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Tobias Rehberger – Beat Me!
Visibili due lavori già esposti in precedenti mostre e nuove opere/installazioni, anche sonore.
Comunicato stampa
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La Galleria Giò Marconi è lieta di annunciare la terza mostra personale dell'artista tedesco Tobias Rehberger "beat me!.."
In mostra al piano terra della galleria lavori molto diversi tra loro: tra questi la monumentale installazione di lampade "The great disarry swindle" (2009), una grande scultura - orologio che si illumina, due speciali orologi a cucù, numerose teche di vetro che contengono stampe digitali e "C'il Eam Habbim" (2005), una cabina di tiro a segno che è stata in mostra nei giardini di Villa Manin nel 2005.
Il tema portante della mostra è la figura/icona di Michael Jackson.
Nel riutilizzare un'icona contemporanea come Michael Jackson, l'approccio di Rehberger non è quello di un artista pop, che mitizza il suo idolo, ma piuttosto l'artista riconosce la varietà di forme in cui quell'icona si può presentare, e le implicazioni culturali che ciascuna di esse ha: nella grande scultura-orologio risulta evidente l'impressionante trasformazione dell'aspetto di Jackson dai suoi inizi con i Jackson Five fino agli ultimi anni di carriera.
Nella cabina da tiro le figure ibride di due icone popolari come Michael Jackson e Bambi si trasformano in un bersaglio mobile a cui lo spettatore può mirare. L'animale disarmato e la rockstar dai modi infantili stanno a testimoniare vividamente l'interrelazione tra violenza e divertimento.
Una terza variante sul tema si può osservare molto bene nelle teche di vetro, dove Rehberger focalizza la sua e la nostra attenzione su un orario ben preciso: 12:26.
Molti dei lavori in mostra hanno a che vedere con il tempo: sia il grande orologio che le teche di vetro rimandano in modi diversi all'ora della morte di Jackson, funzionando da vero e proprio memento.
Michael Jackson è ovunque, eppure tutto ne ricorda la scomparsa, persino i due strani orologi a cucù che, a intermittenza, sembrano esplodere emettendo l'urlo tipico del cantante.
Unico lavoro che va al di là dei riferimenti a Michael Jackson è “The Great Disarray Swindle”, una grande installazione composta di diverse lampade e un enorme groviglio di cavi, simili a miriadi di ragnatele. Le grandi installazioni di lampade sono un motivo ricorrente nel lavoro di Rehberger. E' un banco di prova su cui l'artista può sperimentare materiali, forme, colori, e mostrare come anche uno degli oggetti più funzionali possa avere una valenza intellettuale oltre che estetica.
Nel 2009, Tobias Rehberger ha ricevuto l'incarico di riprogettare il design della caffetteria per la 53ª Esposizione Internazionale dʼArte La Biennale di Venezia. Fare Mondi (a cura di D. Birnbaum). Per il suo progetto "Was du liebst, bringt dich auch zum Weinen" ha vinto il Leone d'Oro per il migliore artista.
Tobias Rehberger è nato ad Esslingen/Neckar, Germania, nel 1966. Ha studiato alla Staedelschule di Francoforte. Vive e lavora a Francoforte.
Tobias Rehberger ha tenuto mostre personali presso: Museum Fridericianum, Kassel; Portikus, Frankfurt; Kunsthalle Basel; FRAC Nord-Pas de Calais, Dunkerque; The Museum of Contemporary Art, Chicago; Staatliche Kunsthalle Baden-Baden; Museum für Neue Kunst, Karlsruhe; Palais de Tokyo, Paris; Fundação de Serralves, Porto; Galerie der Stadt Stuttgart; Artsonje Center Seoul, Korea; Whitechapel Art Gallery, London; Galleria Civica dʼArte Moderna e Contemporanea, Turin; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; Fondazione Prada, Milan; Museum Ludwig, Cologne; Stedelijk Museum, Amsterdam.
I suoi lavori sono stati presentati in mostre tenutesi presso: Kunstverein Hamburg; Kunstmuseum Luzern; Skulptur.Projekte, Münster; 47th Venice Biennial; Deichtorhallen, Hamburg; manifesta2, Luxemburg; Kupferstichkabinett, Berlin; Hirshhorn Museum, Washington; Kunstmuseum Wolfsburg; Expo 2000, Hannover; 50th Venice Biennial; ZKM, Karlsruhe; Museion, Bozen; Villa Manin, Centro d’Arte Contemporanea, Codroipo; Museo de Arte Contemporaneo de Castilla y Leon, Leon; Centre d’Art Contemporain, Geneva; Kunstmuseum Wolfsburg; Museum fuer Moderne Kunst, Frankfurt; Walker Art Center, Minneapolis; 53rd Venice Biennial.2009
In mostra al piano terra della galleria lavori molto diversi tra loro: tra questi la monumentale installazione di lampade "The great disarry swindle" (2009), una grande scultura - orologio che si illumina, due speciali orologi a cucù, numerose teche di vetro che contengono stampe digitali e "C'il Eam Habbim" (2005), una cabina di tiro a segno che è stata in mostra nei giardini di Villa Manin nel 2005.
