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Racconti di vita. Colori, segni e sogni nella collezione Martini
L’esposizione parte dalla donazione della collezione personale di Angiolino Martini alla città di Massa Marittima, oltre 700 opere raccolte in una vita dedicata all’arte, alla conoscenza: dall’Ottocento toscano ai post-macchiaoli, dal Realismo alla Pop italiana, dal Simbolismo alla Transavanguardia. In mostra saranno esposti diciannove disegni, sette grafiche, trentasette dipinti, di artisti noti come Fattori, De Chirico, Guttuso, Schifano, Rotella, Ottone Rosai.
Comunicato stampa
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Dal 6 marzo al 13 aprile 2009 si terrà al Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima (GR) la mostra Racconti di vita. Colori, segni e sogni nella collezione Martini, organizzata dal Comune di Massa Marittima e a cura di Maurizio Vanni. L’esposizione parte dalla donazione della collezione personale di Angiolino Martini alla città di Massa Marittima, oltre 700 opere raccolte in una vita dedicata all’arte, alla conoscenza: dall’Ottocento toscano ai post-macchiaoli, dal Realismo alla Pop italiana, dal Simbolismo alla Transavanguardia. In mostra saranno esposti diciannove disegni, sette grafiche, trentasette dipinti, di artisti noti come Fattori, De Chirico, Guttuso, Schifano, Rotella, Ottone Rosai. La mostra è una preziosa testimonianza di un preciso momento storico, e racconto di una personalità avida di sapere, bisognosa di continuo confronto con un mondo sempre in divenire.
La mostra allestita all’interno del Palazzo dell’Abbondanza, da due anni impegnato a dar maggiore visibilità all’arte contemporanea, inaugura un nuovo percorso espositivo della Collezione Martini, dal 1999 proprietà del Comune di Massa Marittima. La mostra è stata realizzata grazie anche al contributo di: Rete Museale Provinciale, per il lavoro scientifico sulla collezione, Massa Marittima Sviluppo srl, ditta di costruzioni da poco presente sul territorio massetano e impegnata nella promozione culturale. In occasione dell'inaugurazione verrà ufficializzata la donazione fatta da Giuliano Ghelli al Comune di una scultura, uno dei busti dell’opera Esercito di terracotta. L’artista sarà presente all’inaugurazione. Come d’abitudine, animeranno la mostra incontri e iniziative. Tra queste, il 21 marzo, per il centenario del Futurismo, si terrà la lezione Pensieri quotidiani. La lezione di Marinetti e la nostra contemporaneità, ospite d’onore l’artista Maurizio Cannavacciuolo che esporrà alcune sue opere e parlerà del suo lavoro.
Angiolino Martini (1913 - 2000), nato da genitori massetani, è sempre vissuto a Follonica, dove faceva l’insegnante di ragioneria. Non ha avuto una formazione da storico dell’arte né probabilmente ha cominciato a collezionare con l’intento di creare una particolare raccolta o con l’avidità di speculare. A guidarlo il puro piacere di possedere cose importanti, scoprire prima di altri qualche artista non ancora del tutto sostenuto dalla critica, o semplicemente il desiderio di assecondare, come amava ripetere con insistenza, “quell’irresistibile follia di un maniaco dell’arte”. Angiolino Martini raccolse le sue oltre 700 opere in una piccola casa, riempiendo tutte le pareti e tutti gli spazi possibili, e riservando alla camera da letto le opere più amate.
Il collezionismo d’arte è un fenomeno tanto affascinante quanto complesso che comprende due anime di difficile distinzione: una culturale e una commerciale. Il collezionista, dal momento che compare sulla scena pubblica, propone un personale modello di interazione con gli oggetti che raccoglie, conferendo alle opere una particolare funzione simbolica per aumentare la stima in se stesso, trasformare la propria immagine e migliorare il benessere interiore attraverso il possesso di ciò che ama. Magari inizia con l’acquistare un dipinto per puro piacere e magicamente, prima di quanto si possa credere, si trova a seguire aste, a frequentare fiere, a presenziare Biennali, a visitare collezioni pubbliche e private e a leggere di tutto sugli artisti che lo interessano.
La collezione potrebbe essere considerata il trionfo del bisogno di sedurre unito alla paura di essere sedotti. Freud sosteneva che ogni collezionista potrebbe essere la controfigura del Don Giovanni che si illude di confermare la propria immortalità frammentando il piacere in attimi fugaci e ostinandosi ciecamente a rifiutare lo scorrere del tempo. In fondo, se così fosse, Angiolino Martini avrebbe raggiunto il suo scopo: attraverso la donazione della sua collezione al Comune di Massa Marittima ha ottenuto quel riconoscimento e quel suffragio, condiviso con altre persone, che andrà oltre il tempo.
La mostra allestita all’interno del Palazzo dell’Abbondanza, da due anni impegnato a dar maggiore visibilità all’arte contemporanea, inaugura un nuovo percorso espositivo della Collezione Martini, dal 1999 proprietà del Comune di Massa Marittima. La mostra è stata realizzata grazie anche al contributo di: Rete Museale Provinciale, per il lavoro scientifico sulla collezione, Massa Marittima Sviluppo srl, ditta di costruzioni da poco presente sul territorio massetano e impegnata nella promozione culturale. In occasione dell'inaugurazione verrà ufficializzata la donazione fatta da Giuliano Ghelli al Comune di una scultura, uno dei busti dell’opera Esercito di terracotta. L’artista sarà presente all’inaugurazione. Come d’abitudine, animeranno la mostra incontri e iniziative. Tra queste, il 21 marzo, per il centenario del Futurismo, si terrà la lezione Pensieri quotidiani. La lezione di Marinetti e la nostra contemporaneità, ospite d’onore l’artista Maurizio Cannavacciuolo che esporrà alcune sue opere e parlerà del suo lavoro.
Angiolino Martini (1913 - 2000), nato da genitori massetani, è sempre vissuto a Follonica, dove faceva l’insegnante di ragioneria. Non ha avuto una formazione da storico dell’arte né probabilmente ha cominciato a collezionare con l’intento di creare una particolare raccolta o con l’avidità di speculare. A guidarlo il puro piacere di possedere cose importanti, scoprire prima di altri qualche artista non ancora del tutto sostenuto dalla critica, o semplicemente il desiderio di assecondare, come amava ripetere con insistenza, “quell’irresistibile follia di un maniaco dell’arte”. Angiolino Martini raccolse le sue oltre 700 opere in una piccola casa, riempiendo tutte le pareti e tutti gli spazi possibili, e riservando alla camera da letto le opere più amate.
Il collezionismo d’arte è un fenomeno tanto affascinante quanto complesso che comprende due anime di difficile distinzione: una culturale e una commerciale. Il collezionista, dal momento che compare sulla scena pubblica, propone un personale modello di interazione con gli oggetti che raccoglie, conferendo alle opere una particolare funzione simbolica per aumentare la stima in se stesso, trasformare la propria immagine e migliorare il benessere interiore attraverso il possesso di ciò che ama. Magari inizia con l’acquistare un dipinto per puro piacere e magicamente, prima di quanto si possa credere, si trova a seguire aste, a frequentare fiere, a presenziare Biennali, a visitare collezioni pubbliche e private e a leggere di tutto sugli artisti che lo interessano.
La collezione potrebbe essere considerata il trionfo del bisogno di sedurre unito alla paura di essere sedotti. Freud sosteneva che ogni collezionista potrebbe essere la controfigura del Don Giovanni che si illude di confermare la propria immortalità frammentando il piacere in attimi fugaci e ostinandosi ciecamente a rifiutare lo scorrere del tempo. In fondo, se così fosse, Angiolino Martini avrebbe raggiunto il suo scopo: attraverso la donazione della sua collezione al Comune di Massa Marittima ha ottenuto quel riconoscimento e quel suffragio, condiviso con altre persone, che andrà oltre il tempo.
06
marzo 2009
Racconti di vita. Colori, segni e sogni nella collezione Martini
Dal 06 marzo al 13 aprile 2009
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO DELL’ABBONDANZA
Massa Marittima, Via Carlo Goldoni, (Grosseto)
Massa Marittima, Via Carlo Goldoni, (Grosseto)
Orario di apertura
venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-12 e 16-19. Il 13 aprile la mostra sarà aperta dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 (Alla chiusura, la mostra sarà trasferita presso il Complesso Museale di San Pietro all'Orto e seguirà il seguente orario 10-13 e 15-18 lunedì chiuso)
Vernissage
6 Marzo 2009, ore 17.30
Sito web
www.comune.massamarittima.gr.it
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Curatore