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Arte orientale e reperti archeologici
Nel mese di maggio la Casa d’Aste Pandolfini propone tre importanti appuntamenti. La tradizionale asta di Arte moderna, contemporanea e Design, che ormai dallo scorso anno si è spostata da Milano a Firenze, viene infatti affiancata da una vendita di Argenti, gioielli e orologi e dall’asta di Arte orientale e reperti archeologici.
Comunicato stampa
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Nel mese di maggio la Casa d’Aste Pandolfini propone tre importanti appuntamenti. La tradizionale asta di Arte moderna, contemporanea e Design, che ormai dallo scorso anno si è spostata da Milano a Firenze, viene infatti affiancata da una vendita di Argenti, gioielli e orologi e dall’asta di Arte orientale e reperti archeologici.
Argenti, gioielli e orologi
Ad aprire la tre giorni di vendita, martedì 18 maggio, sarà l’asta di Argenti, gioielli e orologi: 270 lotti circa, tra cui 70 tra argenti e monete, 160 gioielli e 40 orologi. Per quanto riguarda gli argenti sono da segnalare un salver della manifattura di Fermo della metà del secolo XVIII, facitore Giuseppe Grazioli (stima 2.500/3.500 euro), un’oliera della manifattura di Torino della metà del secolo XIX, facitore Giuseppe Lanza (stima 1.200/1.600 euro) ed un importante servito di posate di manifattura francese del secolo XIX composto da 411 pezzi (stima 3.500/5.000 euro). Importanti anche le monete, fra cui un gruppo mediceo del Granducato di Toscana (stima 7/8.000 euro), cinque monete di Cosimo III Granduca di Toscana per Livorno (stima 4/5.000 euro) ed una rara moneta in oro di Vittorio Emanuele II, 100 lire della Zecca di Roma (stima 3.500/4.000 euro). Tra i gioielli spicca un anello in oro bianco con uno zaffiro al centro di provenienza birmana, come attestato dal certificato GRS, e di colore Royal Blu, uno dei più alti nella varietà cromatica di questo tipo di pietre (stima 16/20.000 euro), mentre tra gli orologi si segnala un bellissimo Rolex SubMariner Ref. 5513 “Royal Navy” in acciaio. L’esemplare, del 1974, è tra i 1.200 che la Rolex ha prodotto negli anni ’70 per la Marina Militare Britannica ed è oggi ricercatissimo tra i collezionisti (stima 9/15.000 euro). Orologi della stessa serie, ultimamente, fra Ginevra e New York hanno raggiunto cifre tra i 26 e i 50.000 euro.
Arte moderna, contemporanea e Design
Mercoledì 19 maggio sarà la volta dell’asta di Arte moderna, contemporanea e Design. Tra le opere d’arte contemporanea si segnala l’assemblaggio polimaterico di Ben Vautier Artistes gardez la ligne del 1989 (stima 6/8.000 euro). Il catalogo dedicato al design comprende invece circa un centinaio di lotti e proporrà i nomi più noti del design e dell’architettura italiana, come Sottsass, Carlo Scarpa, Enzo Mari, Castiglioni, Fornasetti, Osvaldo Borsani, Buffa e Lucio Fontana. Molte le lampade in catalogo, di anni e case di produzione diverse: si va dall’intramontabile lampada Arco di Achille e Piergiacomo Castiglioni, prodotta nel 1962 da Flos (stima 1.000/1.200 euro) alle tre lampade che Gino Sarfatti ha fatto per Arteluce nel 1956, con gli steli in acciaio, i riflettori in alluminio e le basi in acciaio nero craquelè (stima 3/4.000 euro). Interessante è il nucleo di lampade realizzate da Duccio Trassinelli, fondatore dello storico Studio A.R.D.I.T.I, in serie limitate, tutte basate su progetti della fine degli anni ‘70 e realizzate successivamente: tra queste segnaliamo la lampada da terra INDUS con base in marmo di Carrara e 8 punti luce posizionabili su piramide metallica (stima 3/4.000 euro), realizzata nel 1988 su un progetto del 1976. Tra i mobili spiccano il bellissimo cassettone Annabella di Mario Ceroli, prodotto da Poltronova nel 1970, in legno naturale (stima 3/4.000 euro), il tavolo Valmarana di Carlo Scarpa, prodotto da Simon nel 1970-71, in frassino (stima 1.500/1.800 euro) e le due poltrone di Ettore Sottsass – Andrea Branzi della serie "Casa Nova", produzione Croff Centro Casa, 1979 In frassino naturale tornito, rivestimento in cotone (stima 2/2.200 euro).