Il tema portante della mostra è la figura/icona di Michael Jackson.
Nel riutilizzare un'icona contemporanea come Michael Jackson, l'approccio di Rehberger non è quello di un artista pop, che mitizza il suo idolo, ma piuttosto l'artista riconosce la varietà di forme in cui quell'icona si può presentare, e le implicazioni culturali che ciascuna di esse ha: nella grande scultura-orologio risulta evidente l'impressionante trasformazione dell'aspetto di Jackson dai suoi inizi con i Jackson Five fino agli ultimi anni di carriera.
Nella cabina da tiro le figure ibride di due icone popolari come Michael Jackson e Bambi si trasformano in un bersaglio mobile a cui lo spettatore può mirare. L'animale disarmato e la rockstar dai modi infantili stanno a testimoniare vividamente l'interrelazione tra violenza e divertimento.
Una terza variante sul tema si può osservare molto bene nelle teche di vetro, dove Rehberger focalizza la sua e la nostra attenzione su un orario ben preciso: 12:26.
Molti dei lavori in mostra hanno a che vedere con il tempo: sia il grande orologio che le teche di vetro rimandano in modi diversi all'ora della morte di Jackson, funzionando da vero e proprio memento.
Michael Jackson è ovunque, eppure tutto ne ricorda la scomparsa, persino i due strani orologi a cucù che, a intermittenza, sembrano esplodere emettendo l'urlo tipico del cantante.
Unico lavoro che va al di là dei riferimenti a Michael Jackson è “The Great Disarray Swindle”, una grande installazione composta di diverse lampade e un enorme groviglio di cavi, simili a miriadi di ragnatele. Le grandi installazioni di lampade sono un motivo ricorrente nel lavoro di Rehberger. E' un banco di prova su cui l'artista può sperimentare materiali, forme, colori, e mostrare come anche uno degli oggetti più funzionali possa avere una valenza intellettuale oltre che estetica.
Nel 2009, Tobias Rehberger ha ricevuto l'incarico di riprogettare il design della caffetteria per la 53ª Esposizione Internazionale dʼArte La Biennale di Venezia. Fare Mondi (a cura di D. Birnbaum). Per il suo progetto "Was du liebst, bringt dich auch zum Weinen" ha vinto il Leone d'Oro per il migliore artista.
Tobias Rehberger è nato ad Esslingen/Neckar, Germania, nel 1966. Ha studiato alla Staedelschule di Francoforte. Vive e lavora a Francoforte.
Tobias Rehberger ha tenuto mostre personali presso: Museum Fridericianum, Kassel; Portikus, Frankfurt; Kunsthalle Basel; FRAC Nord-Pas de Calais, Dunkerque; The Museum of Contemporary Art, Chicago; Staatliche Kunsthalle Baden-Baden; Museum für Neue Kunst, Karlsruhe; Palais de Tokyo, Paris; Fundação de Serralves, Porto; Galerie der Stadt Stuttgart; Artsonje Center Seoul, Korea; Whitechapel Art Gallery, London; Galleria Civica dʼArte Moderna e Contemporanea, Turin; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; Fondazione Prada, Milan; Museum Ludwig, Cologne; Stedelijk Museum, Amsterdam.
I suoi lavori sono stati presentati in mostre tenutesi presso: Kunstverein Hamburg; Kunstmuseum Luzern; Skulptur.Projekte, Münster; 47th Venice Biennial; Deichtorhallen, Hamburg; manifesta2, Luxemburg; Kupferstichkabinett, Berlin; Hirshhorn Museum, Washington; Kunstmuseum Wolfsburg; Expo 2000, Hannover; 50th Venice Biennial; ZKM, Karlsruhe; Museion, Bozen; Villa Manin, Centro d’Arte Contemporanea, Codroipo; Museo de Arte Contemporaneo de Castilla y Leon, Leon; Centre d’Art Contemporain, Geneva; Kunstmuseum Wolfsburg; Museum fuer Moderne Kunst, Frankfurt; Walker Art Center, Minneapolis; 53rd Venice Biennial.2009
11
marzo 2010
Tobias Rehberger – Beat Me!
Dall'undici marzo al 17 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIO’ MARCONI
Milano, Via Alessandro Tadino, 20, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 20, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10:30-12:30, 15:30-19:00
Vernissage
11 Marzo 2010, dalle 19
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore