Il progetto “Human Revolution”, installazione e performance di Christian Leperino trasformerà per il tempo della performance un contenitore museale, il Real Museo Mineralogico del Centro Musei delle Scienze Naturali, in un laboratorio aperto al dibattito artistico contemporaneo.

“Human Revolution” è un progetto, curato da Simona, Chiapparo nato dalla collaborazione tra l'Università Federico II, la principale istituzione didattica e scientifica della città, il Real Museo Mineralogico del Centro Musei delle Scienze Naturali, importante risorsa documentale scientifica, la NOTgallery, attiva nella ricerca artistica d'avanguardia e Christian Leperino, artista molto attento a rinnovare in senso internazionale la tradizione artistica napoletana.

La trasformazione dell'uomo e del suo habitat, tema chiave dell’opera di Christian Leperino, ha toccato la sensibilità di altre istituzioni che sono attivamente coinvolte nella “trasformazione” di Napoli. Il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare della Università Federico II, la Metropolitana di Napoli SPA, la Fondazione GENS, hanno sostenuto il progetto “Human Revolution” rendendo possibile la realizzazione dell’evento organizzato da Ugo Della Corte.

Christian Leperino ha raccontato, attraverso la pittura, l’uomo e il paesaggio della periferia metropolitana post-industriale. Contesto urbano un tempo adibito ad ospitare imponenti strutture industriali, che, a seguito della rivoluzione informatica e della organizzazione internazionale della produzione, si sono “ritirate”, lasciando dietro solo inutili resti e violenti conflitti.

Nel contesto post-industriale il cyborg, uomo, in cui convivono parti biologiche e parti artificiali, è l'unico capace di vivere e resistere in questo mondo “trasformato”.

Con la performance “Human Revolution” Leperino vuole recuperare l'origine arcaica del tema del cyborg nell'antico mito ebraico del Golem.

Quella del Golem, infatti, è un'antichissima leggenda ebraica sul mito dell'uomo artificiale creato da un altro uomo, atto di sfida a Dio, tentativo di impossessarsi della sua forza creatrice. Attraverso la costruzione di un simulacro di elementi naturali, la terra, che prende vita grazie a formule magiche, nasce Golem, dalla parola ebraica gelem "materia grezza", o "embrione", figura muta, imperfetta, servitore e aiutante dell'uomo. Con il progredire delle conoscenze e delle tecnologie il Golem si trasforma prima in “automa” e poi in “cyborg”.

La materia trasformata in scultura è il nuovo passaggio creativo di Leperino, al quale darà inizio la performance “Human revolution”, dopo la sperimentazione di “Tactus Intimus” ai Musei Universitari di Palazzo Poggi a Bologna nel gennaio 2009.

La performance avrà come oggetto un “Golem” di 3 metri al quale faranno da sfondo le teche del Real Museo di Mineralogia e 50 guerrieri cyborg di cera.

Human Revolution, contaminando simbolicamente con materia inorganica il corpo del Golem, vuole trasmettere e condividere con i fruitori la complessa esperienza del corpo umano in continua evoluzione.