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Take Off
Non si tratta di una mostra collettiva ma di cinque personali che presentano il “lancio” ufficiale di diverse tematiche e linguaggi espressivi dalla piattaforma comune della Fabbrica Borroni, spazio aperto alle sperimentazioni sull’arte contemporanea e laboratorio per la visibilità e la promozione di giovani e giovanissimi.
Comunicato stampa
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Alla Fabbrica Borroni di Bollate (MI) è di scena un progetto che riunisce le ricerche di cinque giovani artisti trentenni tra i più interessanti sulla scena artistica italiana.
Non si tratta di una mostra collettiva ma di cinque personali che presentano il “lancio” ufficiale di diverse tematiche e linguaggi espressivi dalla piattaforma comune della Fabbrica Borroni, spazio aperto alle sperimentazioni sull’arte contemporanea e laboratorio per la visibilità e la promozione di giovani e giovanissimi.
Nei suggestivi e affascinanti spazi ex-industriali della fabbrica, un tempo dedicati al lavoro e ora ristrutturati e riadattati, si sviluppa il percorso espositivo che alterna opere pittoriche di grandi dimensioni e wall drawings site-specific, foto pitture e video-proiezioni, sculture e installazioni di forte impatto visivo.
TAKE OFF è cinque mostre personali che fanno interagire tra loro differenti formule e tecniche espressive, in un’ottica di sviluppo e sperimentazione che intende verificare la potenzialità di nuove poetiche in “decollo” verso gli orizzonti dell’arte contemporanea.
DESIDERIO (Milano, 1978), vincitore del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana 2008 e finalista al Premio Celeste 2008, con Atomic Rocket (nome di un giocattolo telecomandato degli anni Cinquanta) riassume i cicli maturati negli ultimi tre anni – Beauty Hazard, Confabula Spurio, Chernobyl e I Love my Queen – presentando i protagonisti di un mondo infantile assurdo e allucinato, in un’indagine poliedrica che contamina la pittura con l’illustrazione, passando attraverso il cortometraggio e la scenografia teatrale.
ALESSANDRO BRIGHETTI (Bologna, 1978), secondo vincitore del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana 2008, in God Alter Ego ricostruisce in vitro un microcosmo naturale ingrandito al microscopio, dove radiografie ed immagini anatomiche del corpo umano sono disturbate dall’ingerenza di strutture artificiali e meccaniche. La biologia, espressa con la pittura, viene reinterpretata e fatta evolvere dalla macchinosità dell’intervento fotografico e tecnologico.
Vincitrice della precedente edizione del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana e selezionata al concorso Germinazioni di Perugia, SVITLANA GREBENYUK (Ucraina, 1979) presenta l’ultima serie di lavori intitolati Ultima Traccia. L’esplosione del colore, caratteristica fondamentale del procedimento artistico di Svitlana, sembra qui compressa in immagini in b/n purificate nella loro essenzialità, le cui tracce nere attraversano lo spazio bianco diventando filtro esteriore per esprimere la levità di un mondo candido e inviolato.
I collage painting di FELIPE CARDEÑA (Balaguer, Spagna, 1979) si aggregano in un’installazione unica di moduli a incastro, in un caleidoscopio di fluorescenze che rinvia alla psichedelia più totale. La mostra The Black Dahlia unisce una ventina di puzzle colorati e multiformi, dedicati a volti e personaggi che sembrano usciti da storie poliziesche degli anni Trenta e Quaranta, in un intreccio Noir che si sovrappone alle trame di un patchwork di fiori e frutta.
Dopo il progetto fotografico Contemporaneamonti a Roma, FABIANO PARISI (Roma, 1977) sbarca a Milano con la mostra Still Life, una ventina di stampe fotografiche in tecnica mista e resina su ferro che riportano in vita gli spazi silenziosi delle fabbriche abbandonate e delle aree dismesse ai bordi delle metropoli industriali. In contemporanea alle stampe fotografiche verrà realizzata l’installazione (R)esisto, un container in ferro che racchiude tre light box con le vedute interne di una stessa fabbrica, ripresa su tre lati. Una sorta di “meta-fabbrica”, una fabbrica nella fabbrica, accompagnata dal suono ripetuto di gocce d’acqua che cadono sul pavimento, per ricreare l’atmosfera di trovarsi immersi nei residui di una grande fabbrica abbandonata.