Arte orientale e reperti archeologici
L’ultimo giorno, giovedì 20 maggio, si terrà l’asta di Arte orientale e reperti archeologici. I lotti in catalogo per l'arte orientale sono circa 150: oltre agli avori, le porcellane cinesi e giapponesi, sono da segnalare delle belle scatole cinesi in lacca. Tra queste spicca un Contenitore in lacca rossa, Cina, seconda metà del XVIII secolo, dinastia Qing, periodo Qianlong, di forma circolare, l’intera superficie decorata ad intaglio con motivi di buon auspicio. Il coperchio presenta una complessa decorazione nella quale campeggia il carattere chun, ‘primavera’, al centro del quale un piccolo medaglione accoglie l’immagine di Shoulao, dio della longevità. La scatola, caratteristica piuttosto rara in manufatti di questo secolo, è realizzata utilizzando tre diverse colorazioni di lacca: rosso cinabro, verde scuro e ocra (stima 3/4.000 euro). Scatole analoghe sono presenti nelle collezioni del Museo di Palazzo a Pechino e dello State Hermitage a San Pietroburgo. In catalogo anche della sculture in bronzo indiane, di area tibetana e del sud est asiatico, tra cui una statuetta in bronzo, Khmer del XIII sec, montata su base lignea e raffigurante Uma, consorte del dio induista Shiva, nel suo aspetto benevolo, con loti tenuti in entrambe le mani, il torso scoperto, la testa cinta da diadema (stima 1.000/1.500 euro) e un bronzo del Sud est asiatico sec. XIX raffigurante divinità (stima 2.500/3.000 euro). Bellissimo anche un Grande dipinto, Cina fine sec. XVIII inizi XIX, rapopresentante figure femminili in giardino (stima 2/3.000 euro).
Per l’archeologia i lotti saranno circa 200. La sezione si apre con un piccolo ma interessante numero di fossili, fra cui si segnala un una tibia di mammuth ed una grande ammonite, e prosegue con alcuni reperti appartenenti alla civiltà egiziana, tra cui una stele in calcare con il cartiglio del faraone Taharqa della XXV dinastia ed una maschera da mummia del periodo greco-romano. Andrà all’incanto anche un’importante collezione composta da 104 reperti che comprende un piccolo gruppo di oggetti preistorici e villanoviani, tra cui spicca una rara urna a capanna a pianta ovale e un gruppo di ceramiche etrusche. Tra i reperti attici è notevole un grande cratere a colonnette a figure rosse del V sec. a.C. raffigurante il combattimento fra Eracle e Nesso (stima 18/22.000 euro). Si presenta inoltre un ristretto ma significativo gruppo vascolare della Magna Grecia, tra cui spicca una grande anfora a figure rosse del IV sec. a.C. con raffinate decorazioni suddipinte ed un gruppo di ceramiche nello stile di Gnathia del sec. IV a.C. (stima 10/15.000 euro). Uno degli oggetti più rari all’interno di questa vendita è un’importante sarcofago romano di epoca imperiale in marmo bianco con fronte strigilato e decorazioni a protomi leonine e zampe ferine, quest’ultime aggiunte nel XVII sec. (stima 20/30.000 euro), oltre a diverse sculture in marmo di piccola e media grandezza di produzione romana, fra cui alcune belle teste ritratto. La parte dedicata ai vetri è costituita da un raro gruppo di oggetti in vetro soffiato di produzione siriana ed italica che coprono un arco temporale che va dal III sec. a.C. al II sec. d.C.; si segnalano alcuni balsamari configurati a testa umana in vetro blu ed altri soffiati in stampo a forma di grappolo e di frutti. Segnaliamo alcune gemme incise ed un’importante collezione di monete auree di età tiberiana e flavia del I secolo a.C. Per gli appassionati del periodo bizantino e alto-medioevale sono presenti diversi enkolpia incisi e diversi strumenti in ferro.
Argenti, gioielli e orologi
Ad aprire la tre giorni di vendita, martedì 18 maggio, sarà l’asta di Argenti, gioielli e orologi: 270 lotti circa, tra cui 70 tra argenti e monete, 160 gioielli e 40 orologi. Per quanto riguarda gli argenti sono da segnalare un salver della manifattura di Fermo della metà del secolo XVIII, facitore Giuseppe Grazioli (stima 2.500/3.500 euro), un’oliera della manifattura di Torino della metà del secolo XIX, facitore Giuseppe Lanza (stima 1.200/1.600 euro) ed un importante servito di posate di manifattura francese del secolo XIX composto da 411 pezzi (stima 3.500/5.000 euro). Importanti anche le monete, fra cui un gruppo mediceo del Granducato di Toscana (stima 7/8.000 euro), cinque monete di Cosimo III Granduca di Toscana per Livorno (stima 4/5.000 euro) ed una rara moneta in oro di Vittorio Emanuele II, 100 lire della Zecca di Roma (stima 3.500/4.000 euro). Tra i gioielli spicca un anello in oro bianco con uno zaffiro al centro di provenienza birmana, come attestato dal certificato GRS, e di colore Royal Blu, uno dei più alti nella varietà cromatica di questo tipo di pietre (stima 16/20.000 euro), mentre tra gli orologi si segnala un bellissimo Rolex SubMariner Ref. 5513 “Royal Navy” in acciaio. L’esemplare, del 1974, è tra i 1.200 che la Rolex ha prodotto negli anni ’70 per la Marina Militare Britannica ed è oggi ricercatissimo tra i collezionisti (stima 9/15.000 euro). Orologi della stessa serie, ultimamente, fra Ginevra e New York hanno raggiunto cifre tra i 26 e i 50.000 euro.
Arte moderna, contemporanea e Design
Mercoledì 19 maggio sarà la volta dell’asta di Arte moderna, contemporanea e Design. Tra le opere d’arte contemporanea si segnala l’assemblaggio polimaterico di Ben Vautier Artistes gardez la ligne del 1989 (stima 6/8.000 euro). Il catalogo dedicato al design comprende invece circa un centinaio di lotti e proporrà i nomi più noti del design e dell’architettura italiana, come Sottsass, Carlo Scarpa, Enzo Mari, Castiglioni, Fornasetti, Osvaldo Borsani, Buffa e Lucio Fontana. Molte le lampade in catalogo, di anni e case di produzione diverse: si va dall’intramontabile lampada Arco di Achille e Piergiacomo Castiglioni, prodotta nel 1962 da Flos (stima 1.000/1.200 euro) alle tre lampade che Gino Sarfatti ha fatto per Arteluce nel 1956, con gli steli in acciaio, i riflettori in alluminio e le basi in acciaio nero craquelè (stima 3/4.000 euro). Interessante è il nucleo di lampade realizzate da Duccio Trassinelli, fondatore dello storico Studio A.R.D.I.T.I, in serie limitate, tutte basate su progetti della fine degli anni ‘70 e realizzate successivamente: tra queste segnaliamo la lampada da terra INDUS con base in marmo di Carrara e 8 punti luce posizionabili su piramide metallica (stima 3/4.000 euro), realizzata nel 1988 su un progetto del 1976. Tra i mobili spiccano il bellissimo cassettone Annabella di Mario Ceroli, prodotto da Poltronova nel 1970, in legno naturale (stima 3/4.000 euro), il tavolo Valmarana di Carlo Scarpa, prodotto da Simon nel 1970-71, in frassino (stima 1.500/1.800 euro) e le due poltrone di Ettore Sottsass – Andrea Branzi della serie "Casa Nova", produzione Croff Centro Casa, 1979 In frassino naturale tornito, rivestimento in cotone (stima 2/2.200 euro).
