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Futurismo Manifesto 100×100
In occasione del Centenario del primo Manifesto di Fondazione del Futurismo, la mostra di Achille Bonito Oliva – già allestita negli spazi del Macro Testaccio di Roma – aprirà il 3 settembre negli spazi di Palazzo Reale, arricchita di una importante sezione dedicata al Futurismo napoletano
Comunicato stampa
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Pensata in occasione del Centenario del primo Manifesto di Fondazione del Futurismo, la mostra è già stata allestita negli spazi del Macro Testaccio di Roma, aprirà il 3 settembre negli spazi di Palazzo Reale.
La mostra Futurismo Manifesto 100x100 a cura di Achille Bonito Oliva, con la creazione e il coordinamento dell'immagine di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi – Art Media Studio di Firenze e con il coordinamento di Francesca Barbi - D.d’Arte s.r.l., è ospitata nella Sala Dorica del Palazzo Reale dal 4 settembre al 3 novembre 2009.
Futurismo. Cento anni cento manifesti segna, non a caso, l’inizio della Piedigrotta, la festa più antica della città e storicamente legata al movimento artistico. www.festadipiedigrotta.it
In mostra circa 100 Manifesti tratti da riviste e pubblicazioni che ricostruiscono filologicamente il corpus teorico che sottese tutta la produzione artistica del Futurismo nei primi decenni del ‘900. Manifesti di Martinetti insieme a quelli che egli spinse a scrivere nelle varie discipline creative, come ad esempio il Manifesto dei pittori futuristi, il Manifesto dei Musicisti Futuristi, il Manifesto della Scultura Futurista e il Manifesto dell’Architettura Futurista.
Con la tappa napoletana l’esposizione si arricchisce di una sezione dedicata al Futurismo napoletano e in particolari alla “Piedigrotta futurista”, con materiali originali prestati dalla Fondazione Bideri. Il 14 febbraio 1909, la rivista piedigrottesca delle edizioni Bideri La Tavola Rotonda pubblicò, in anticipo di una settimana rispetto a Le F**aro di Parigi, il manifesto futurista di Martinetti. Il legame tra Futurismo e Festa di Piedigrotta fu talmente stretto che nel 1911 Marinetti organizzò, con l’aiuto di Ferdinando Cangiullo, una serata futurista a Napoli, al Mercadante, alla presenza di Palazzeschi, Carrà, Scarpetta e Gemito. Nel 1914, venne poi organizzata una mostra alla Galleria Sprovieri con opere di Boccioni, Balla e Severini e spettacoli di cabaret di Francesco Cangiullo, amico di Martinetti e personaggio chiave del futurismo napoletano e italiano in genere, che ideò la Piedigrotta composizione parolibera sulla festa napoletana.
L’esposizione è correlata da filmati, videoinstallazioni e multiproiezioni creati appositamente per riprodurre in un montaggio dinamico frasi di grande impatto tratte dai manifesti stessi, accompagnate da tracce audio con registrazioni d’epoca, nonché rumori e suoni.
L’intento è quello di costruire un percorso multimediale e interattivo, in cui al centro di tutto sta la parola futurista che lo spettatore potrà visualizzare grazie sia ai documenti originali sia alle installazioni visive e sonore.
Obiettivo dell’allestimento è - riprendendo le parole di Bonito Oliva - “massaggiare il muscolo atrofizzato dello spettatore, rendendo questo spazio frantumato, fluido, continuo, fratturato, catastrofico, con l'esposizione dei 100 manifesti originali. Ma questo non basterebbe, sarebbe come esporre 100 feticci, a noi interessa scongelare, vaporizzare le parole contenute nei manifesti e produrre un’estetizzazione espositiva attraverso un percorso che è senz'altro frutto dalla volontà del curatore ma anche della collaborazione degli architetti che hanno sposato questa necessità.”