Non si tratta di una mostra collettiva ma di cinque personali che presentano il “lancio” ufficiale di diverse tematiche e linguaggi espressivi dalla piattaforma comune della Fabbrica Borroni, spazio aperto alle sperimentazioni sull’arte contemporanea e laboratorio per la visibilità e la promozione di giovani e giovanissimi.
Nei suggestivi e affascinanti spazi ex-industriali della fabbrica, un tempo dedicati al lavoro e ora ristrutturati e riadattati, si sviluppa il percorso espositivo che alterna opere pittoriche di grandi dimensioni e wall drawings site-specific, foto pitture e video-proiezioni, sculture e installazioni di forte impatto visivo.
TAKE OFF è cinque mostre personali che fanno interagire tra loro differenti formule e tecniche espressive, in un’ottica di sviluppo e sperimentazione che intende verificare la potenzialità di nuove poetiche in “decollo” verso gli orizzonti dell’arte contemporanea.
DESIDERIO (Milano, 1978), vincitore del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana 2008 e finalista al Premio Celeste 2008, con Atomic Rocket (nome di un giocattolo telecomandato degli anni Cinquanta) riassume i cicli maturati negli ultimi tre anni – Beauty Hazard, Confabula Spurio, Chernobyl e I Love my Queen – presentando i protagonisti di un mondo infantile assurdo e allucinato, in un’indagine poliedrica che contamina la pittura con l’illustrazione, passando attraverso il cortometraggio e la scenografia teatrale.
ALESSANDRO BRIGHETTI (Bologna, 1978), secondo vincitore del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana 2008, in God Alter Ego ricostruisce in vitro un microcosmo naturale ingrandito al microscopio, dove radiografie ed immagini anatomiche del corpo umano sono disturbate dall’ingerenza di strutture artificiali e meccaniche. La biologia, espressa con la pittura, viene reinterpretata e fatta evolvere dalla macchinosità dell’intervento fotografico e tecnologico.
Vincitrice della precedente edizione del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana e selezionata al concorso Germinazioni di Perugia, SVITLANA GREBENYUK (Ucraina, 1979) presenta l’ultima serie di lavori intitolati Ultima Traccia. L’esplosione del colore, caratteristica fondamentale del procedimento artistico di Svitlana, sembra qui compressa in immagini in b/n purificate nella loro essenzialità, le cui tracce nere attraversano lo spazio bianco diventando filtro esteriore per esprimere la levità di un mondo candido e inviolato.
I collage painting di FELIPE CARDEÑA (Balaguer, Spagna, 1979) si aggregano in un’installazione unica di moduli a incastro, in un caleidoscopio di fluorescenze che rinvia alla psichedelia più totale. La mostra The Black Dahlia unisce una ventina di puzzle colorati e multiformi, dedicati a volti e personaggi che sembrano usciti da storie poliziesche degli anni Trenta e Quaranta, in un intreccio Noir che si sovrappone alle trame di un patchwork di fiori e frutta.
Dopo il progetto fotografico Contemporaneamonti a Roma, FABIANO PARISI (Roma, 1977) sbarca a Milano con la mostra Still Life, una ventina di stampe fotografiche in tecnica mista e resina su ferro che riportano in vita gli spazi silenziosi delle fabbriche abbandonate e delle aree dismesse ai bordi delle metropoli industriali. In contemporanea alle stampe fotografiche verrà realizzata l’installazione (R)esisto, un container in ferro che racchiude tre light box con le vedute interne di una stessa fabbrica, ripresa su tre lati. Una sorta di “meta-fabbrica”, una fabbrica nella fabbrica, accompagnata dal suono ripetuto di gocce d’acqua che cadono sul pavimento, per ricreare l’atmosfera di trovarsi immersi nei residui di una grande fabbrica abbandonata.
17
aprile 2009
Take Off
Dal 17 aprile al 10 maggio 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
FABBRICA BORRONI
Bollate, Via Giacomo Matteotti, 19, (Milano)
Bollate, Via Giacomo Matteotti, 19, (Milano)
Orario di apertura
martedì - venerdì dalle 16.00 alle 20.00
sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00
Vernissage
17 Aprile 2009, dalle 19.00 alle 24.00
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore