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Luigi Ontani – mar’ DEI guttAvi. Tableau vivant
“mar’ DEI guttAvi. Luigi Ontani – Tableau vivant” è un omaggio che l’artista ha
voluto dedicare alla strada che ne ospita lo studio, rievocando i tableaux vivants dei Carnevali romani di fine Ottocento in cui, in un grottesco ed eterogeneo danzare e sfilare, gli artisti animavano i saloni del Circolo Artistico
Internazionale la notte del martedì grasso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una strada, una tradizione, uno straordinario artista. Questi gli elementi che
animano il progetto "mar' DEI guttAvi. Luigi Ontani - Tableau vivant", promosso
dall'Associazione Internazionale di via Margutta - presieduta da Laura Pepe - su
concept di Rossella Meucci Reale, curato da Pier Gabriele Vangelli, con
performance la cui regia è affidata a Valentina Moncada.
Un progetto condiviso dal MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma, per
sottolineare il ruolo che via Margutta ha da sempre nella scena storico-artistica
della capitale e per promuovere la volontà del museo di dialogare attivamente
con il territorio e i suoi protagonisti.
"mar' DEI guttAvi. Luigi Ontani - Tableau vivant" è un omaggio che l'artista ha
voluto dedicare alla strada che ne ospita lo studio, rievocando i tableaux vivants
dei Carnevali romani di fine Ottocento in cui, in un grottesco ed eterogeneo
danzare e sfilare, gli artisti animavano i saloni del Circolo Artistico
Internazionale la notte del martedì grasso.
Lunedì 26 ottobre 2009 alle ore 18.00, quattordici grandi maschere di cartapesta,
ideate da Ontani, realizzate in collaborazione con Pietro Simonelli, e ispirate ad
altrettanti artisti famosi che nel tempo hanno vissuto e lavorato a via Margutta,
sfileranno in corteo a suon di musica per fermarsi su un tappeto di fiori nel
cortile al numero civico 54, edificio che ospitava il vivace Circolo Artistico
Internazionale.
Questi gli artisti scelti da Ontani: Nicolas Poussin, Luigi Valadier, Antonio
Mancini, Filippo de Pisis, Gino Severini, Nino Franchina, Pablo Picasso, Peter
Van Lear, Mariano Fortuny, Nino Costa, Sigmund Episcopo Lipinsky, Federico
Fellini, Sibilla Aleramo, Giulio Aristide Sartorio e Giulio Turcato.
Alle ore 19.00 seguirà la vernice: l'artista posizionerà le maschere nella Galleria
Valentina Moncada, dove saranno in mostra fino al 30 novembre. La Galleria,
che ha sede nello storico cortile di via Margutta 54 fa parte del complesso degli
studi Patrizi.
Contemporaneamente, in tutte le vetrine dei negozi e gallerie di via Margutta
sarà esposta un'importante selezione di foto storiche di artisti in maschera
durante i Carnevali romani, prestito del Museo di Roma Palazzo Braschi.
Al termine delle mostre in via Margutta, le quattordici maschere di Luigi Ontani
potranno essere ammirate dal 18 dicembre nella Hall del MACRO di Via Reggio
Emilia, in un omaggio al Maestro, in linea con la nuova tendenza del Direttore
d'aprire gli spazi espositivi alla Città.
Via Margutta è strada d'arte per antonomasia, strada bohémien che dal terzo
decennio del Seicento ha accolto gli artisti avversati dall'arte ufficiale delle
Accademie, che dipingevano liberamente piccoli paesaggi, fiori e nature morte e
che ebbero un grande successo, tanto da essere riconosciuti per i loro meriti e
accolti tra i membri dell'Accademia di San Luca, primo fra tutti l'olandese Peter
van Lear, maestro della scuola dei "bamboccianti". Dalla sua nascita ad oggi via
Margutta viene riconosciuta e abitata da artisti italiani e stranieri che vogliono
immergersi nel mito e nella solennità di Roma, come ricorda nel volume "Via
Margutta. Cinquecento anni di storia e d'arte", la storica dell'arte Francesca Di
Castro.