Nell’ambito della mostra sono previsti una serie di eventi legati alle celebrazioni del centenario del primo manifesto, tra cui un concerto del maestro Daniele Lombardi che eseguirà composizioni futuriste e il suo omaggio a Marinetti Le son en liberté per pianoforte e live electronics, e una conferenza-evento di Achille Bonito Oliva.
Manifesti + proiezioni + ambientazione = Videoinstallazione
Futurismo Manifesto 100X100
Visioni simultanee
Nota sull'allestimento
Nel manifesto tecnico della pittura futurista leggiamo: “noi porremo lo spettatore al centro del quadro”, questo è il concetto ispiratore dell'idea della videoinstallazione Futurismo Manifesto 100x100. Noi metteremo lo spettatore “al centro” del manifesto che con un gioco di proiezioni, di luci e di trasparenze verrà colpito dai proclami e dalle parole più significative estrapolate dai 100 manifesti esposti. I fogli originali futuristi saranno virtualmente polverizzati e si materializzeranno sulle pareti attraversando il corpo del visitatore che da fruitore passivo diventerà parte attiva dell'installazione, si trasformerà in un Visit-Attore.
Le proiezioni sulle pareti avranno ritmi, colori e velocità diverse. Le immagini proiettate determineranno la luminosità dello spazio espositivo, l' ambiente sarà a volte oscurato altre volte colorato e luminoso. Le pareti saranno attraversate dai colori e dalle forme delle opere futuriste, la Bambina che corre sul balcone di Giacomo Balla si moltiplicherà all'infinito, l'Automobile “correrà” attorno ai manifesti mentre le linee-forza di Boccioni prenderanno corpo sulle pareti. Colori, suoni, rumori, tutti i sensi del Visit-Attore saranno colpiti e stimolati, visioni simultanee.
I progetti visionari degli architetti futuristi si materializzeranno sui grandi schermi mentre i tram, i treni e gli aerei diventeranno i mezzi di trasporto delle parole e del pensiero futurista. Marinetti in persona ci spiegherà il concetto delle parole in libertà e ci declamerà la “Battaglia di Tripoli” mentre sulle pareti si formerà la tavola parolibera. La musica futurista si concretizzerà nell'ambiente mediante il suono del maestro Daniele Lombardi, curatore di tutta la colonna sonora della mostra, che eseguirà, sotto forma di fotodinamismo, un brano del compositore Aldo Giuntini dal titolo “Le macchine”. Lo spettacolo futurista continua con la messa in scena virtuale dei “Fuochi d'artificio” di Giacomo Balla musicati da Igor Stravinskij, primo scenario plastico futurista andato in scena il 12 aprile 1917 al teatro Costanzi.
La videoinstallazione non ha un inizio e non ha una fine, è continua e “aperta”. Ci sono dei momenti che attirano di più l'attenzione dei visitatori e altri che fanno da semplice “tappeto visivo” all'esposizione dei manifesti.
Prima di entrare nella sala della videoinstallazione il visitatore è obbligato ad attraversare il tunnel delle audio-visioni, buio e stretto, qui ci sono 33 piccoli monitor su cui girano le foto di tutti i protagonisti del movimento futurista italiano. In lontananza si potranno sentire anche le loro voci (alcune originali altre ricostruite). Il tunnel delle audio-visioni è illuminato dalla lampada di moschea che stava nel salotto arabo di Marinetti citata anche nel Manifesto di Fondazione.
Alla fine del percorso troviamo una piccola sala proiezioni dove vengono proiettati, in forma continua e permanente, alcuni documentari sul futurismo tra cui “La Metropoli Futurista” vincitore di numerosi premi.
