Linguaggio pittorico che richiama l’impressione fotografica, sottili tratti che immediatamente imprigionano veloci figure umane senza volto, cellule vive nel proprio rapido moto dal sapore futurista, sospese tra gialli, violacei echi metafisici di atmosfere e architetture silenti. Spazi teatrali che assistono all’effimera evanescente avventura umana.
Tra fulmineo movimento ed eterna quiete dei soggetti, tra prospettive fotografiche allucinate e campiture di colore nette e piatte, soggiace un turbamento che è il turbinio di pennellate che si generano nell’incontro con la memoria e con l’attimo. La squisitezza del lavoro di Pastori risiede in questa collisione di modi, simboli e materiali che mette a fuoco saggiamente e in modo del tutto peculiare i temi cari all’artista: il mutamento, la trasformazione, il viaggio, l’istante, il passaggio.
Giuliano Pastori, pittore, fotografo pubblicitario e fotografo di scena per cinema e teatro, si è inoltre rivolto al video, alla performance, all’illustrazione grafica e al digitale. L'uso di elementi sintetici in pittura risale al 2005, mentre è già dalla metà degli anni Novanta che l’assidua ricerca e l’operosità artistica di Pastori si sono tradotte in un proliferare di mostre personali e collettive, installazioni e performance sia in Italia che all’estero. I riconoscimenti ufficiali sono altrettanto numerosi; nel 2007 Giuliano Pastori è stato vincitore del Concorso Made in Italy presso la Galleria AM Rothen Hof di Vienna, nello stesso anno l’artista ha ricevuto il Premio Nazionale d’Arte Città di Alba ed è stato secondo classificato al Concorso Internazionale Online New Landescapes 2007, competizione organizzata dalla Artrom Gallery. Nel 2008 ha vinto il Premio SUPERMART Arte al CM Quadro della Galleria ARCH ed ha esposto con la personale Berlino06: MemorieQuotidiane presso il Museo della Memoria e della Storia di Roma; nel 2009 è stato selezionato per il Catalogo CelestePrize di Berlino ed ha esposto le sue opere presso la prestigiosa Ermanno Tedeschi Gallery.