Questa è una raccolta di immagini scattate all’interno della TI.CO.S.A. il giorno prima del suo
abbattimento. L’ultimo respiro di uno dei setifici più importanti del ‘900, polo industriale che ha
lasciato una profonda impronta nel tessuto urbano e sociale di Como, trasformandosi negli ultimi
anni in una ferita aperta, ricettacolo di personaggi ai margini della società.
Queste immagini sono cariche di tutta la sua storia, dall’apice alla decadenza.
Cariche di tutto l’abbandono, della malinconia, della coscienza del tempo che sta per finire.
Distacco ed intimità si rincorrono, tra l’immobile rudezza del soggetto e la luce morbida e dolce
che pare invece suggerire un senso di pace.
Gli spazi sembrano immobilizzarsi in una dimensione atemporale, non fissi sul ricordo dei fasti di
inizio secolo o sulla decadenza degli ultimi anni, ma proprio lì sulla soglia dell’ultimo respiro di
luce.
Questa fabbrica acquisisce così una valenza metaforica, incarnando l’immobilità prima della fine
che diventa immortalità...
Concept della mostra
L’artista
Barbara Bozzi è nata a Milano e fin da piccola viene immersa nel mondo della fotografia grazie al
padre, Raoul Bozzi, regista e fotografo.
Ma è anche grazie a sua madre, che lavora in una compagnia aerea, che ha imparato fin da
piccola a viaggiare, a confrontarsi con la storia di paesi diversi, a rispettare ed amare la diversità
di culture e abitudini di terre lontane.
Molti dei suoi scatti infatti sono stati fatti proprio durante i suoi viaggi in giro per il mondo.
La fotografa si è specializzata in ritratti e foto-reportage, ma bellissimi sono anche i suoi scatti di
atmosfere e attimi rubati.