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Toko Shinoda – La linea e lo spazio
In anteprima italiana, la mostra dell’artista giapponese Toko Shinoda, nota pittrice di sumi-e astratti (pittura monocromatica ad inchiostro di china).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 6 febbraio 2009 alle ore 18.30 sarà presentata dalla Fondazione Italia Giappone, in anteprima
italiana, la mostra dell’artista giapponese Toko Shinoda, nota pittrice di sumi-e astratti (pittura monocromatica
ad inchiostro di china). L’esposizione sarà a Roma presso l’Istituto Giapponese di Cultura fino al 3 marzo
2009 per spostarsi a Milano, presso la Triennale, dal 10 marzo al 5 aprile 2009.
La mostra è organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, l’Istituto Giapponese di
Cultura in Roma e la Triennale di Milano, con il contributo della Japan Foundation e di Fiat Group e il
patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Roma, del Comune di Milano e
dell’Ambasciata del Giappone in Italia.
Toko Shinoda si è affermata sulla scena artistica newyorkese degli anni ’60 e ’70, quando fu scoperta da Betty
Parsons. Da quel momento in poi i suoi quadri sono stati esposti accanto a quelli di artisti come Mark Rothko
e Jackson Pollock. La critica, entusiasta ne ha sancito il successo internazionale.
La mostra propone venti opere tra dipinti e litografie provenienti da collezioni private e una serie di
documenti fotografici. In programma la comparazione tra la Shinoda e il pittore italiano Afro (Basaldella),
esponente dell’astratto concreto che evidenzia l’istintualità di ciascuno e la padronanza del tratto, in entrambi i
caso aggraziato veicolo di immediatezza.
cenni biografici
Nata nel 1913, Toko Shinoda all’età di sei anni fu iniziata alla calligrafia, affascinata dalle tonalità del grigio e
del nero su ampi spazi bianchi. Alunna recalcitrante dalla spiccata personalità, si dissociò presto dai dettami
canonici, prediligendo l’improvvisazione accompagnata da una ferrea auto-disciplina.
Le influenze della tradizione nelle sue opere si palesanonell’uso del sumi (l’inchiostro tipico giapponese) e degli
antichi inchiostri indiani dalle sfumature rosso cinabro, responsabili di atmosfere suggestive e decise.
Dopo il successo negli Stati Uniti, tardivo ma consistente, Toko Shinoda ha lasciato la scena artistica
internazionale per tornare in Giappone dove, grazie a sorprendentii murales e ai dipinti sui pannelli scorrevoli
del tempio Zojoji a Tokyo, figura tra gli artisti più amati in patria.
Toko Shinoda ha ricevuto molte commissioni di riguardo e le sue opere sono presenti nei maggiori musei e
gallerie di tutto il mondo (Tokyo, Boston, Parigi, New York, Bruxelles, Hong Kong, Berlino, Washington).
A dispetto dell’apparenza fragile e minuta, l’artista è nota per caparbietà e forza interiore: ancora oggi, a 95
anni, non ha perso il carisma, l’energia e la sensibilità, qualità imprescindibili nella realizzazione delle sue
opere, sempre dinamiche e vitali.
italiana, la mostra dell’artista giapponese Toko Shinoda, nota pittrice di sumi-e astratti (pittura monocromatica
ad inchiostro di china). L’esposizione sarà a Roma presso l’Istituto Giapponese di Cultura fino al 3 marzo
2009 per spostarsi a Milano, presso la Triennale, dal 10 marzo al 5 aprile 2009.
La mostra è organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, l’Istituto Giapponese di
Cultura in Roma e la Triennale di Milano, con il contributo della Japan Foundation e di Fiat Group e il
patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Roma, del Comune di Milano e
dell’Ambasciata del Giappone in Italia.
Toko Shinoda si è affermata sulla scena artistica newyorkese degli anni ’60 e ’70, quando fu scoperta da Betty
Parsons. Da quel momento in poi i suoi quadri sono stati esposti accanto a quelli di artisti come Mark Rothko
e Jackson Pollock. La critica, entusiasta ne ha sancito il successo internazionale.
La mostra propone venti opere tra dipinti e litografie provenienti da collezioni private e una serie di
documenti fotografici. In programma la comparazione tra la Shinoda e il pittore italiano Afro (Basaldella),
esponente dell’astratto concreto che evidenzia l’istintualità di ciascuno e la padronanza del tratto, in entrambi i
caso aggraziato veicolo di immediatezza.
cenni biografici
Nata nel 1913, Toko Shinoda all’età di sei anni fu iniziata alla calligrafia, affascinata dalle tonalità del grigio e
del nero su ampi spazi bianchi. Alunna recalcitrante dalla spiccata personalità, si dissociò presto dai dettami
canonici, prediligendo l’improvvisazione accompagnata da una ferrea auto-disciplina.
Le influenze della tradizione nelle sue opere si palesanonell’uso del sumi (l’inchiostro tipico giapponese) e degli
antichi inchiostri indiani dalle sfumature rosso cinabro, responsabili di atmosfere suggestive e decise.
Dopo il successo negli Stati Uniti, tardivo ma consistente, Toko Shinoda ha lasciato la scena artistica
internazionale per tornare in Giappone dove, grazie a sorprendentii murales e ai dipinti sui pannelli scorrevoli
del tempio Zojoji a Tokyo, figura tra gli artisti più amati in patria.
Toko Shinoda ha ricevuto molte commissioni di riguardo e le sue opere sono presenti nei maggiori musei e
gallerie di tutto il mondo (Tokyo, Boston, Parigi, New York, Bruxelles, Hong Kong, Berlino, Washington).
A dispetto dell’apparenza fragile e minuta, l’artista è nota per caparbietà e forza interiore: ancora oggi, a 95
anni, non ha perso il carisma, l’energia e la sensibilità, qualità imprescindibili nella realizzazione delle sue
opere, sempre dinamiche e vitali.
10
marzo 2009
Toko Shinoda – La linea e lo spazio
Dal 10 marzo al 05 aprile 2009
arte contemporanea
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Orario di apertura
mar.–dom. ore 10.30-20.30
Sito web
www.italiagiappone.it
Editore
GANGEMI
Autore