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Mimmo Jodice – Perdersi a guardare
Da Torino a Trieste, da Bolzano a Stromboli la mostra è un inedito viaggio visivo, un lungo e affascinante “Grand Tour” fotografico nel nostro paese, che raccoglie per la prima volta le immagini scattate dal grande autore nel corso della sua lunga carriera.
Comunicato stampa
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Da Torino a Trieste, da Bolzano a Stromboli la mostra è un inedito viaggio visivo, un lungo e affascinante “Grand Tour” fotografico nel nostro paese, che raccoglie per la prima volta le immagini scattate dal grande autore nel corso della sua lunga carriera.
Tra i più geniali e importanti fotografi italiani, in questi anni Mimmo Jodice non ha mai smesso di guardare, scoprire, meravigliarsi di bellezze e armonie inattese, di improvvisi squilibri e di magie della visione.
Le 136 fotografie in mostra, tutte in bianco e nero e di grande formato, come tante tappe uniscono tra loro, per associazioni visive ed estetiche, foto celebri con altre inedite, vedute di una Napoli nascosta e da scoprire con scorci inattesi di Roma e di Milano, del paesaggio in continua trasformazione e di piazze e vicoli, monumenti quasi sconosciuti e riscoperti ora con la macchina fotografica e lo sguardo sempre straniato e nuovo di Jodice.
Un viaggio tra visione e realtà, tra un passato ancora così vivo e un presente problematico,
che ci permette di conoscere (e riconoscere) la bellezza composita e varia del nostro paese e la grandezza interpretativa di Mimmo Jodice, uno dei più sensibili e originali interpreti della fotografia italiana.
“Vorrei citare Fernando Pessoa: ma cosa stavo pensando prima di perdermi a guardare? Questa frase sembra scritta per me e descrive bene il mio atteggiamento ricorrente: perdermi a guardare, immaginare, inseguire visioni fuori dalla realtà” (Mimmo Jodice)
“Le immagini di Perdersi a guardare ci consentono di vedere l’Italia com’è realmente, come esiste e persiste nei nostri sogni, con uno sguardo unico e completamente nuovo. Dopo aver visto queste opere meravigliose, non si potrà più incontrare il paesaggio italiano senza rendersi conto che un paese che si presume di conoscere possiede un’identità nascosta – e che l’Italia, in fondo, è una serie di fotografie di Mimmo Jodice” (dal testo di Francine Prose).
La mostra è accompagnata da un volume omonimo edito da Contrasto con testi di Francine Prose, Roberta Valtorta e Alessandra Mauro.
“Queste immagini sono frammenti che vanno ad arricchire il mosaico della storia, visioni che integrano una lunga ricerca sulla memoria che è alla base del mio lavoro. Testimonianze di cose avvenute o che avverranno ancora; un modo per esorcizzare i dubbi e le inquietudini del vivere.” (Mimmo Jodice)
Biografia
MIMMO JODICE
Mimmo Jodice è uno dei grandi nomi della storia della fotografia italiana. Vive a Napoli dove è nato nel 1934. Dal 1970 al 1994 è stato docente di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Fotografo di avanguardia fin dagli anni Sessanta, attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale.
Nel 1970, a Milano la sua prima mostra importante, NUDI DENTRO CARTELLE ERMETICHE alla Galleria il Diaframma, con una presentazione di Cesare Zavattini.
Nel 1980 pubblica VEDUTE DI NAPOLI che segna una svolta nel suo linguaggio e contribuisce a fornire una nuova visione del paesaggio urbano e dell’architettura.
Nel 1981 partecipa alla mostra EXPRESSION OF HUMAN CONDITION, curata da Van Deren Coke, al San Francisco Museum of Art con Diana Arbus, Larry Clark, William Klein, Lisette Model.
Nel 1985 inizia una lunga e approfondita ricerca sul mito del Mediterraneo. Il risultato è un libro MEDITERRANEO, pubblicato da Aperture, New York, e una mostra al Philadelphia Museum of Art, a Philadelphia.
Da molti anni è presente nel panorama internazionale dell’arte con numerose mostre e pubblicazioni, collaborando, inoltre, attivamente con istituzioni culturali e universitarie con stages e corsi di specializzazione.
Nel 2001 la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino gli ha dedicato un’ esauriente retrospettiva 1965/2000 , con catalogo curato da Piergiovanni Castagnoli.
Nel 2003 l’Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio ‘Antonio Feltrinelli’ per la prima volta dato alla Fotografia. Sempre nel 2003 il suo nome è stato inserito nell’Enciclopedia Treccani.
Nel 2006 l’Università degli Studi Federico II di Napoli gli conferisce la Laurea Honoris Causa in Architettura.
Sue mostre personali sono state presentate nei seguenti Musei: Philadelphia Museum of Art, 1995; Kunstmuseum Dusseldorf, 1996; Maison Européenne de la Photographie, Parigi 1998;
Palazzo Ducale di Mantova, 1998; Museo di Capodimonte, Napoli 1998;The Cleveland Museum of Art, Cleveland 1999; Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma 2000; Castello di Rivoli, Torino 2000; Galleria d'Arte Moderna, Torino 2000; MassArt, Boston 2001; Wakayama, Museum of Modern Art, Japan 2004, The Museum of Photography, Mosca 2004; MASP - Museu de Arte de São Paulo 2004; MART - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto 2004; Galleria d’Arte Moderna, Bologna 2006.
