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Alfredo Rapetti – Declinare l’infinito
Le tele incrostate di scrittura dell’artista milanese conquistano il loro pubblico con semplicità e immediatezza. Le opere colpiscono i sensi e l’intelletto con simultaneità, fondendo insieme due campi abitualmente distinti: la scrittura e l’immagine. Ecco, infatti, quanto ha egli stesso dichiarato: «Ogni opera che presuma di chiamarsi “arte” deve da sola, autonomamente, poter comunicare l’emozione che intende esprimere. Contenere cioè in sé la capacità di trasmettere il proprio messaggio, senza l’ausilio di informazioni estranee al puro processo creativo».
Comunicato stampa
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In collaborazione con MOdenArte, la Carlo Cambi Editore pubblica il catalogo della nuova mostra di Alfredo Rapetti: declinare l’infinito.
Le tele incrostate di scrittura dell’artista milanese conquistano il loro pubblico con semplicità e immediatezza. Le opere colpiscono i sensi e l’intelletto con simultaneità, fondendo insieme due campi abitualmente distinti: la scrittura e l’immagine. Ecco, infatti, quanto ha egli stesso dichiarato: «Ogni opera che presuma di chiamarsi “arte” deve da sola, autonomamente, poter comunicare l’emozione che intende esprimere. Contenere cioè in sé la capacità di trasmettere il proprio messaggio, senza l’ausilio di informazioni estranee al puro processo creativo».
Facendo collidere la sfera del visivo con quella della scrittura Alfredo Rapetti ha creato, forse coscientemente, forse inconsapevolmente, una sorta di corto circuito tra i due apparati cerebrali. In questo modo ha inaugurato una nuova modalità che unisce “visione” e “lettura” e che fa sposare due ambiti abitualmente distinti a partire dalla loro origine fisiologica.
Le tele incrostate di scrittura dell’artista milanese conquistano il loro pubblico con semplicità e immediatezza. Le opere colpiscono i sensi e l’intelletto con simultaneità, fondendo insieme due campi abitualmente distinti: la scrittura e l’immagine. Ecco, infatti, quanto ha egli stesso dichiarato: «Ogni opera che presuma di chiamarsi “arte” deve da sola, autonomamente, poter comunicare l’emozione che intende esprimere. Contenere cioè in sé la capacità di trasmettere il proprio messaggio, senza l’ausilio di informazioni estranee al puro processo creativo».
Facendo collidere la sfera del visivo con quella della scrittura Alfredo Rapetti ha creato, forse coscientemente, forse inconsapevolmente, una sorta di corto circuito tra i due apparati cerebrali. In questo modo ha inaugurato una nuova modalità che unisce “visione” e “lettura” e che fa sposare due ambiti abitualmente distinti a partire dalla loro origine fisiologica.
12
dicembre 2009
Alfredo Rapetti – Declinare l’infinito
Dal 12 dicembre 2009 al 07 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA MODENARTE
Modena, Via Arturo Toscanini, 26, (Modena)
Modena, Via Arturo Toscanini, 26, (Modena)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.30
sabato dalle 11.00 alle 18.30
domenica chiuso
Editore
CARLO CAMBI
Autore