Nel 1858, il Marchese Francesco Patrizi decise di costruire due edifici destinati a
studi d'arte in via Margutta 53 e 54. Giunsero artisti da tutta Europa e,
necessitando di un luogo dove riunirsi, discutere, confrontarsi, studiare, fu
costruito nel 1878 un terzo stabile nel cortile 54 dove ebbe sede il Circolo
Artistico Internazionale. Vi affluirono grandi musicisti come Puccini, Verdi, Liszt
e Wagner. Arrivarono D'Annunzio ed Eleonora Duse, i Balletti Russi di Diaghilev
con Stravinsky, Cocteau, Leonide Massine, Picasso. Qui si riunirono i Futuristi
con accese discussioni riportate nei giornali d'epoca, Boccioni, Marinetti,
Severini e Depero. Presto divenne terreno d'incontri tra artisti delle Accademie
straniere e quelli residenti negli studi di Villa Strohl-Fern. Molte delle loro opere
si trovano oggi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Da allora, via Margutta
rimane la strada degli artisti, dove visse Fellini con Giulietta Masina, Anna
Magnani proprio al 53 e oggi, Luigi Ontani.
I personaggi scelti per rappresentare un percorso dell'arte nel tempo,
rappresentano anche un'identificazione intima e personale che il Maestro ha
abilmente espresso sovrapponendo il proprio volto a quello degli artisti ritratti.
Per ognuno di essi, Ontani ha eseguito uno studio preparatorio, una carta
policroma ad acquerello, in cui aneddoti ed elementi stilistici del lavoro di
ciascuno si sommano all'intento di reinterpretarne i tratti somatici, tracciando
così un'enorme proiezione tridimensionale della loro personalità. Le quattordici
maschere sono da considerare come un "unicum", un'opera unica, geniale
espressione del Maestro Ontani, che traghettando via Margutta nel XXI secolo la
proietta nell'universo internazionale del contemporaneo, aggiungendo
un'importante pedina al patrimonio culturale della Capitale.
Per l'occasione, e per precisa volontà dello stesso artista, sarà pubblicato un
vero e proprio "catalogo-guida" della strada, contenente le tavole dei
ritratti/maschere creati da Ontani, l'elenco di tutti gli artisti che hanno abitato e
lavorato nella strada - realizzato da Francesca Di Castro - una mappa di via
Margutta e la lista completa delle gallerie, botteghe ed attività oggi presenti. La
pubblicazione, Allemandi Editore & Co, è a cura di Rossella Meucci Reale, con il
coordinamento di Arianna Antoniutti.
L'evento ha il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della
Comunicazione del Comune di Roma, del I Municipio e dell'Associazione Dimore
Storiche del Lazio.
animano il progetto "mar' DEI guttAvi. Luigi Ontani - Tableau vivant", promosso
dall'Associazione Internazionale di via Margutta - presieduta da Laura Pepe - su
concept di Rossella Meucci Reale, curato da Pier Gabriele Vangelli, con
performance la cui regia è affidata a Valentina Moncada.
Un progetto condiviso dal MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma, per
sottolineare il ruolo che via Margutta ha da sempre nella scena storico-artistica
della capitale e per promuovere la volontà del museo di dialogare attivamente
con il territorio e i suoi protagonisti.
"mar' DEI guttAvi. Luigi Ontani - Tableau vivant" è un omaggio che l'artista ha
voluto dedicare alla strada che ne ospita lo studio, rievocando i tableaux vivants
dei Carnevali romani di fine Ottocento in cui, in un grottesco ed eterogeneo
danzare e sfilare, gli artisti animavano i saloni del Circolo Artistico
Internazionale la notte del martedì grasso.
Lunedì 26 ottobre 2009 alle ore 18.00, quattordici grandi maschere di cartapesta,
ideate da Ontani, realizzate in collaborazione con Pietro Simonelli, e ispirate ad
altrettanti artisti famosi che nel tempo hanno vissuto e lavorato a via Margutta,
sfileranno in corteo a suon di musica per fermarsi su un tappeto di fiori nel
cortile al numero civico 54, edificio che ospitava il vivace Circolo Artistico
Internazionale.
Questi gli artisti scelti da Ontani: Nicolas Poussin, Luigi Valadier, Antonio
Mancini, Filippo de Pisis, Gino Severini, Nino Franchina, Pablo Picasso, Peter
Van Lear, Mariano Fortuny, Nino Costa, Sigmund Episcopo Lipinsky, Federico
Fellini, Sibilla Aleramo, Giulio Aristide Sartorio e Giulio Turcato.
Alle ore 19.00 seguirà la vernice: l'artista posizionerà le maschere nella Galleria
Valentina Moncada, dove saranno in mostra fino al 30 novembre. La Galleria,
che ha sede nello storico cortile di via Margutta 54 fa parte del complesso degli
studi Patrizi.