Tra i più geniali e importanti fotografi italiani, in questi anni Mimmo Jodice non ha mai smesso di guardare, scoprire, meravigliarsi di bellezze e armonie inattese, di improvvisi squilibri e di magie della visione.
Le 136 fotografie in mostra, tutte in bianco e nero e di grande formato, come tante tappe uniscono tra loro, per associazioni visive ed estetiche, foto celebri con altre inedite, vedute di una Napoli nascosta e da scoprire con scorci inattesi di Roma e di Milano, del paesaggio in continua trasformazione e di piazze e vicoli, monumenti quasi sconosciuti e riscoperti ora con la macchina fotografica e lo sguardo sempre straniato e nuovo di Jodice.
Un viaggio tra visione e realtà, tra un passato ancora così vivo e un presente problematico,
che ci permette di conoscere (e riconoscere) la bellezza composita e varia del nostro paese e la grandezza interpretativa di Mimmo Jodice, uno dei più sensibili e originali interpreti della fotografia italiana.
“Vorrei citare Fernando Pessoa: ma cosa stavo pensando prima di perdermi a guardare? Questa frase sembra scritta per me e descrive bene il mio atteggiamento ricorrente: perdermi a guardare, immaginare, inseguire visioni fuori dalla realtà” (Mimmo Jodice)
“Le immagini di Perdersi a guardare ci consentono di vedere l’Italia com’è realmente, come esiste e persiste nei nostri sogni, con uno sguardo unico e completamente nuovo. Dopo aver visto queste opere meravigliose, non si potrà più incontrare il paesaggio italiano senza rendersi conto che un paese che si presume di conoscere possiede un’identità nascosta – e che l’Italia, in fondo, è una serie di fotografie di Mimmo Jodice” (dal testo di Francine Prose).
La mostra è accompagnata da un volume omonimo edito da Contrasto con testi di Francine Prose, Roberta Valtorta e Alessandra Mauro.
“Queste immagini sono frammenti che vanno ad arricchire il mosaico della storia, visioni che integrano una lunga ricerca sulla memoria che è alla base del mio lavoro. Testimonianze di cose avvenute o che avverranno ancora; un modo per esorcizzare i dubbi e le inquietudini del vivere.” (Mimmo Jodice)
Biografia
MIMMO JODICE
Mimmo Jodice è uno dei grandi nomi della storia della fotografia italiana. Vive a Napoli dove è nato nel 1934. Dal 1970 al 1994 è stato docente di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Fotografo di avanguardia fin dagli anni Sessanta, attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale.
Nel 1970, a Milano la sua prima mostra importante, NUDI DENTRO CARTELLE ERMETICHE alla Galleria il Diaframma, con una presentazione di Cesare Zavattini.
Nel 1980 pubblica VEDUTE DI NAPOLI che segna una svolta nel suo linguaggio e contribuisce a fornire una nuova visione del paesaggio urbano e dell’architettura.
Nel 1981 partecipa alla mostra EXPRESSION OF HUMAN CONDITION, curata da Van Deren Coke, al San Francisco Museum of Art con Diana Arbus, Larry Clark, William Klein, Lisette Model.
Nel 1985 inizia una lunga e approfondita ricerca sul mito del Mediterraneo. Il risultato è un libro MEDITERRANEO, pubblicato da Aperture, New York, e una mostra al Philadelphia Museum of Art, a Philadelphia.
Da molti anni è presente nel panorama internazionale dell’arte con numerose mostre e pubblicazioni, collaborando, inoltre, attivamente con istituzioni culturali e universitarie con stages e corsi di specializzazione.
Nel 2001 la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino gli ha dedicato un’ esauriente retrospettiva 1965/2000 , con catalogo curato da Piergiovanni Castagnoli.
Nel 2003 l’Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio ‘Antonio Feltrinelli’ per la prima volta dato alla Fotografia. Sempre nel 2003 il suo nome è stato inserito nell’Enciclopedia Treccani.
Nel 2006 l’Università degli Studi Federico II di Napoli gli conferisce la Laurea Honoris Causa in Architettura.
Sue mostre personali sono state presentate nei seguenti Musei: Philadelphia Museum of Art, 1995; Kunstmuseum Dusseldorf, 1996; Maison Européenne de la Photographie, Parigi 1998;
Palazzo Ducale di Mantova, 1998; Museo di Capodimonte, Napoli 1998;The Cleveland Museum of Art, Cleveland 1999; Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma 2000; Castello di Rivoli, Torino 2000; Galleria d'Arte Moderna, Torino 2000; MassArt, Boston 2001; Wakayama, Museum of Modern Art, Japan 2004, The Museum of Photography, Mosca 2004; MASP - Museu de Arte de São Paulo 2004; MART - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto 2004; Galleria d’Arte Moderna, Bologna 2006.
27
febbraio 2009
Mimmo Jodice – Perdersi a guardare
Dal 27 febbraio al 03 maggio 2009
fotografia
Location
CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA SCAVI SCALIGERI
Verona, Piazza Francesco Viviani, (Verona)
Verona, Piazza Francesco Viviani, (Verona)
Biglietti
intero: 5,00 Euro; ridotto: 3,00 Euro: studenti 1,00 Euro
Orario di apertura
da martedì a domenica, 10.00 - 19.00 (la biglietteria chiude alle ore 18.30). Chiuso il lunedì. Apertura straordinaria Lunedì dell’Angelo 13 aprile. Aperto anche nelle seguenti festività Pasqua, 25 Aprile, 1 Maggio.
Vernissage
27 Febbraio 2009, ore 18
Editore
CONTRASTO
Autore