Arte orientale e reperti archeologici
L’ultimo giorno, giovedì 20 maggio, si terrà l’asta di Arte orientale e reperti archeologici. I lotti in catalogo per l'arte orientale sono circa 150: oltre agli avori, le porcellane cinesi e giapponesi, sono da segnalare delle belle scatole cinesi in lacca. Tra queste spicca un Contenitore in lacca rossa, Cina, seconda metà del XVIII secolo, dinastia Qing, periodo Qianlong, di forma circolare, l’intera superficie decorata ad intaglio con motivi di buon auspicio. Il coperchio presenta una complessa decorazione nella quale campeggia il carattere chun, ‘primavera’, al centro del quale un piccolo medaglione accoglie l’immagine di Shoulao, dio della longevità. La scatola, caratteristica piuttosto rara in manufatti di questo secolo, è realizzata utilizzando tre diverse colorazioni di lacca: rosso cinabro, verde scuro e ocra (stima 3/4.000 euro). Scatole analoghe sono presenti nelle collezioni del Museo di Palazzo a Pechino e dello State Hermitage a San Pietroburgo. In catalogo anche della sculture in bronzo indiane, di area tibetana e del sud est asiatico, tra cui una statuetta in bronzo, Khmer del XIII sec, montata su base lignea e raffigurante Uma, consorte del dio induista Shiva, nel suo aspetto benevolo, con loti tenuti in entrambe le mani, il torso scoperto, la testa cinta da diadema (stima 1.000/1.500 euro) e un bronzo del Sud est asiatico sec. XIX raffigurante divinità (stima 2.500/3.000 euro). Bellissimo anche un Grande dipinto, Cina fine sec. XVIII inizi XIX, rapopresentante figure femminili in giardino (stima 2/3.000 euro).
Per l’archeologia i lotti saranno circa 200. La sezione si apre con un piccolo ma interessante numero di fossili, fra cui si segnala un una tibia di mammuth ed una grande ammonite, e prosegue con alcuni reperti appartenenti alla civiltà egiziana, tra cui una stele in calcare con il cartiglio del faraone Taharqa della XXV dinastia ed una maschera da mummia del periodo greco-romano. Andrà all’incanto anche un’importante collezione composta da 104 reperti che comprende un piccolo gruppo di oggetti preistorici e villanoviani, tra cui spicca una rara urna a capanna a pianta ovale e un gruppo di ceramiche etrusche. Tra i reperti attici è notevole un grande cratere a colonnette a figure rosse del V sec. a.C. raffigurante il combattimento fra Eracle e Nesso (stima 18/22.000 euro). Si presenta inoltre un ristretto ma significativo gruppo vascolare della Magna Grecia, tra cui spicca una grande anfora a figure rosse del IV sec. a.C. con raffinate decorazioni suddipinte ed un gruppo di ceramiche nello stile di Gnathia del sec. IV a.C. (stima 10/15.000 euro). Uno degli oggetti più rari all’interno di questa vendita è un’importante sarcofago romano di epoca imperiale in marmo bianco con fronte strigilato e decorazioni a protomi leonine e zampe ferine, quest’ultime aggiunte nel XVII sec. (stima 20/30.000 euro), oltre a diverse sculture in marmo di piccola e media grandezza di produzione romana, fra cui alcune belle teste ritratto. La parte dedicata ai vetri è costituita da un raro gruppo di oggetti in vetro soffiato di produzione siriana ed italica che coprono un arco temporale che va dal III sec. a.C. al II sec. d.C.; si segnalano alcuni balsamari configurati a testa umana in vetro blu ed altri soffiati in stampo a forma di grappolo e di frutti. Segnaliamo alcune gemme incise ed un’importante collezione di monete auree di età tiberiana e flavia del I secolo a.C. Per gli appassionati del periodo bizantino e alto-medioevale sono presenti diversi enkolpia incisi e diversi strumenti in ferro.
20
maggio 2010
Arte orientale e reperti archeologici
20 maggio 2010
asta
Location
CASA D’ASTE PANDOLFINI
Firenze, Borgo Degli Albizi, 26, (Firenze)
Firenze, Borgo Degli Albizi, 26, (Firenze)
Ufficio stampa
DAVIS & CO.