Contemporaneamente, in tutte le vetrine dei negozi e gallerie di via Margutta
sarà esposta un'importante selezione di foto storiche di artisti in maschera
durante i Carnevali romani, prestito del Museo di Roma Palazzo Braschi.
Al termine delle mostre in via Margutta, le quattordici maschere di Luigi Ontani
potranno essere ammirate dal 18 dicembre nella Hall del MACRO di Via Reggio
Emilia, in un omaggio al Maestro, in linea con la nuova tendenza del Direttore
d'aprire gli spazi espositivi alla Città.
Via Margutta è strada d'arte per antonomasia, strada bohémien che dal terzo
decennio del Seicento ha accolto gli artisti avversati dall'arte ufficiale delle
Accademie, che dipingevano liberamente piccoli paesaggi, fiori e nature morte e
che ebbero un grande successo, tanto da essere riconosciuti per i loro meriti e
accolti tra i membri dell'Accademia di San Luca, primo fra tutti l'olandese Peter
van Lear, maestro della scuola dei "bamboccianti". Dalla sua nascita ad oggi via
Margutta viene riconosciuta e abitata da artisti italiani e stranieri che vogliono
immergersi nel mito e nella solennità di Roma, come ricorda nel volume "Via
Margutta. Cinquecento anni di storia e d'arte", la storica dell'arte Francesca Di
Castro.
Nel 1858, il Marchese Francesco Patrizi decise di costruire due edifici destinati a
studi d'arte in via Margutta 53 e 54. Giunsero artisti da tutta Europa e,
necessitando di un luogo dove riunirsi, discutere, confrontarsi, studiare, fu
costruito nel 1878 un terzo stabile nel cortile 54 dove ebbe sede il Circolo
Artistico Internazionale. Vi affluirono grandi musicisti come Puccini, Verdi, Liszt
e Wagner. Arrivarono D'Annunzio ed Eleonora Duse, i Balletti Russi di Diaghilev
con Stravinsky, Cocteau, Leonide Massine, Picasso. Qui si riunirono i Futuristi
con accese discussioni riportate nei giornali d'epoca, Boccioni, Marinetti,
Severini e Depero. Presto divenne terreno d'incontri tra artisti delle Accademie
straniere e quelli residenti negli studi di Villa Strohl-Fern. Molte delle loro opere
si trovano oggi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Da allora, via Margutta
rimane la strada degli artisti, dove visse Fellini con Giulietta Masina, Anna
Magnani proprio al 53 e oggi, Luigi Ontani.
I personaggi scelti per rappresentare un percorso dell'arte nel tempo,
rappresentano anche un'identificazione intima e personale che il Maestro ha
abilmente espresso sovrapponendo il proprio volto a quello degli artisti ritratti.
Per ognuno di essi, Ontani ha eseguito uno studio preparatorio, una carta
policroma ad acquerello, in cui aneddoti ed elementi stilistici del lavoro di
ciascuno si sommano all'intento di reinterpretarne i tratti somatici, tracciando
così un'enorme proiezione tridimensionale della loro personalità. Le quattordici
maschere sono da considerare come un "unicum", un'opera unica, geniale
espressione del Maestro Ontani, che traghettando via Margutta nel XXI secolo la
proietta nell'universo internazionale del contemporaneo, aggiungendo
un'importante pedina al patrimonio culturale della Capitale.
Per l'occasione, e per precisa volontà dello stesso artista, sarà pubblicato un
vero e proprio "catalogo-guida" della strada, contenente le tavole dei
ritratti/maschere creati da Ontani, l'elenco di tutti gli artisti che hanno abitato e
lavorato nella strada - realizzato da Francesca Di Castro - una mappa di via
Margutta e la lista completa delle gallerie, botteghe ed attività oggi presenti. La
pubblicazione, Allemandi Editore & Co, è a cura di Rossella Meucci Reale, con il
coordinamento di Arianna Antoniutti.
L'evento ha il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della
Comunicazione del Comune di Roma, del I Municipio e dell'Associazione Dimore
Storiche del Lazio.
18
dicembre 2009
Luigi Ontani – mar’ DEI guttAvi. Tableau vivant
Dal 18 dicembre 2009 al 18 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica ore 9.00 - 19.00
Editore
ALLEMANDI
Ufficio stampa
NOVELLA MIRRI
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Autore
Curatore