizioni, privato della capacità di scadere, possiamo fare molte cose diverse dal lottare.
Il tempo morto ha un carattere gentile, appassionatamente neutrale ed è dotato di un chiaro senso estetico:
mi ha detto che quando vado forte mi viene la faccia da c***o.
E dice, in sintonia con me, che la sua materia prima è la materia dopo; che il dopo di fogna è stato confuso con il dopo in trappola.
Dopo, tutto, è morto.
Andrea
07
dicembre 2008
Andrea Bertotti – Un becchino a colori
Dal 07 dicembre 2008 al 31 gennaio 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CONDORITO
Margarita, Via Stazione, 64, (Cuneo)
Margarita, Via Stazione, 64, (Cuneo)
Orario di apertura
Ven e Sab dalle 18,00 alle 21,00
la Dom dalle16,00 alle 21,00
Vernissage
7 Dicembre 2008, ore 18
Autore