Il 3 ottobre 2009 in occasione della quinta edizione della Giornata del contemporaneo, su invito di AMACI, l’associazione culturale Mariasorgato presenta l’evento dal titolo “Il mestiere di vivere” a cura di Vallì Anna Cavedagna.
“….Egli concepì il diario non come il suo libro dei ricordi, dei sogni, delle avventure della vita e dell’arte, ma della sua meditazione sulla vita, sui sogni sui ricordi, sull’arte...” queste parole efficaci di Franco Antonicelli descrivono “Il mestiere di vivere” di Cesare Pavese, che fa riflettere sulla necessità di uno stile del vivere introspettivo, fatto di annotazioni, riflessioni e meditazione.
L’evento si svolge in un ambiente di lavoro e di vita domestica “luogo non luogo”, in continuità tra il fare e il pensare, principio fondante dell’attività culturale artistica dell’associazione Mariasorgato, al suo IV anno d’attività.
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Pavese il 3 ottobre 1938 scriveva:
Noi sappiamo molte cose che nella pratica della nostra vita non si realizzano nella stessa forma.
L’uomo d’azione non è l’ignorante che si butta allo sbaraglio dimenticandosi, ma l’uomo che ritrova nella pratica le cose che sa. Così il poeta non è l’inetto che indovina, ma la mente che incarna nella tecnica le cose che sa.
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