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Sergio Vacchi – Dal diario immaginario
Un omaggio ad uno dei protagonisti della pittura moderna del ’900: Sergio Vacchi. La mostra sarà composta da 15 opere degli anni ’70, ’80 e ’90. All’inaugurazione sarà presente il maestro.
Comunicato stampa
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Per chi ha la piacevole ventura di recarsi a Monteroni D’Arbia a visitare lo studio, la Fondazione e l’abitazione di Sergio Vacchi, ubicata nel Castello di Grotti - dal 1997-, non potrà mai più dimenticare la bellezza struggente del paesaggio che strada facendo ti accompagna alla meta e la sorpresa inattesa, quanto maestosa, del castello, che da nome e vanto al piccolo borgo medievale.
Per chi conosca poi la parabola creativa della pittura di Sergio Vacchi nei suoi più intimi dettagli espressivi, capirà subito, dalla storicità del luogo, dal vissuto e dal colore delle pietre del maniero, l’impatto che tutto questo deve aver esercitato nell’anima dell’artista e la sua definitiva scelta di abitare lì per sempre.
Vacchi, da vero grande artista, da poeta ha capito subito che il sublime può lampeggiare anche miseramente ed ha scelto di ridare vita al castello, riscattandone l’incipiente decadenza, dopo lunghi, precisi e costosi restauri. Nel contempo ha continuato a dipingere, sfogando – si potrebbe dire - la sua sconfinata fantasia espressiva, dando vita a opere di natura esistenziale e di drammatica surrealtà, riscoprendo e vivificando attraverso la pittura le ragioni della sua poetica, così affine alle magiche trame architettoniche e ai colori del suo castello, come a quelli presenti da sempre nella sua pittura.
Per chi conosca poi la parabola creativa della pittura di Sergio Vacchi nei suoi più intimi dettagli espressivi, capirà subito, dalla storicità del luogo, dal vissuto e dal colore delle pietre del maniero, l’impatto che tutto questo deve aver esercitato nell’anima dell’artista e la sua definitiva scelta di abitare lì per sempre.
Vacchi, da vero grande artista, da poeta ha capito subito che il sublime può lampeggiare anche miseramente ed ha scelto di ridare vita al castello, riscattandone l’incipiente decadenza, dopo lunghi, precisi e costosi restauri. Nel contempo ha continuato a dipingere, sfogando – si potrebbe dire - la sua sconfinata fantasia espressiva, dando vita a opere di natura esistenziale e di drammatica surrealtà, riscoprendo e vivificando attraverso la pittura le ragioni della sua poetica, così affine alle magiche trame architettoniche e ai colori del suo castello, come a quelli presenti da sempre nella sua pittura.
19
febbraio 2010
Sergio Vacchi – Dal diario immaginario
Dal 19 febbraio al 05 marzo 2010
arte contemporanea
Location
CASA D’ASTE GALLERIA PANANTI
Firenze, Via Maggio, 28/28A, (Firenze)
Firenze, Via Maggio, 28/28A, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 9.30-13.30 e 14.30-18.30 sabato e domenica chiuso
Vernissage
19 Febbraio 2010, ore 18.00
Autore
Curatore