Gli architetti “danno i numeri”:
* 35 metri di proiezione continua
* 14 video proiettori ad alta luminosità collegati in rete che dialogano tra loro
* 11 computers collegati ai videoproiettori
* 33 monitors 7”
* Tante, tantissime ore di lavoro
Vincenzo Capalbo, Marilena Bertozzi
Art Media Studio
www.artmediastudio.org
La mostra Futurismo Manifesto 100x100 a cura di Achille Bonito Oliva, con la creazione e il coordinamento dell'immagine di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi – Art Media Studio di Firenze e con il coordinamento di Francesca Barbi - D.d’Arte s.r.l., è ospitata nella Sala Dorica del Palazzo Reale dal 4 settembre al 3 novembre 2009.
Futurismo. Cento anni cento manifesti segna, non a caso, l’inizio della Piedigrotta, la festa più antica della città e storicamente legata al movimento artistico. www.festadipiedigrotta.it
In mostra circa 100 Manifesti tratti da riviste e pubblicazioni che ricostruiscono filologicamente il corpus teorico che sottese tutta la produzione artistica del Futurismo nei primi decenni del ‘900. Manifesti di Martinetti insieme a quelli che egli spinse a scrivere nelle varie discipline creative, come ad esempio il Manifesto dei pittori futuristi, il Manifesto dei Musicisti Futuristi, il Manifesto della Scultura Futurista e il Manifesto dell’Architettura Futurista.
Con la tappa napoletana l’esposizione si arricchisce di una sezione dedicata al Futurismo napoletano e in particolari alla “Piedigrotta futurista”, con materiali originali prestati dalla Fondazione Bideri. Il 14 febbraio 1909, la rivista piedigrottesca delle edizioni Bideri La Tavola Rotonda pubblicò, in anticipo di una settimana rispetto a Le F**aro di Parigi, il manifesto futurista di Martinetti. Il legame tra Futurismo e Festa di Piedigrotta fu talmente stretto che nel 1911 Marinetti organizzò, con l’aiuto di Ferdinando Cangiullo, una serata futurista a Napoli, al Mercadante, alla presenza di Palazzeschi, Carrà, Scarpetta e Gemito. Nel 1914, venne poi organizzata una mostra alla Galleria Sprovieri con opere di Boccioni, Balla e Severini e spettacoli di cabaret di Francesco Cangiullo, amico di Martinetti e personaggio chiave del futurismo napoletano e italiano in genere, che ideò la Piedigrotta composizione parolibera sulla festa napoletana.
L’esposizione è correlata da filmati, videoinstallazioni e multiproiezioni creati appositamente per riprodurre in un montaggio dinamico frasi di grande impatto tratte dai manifesti stessi, accompagnate da tracce audio con registrazioni d’epoca, nonché rumori e suoni.
L’intento è quello di costruire un percorso multimediale e interattivo, in cui al centro di tutto sta la parola futurista che lo spettatore potrà visualizzare grazie sia ai documenti originali sia alle installazioni visive e sonore.
Obiettivo dell’allestimento è - riprendendo le parole di Bonito Oliva - “massaggiare il muscolo atrofizzato dello spettatore, rendendo questo spazio frantumato, fluido, continuo, fratturato, catastrofico, con l'esposizione dei 100 manifesti originali. Ma questo non basterebbe, sarebbe come esporre 100 feticci, a noi interessa scongelare, vaporizzare le parole contenute nei manifesti e produrre un’estetizzazione espositiva attraverso un percorso che è senz'altro frutto dalla volontà del curatore ma anche della collaborazione degli architetti che hanno sposato questa necessità.”
Nell’ambito della mostra sono previsti una serie di eventi legati alle celebrazioni del centenario del primo manifesto, tra cui un concerto del maestro Daniele Lombardi che eseguirà composizioni futuriste e il suo omaggio a Marinetti Le son en liberté per pianoforte e live electronics, e una conferenza-evento di Achille Bonito Oliva.
Manifesti + proiezioni + ambientazione = Videoinstallazione
Futurismo Manifesto 100X100
Visioni simultanee
Nota sull'allestimento
Nel manifesto tecnico della pittura futurista leggiamo: “noi porremo lo spettatore al centro del quadro”, questo è il concetto ispiratore dell'idea della videoinstallazione Futurismo Manifesto 100x100. Noi metteremo lo spettatore “al centro” del manifesto che con un gioco di proiezioni, di luci e di trasparenze verrà colpito dai proclami e dalle parole più significative estrapolate dai 100 manifesti esposti. I fogli originali futuristi saranno virtualmente polverizzati e si materializzeranno sulle pareti attraversando il corpo del visitatore che da fruitore passivo diventerà parte attiva dell'installazione, si trasformerà in un Visit-Attore.
Le proiezioni sulle pareti avranno ritmi, colori e velocità diverse. Le immagini proiettate determineranno la luminosità dello spazio espositivo, l' ambiente sarà a volte oscurato altre volte colorato e luminoso. Le pareti saranno attraversate dai colori e dalle forme delle opere futuriste, la Bambina che corre sul balcone di Giacomo Balla si moltiplicherà all'infinito, l'Automobile “correrà” attorno ai manifesti mentre le linee-forza di Boccioni prenderanno corpo sulle pareti. Colori, suoni, rumori, tutti i sensi del Visit-Attore saranno colpiti e stimolati, visioni simultanee.
I progetti visionari degli architetti futuristi si materializzeranno sui grandi schermi mentre i tram, i treni e gli aerei diventeranno i mezzi di trasporto delle parole e del pensiero futurista. Marinetti in persona ci spiegherà il concetto delle parole in libertà e ci declamerà la “Battaglia di Tripoli” mentre sulle pareti si formerà la tavola parolibera. La musica futurista si concretizzerà nell'ambiente mediante il suono del maestro Daniele Lombardi, curatore di tutta la colonna sonora della mostra, che eseguirà, sotto forma di fotodinamismo, un brano del compositore Aldo Giuntini dal titolo “Le macchine”. Lo spettacolo futurista continua con la messa in scena virtuale dei “Fuochi d'artificio” di Giacomo Balla musicati da Igor Stravinskij, primo scenario plastico futurista andato in scena il 12 aprile 1917 al teatro Costanzi.
La videoinstallazione non ha un inizio e non ha una fine, è continua e “aperta”. Ci sono dei momenti che attirano di più l'attenzione dei visitatori e altri che fanno da semplice “tappeto visivo” all'esposizione dei manifesti.
Prima di entrare nella sala della videoinstallazione il visitatore è obbligato ad attraversare il tunnel delle audio-visioni, buio e stretto, qui ci sono 33 piccoli monitor su cui girano le foto di tutti i protagonisti del movimento futurista italiano. In lontananza si potranno sentire anche le loro voci (alcune originali altre ricostruite). Il tunnel delle audio-visioni è illuminato dalla lampada di moschea che stava nel salotto arabo di Marinetti citata anche nel Manifesto di Fondazione.
Alla fine del percorso troviamo una piccola sala proiezioni dove vengono proiettati, in forma continua e permanente, alcuni documentari sul futurismo tra cui “La Metropoli Futurista” vincitore di numerosi premi.
Gli architetti “danno i numeri”:
* 35 metri di proiezione continua
* 14 video proiettori ad alta luminosità collegati in rete che dialogano tra loro
* 11 computers collegati ai videoproiettori
* 33 monitors 7”
* Tante, tantissime ore di lavoro
Vincenzo Capalbo, Marilena Bertozzi
Art Media Studio
www.artmediastudio.org
03
settembre 2009
Futurismo Manifesto 100×100
Dal 03 settembre al 03 novembre 2009
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO REALE DI NAPOLI
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Biglietti
biglietto del museo valido anche per la mostra - 6 euro
Orario di apertura
9-19, escluso mercoledì
Vernissage
3 Settembre 2009, ore 18.30
Ufficio stampa
ELECTA NAPOLI
Curatore