Dal 23 aprile al 23 maggio 2010, al Museo Diocesano di Milano si tiene il nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea, con la personale di Francesco Toniutti (Bollate, 1964).


L’esposizione, curata da Paolo Biscottini, presenta una selezione di lavori recenti dell’artista milanese, che ruotano attorno al tema del viaggio. In particolare, Toniutti rappresenta navi come metafora del viaggio, caratterizzate da un grande forza cromatica e da una gestualità che sembra graffiare la superficie pittorica.


Come scrive Paolo Biscottini nel testo in catalogo, “Presentando oggi queste navi non posso non riconoscere in esse tanto il tema del viaggio, quanto quello dell’avventura nei mari sconosciuti, dove il buio libera improvvisi squarci di luce, mentre talora avviene il contrario ed una luminosità diffusa è improvvisamente oscurata. Come nella vita, ogni giorno. E a Toniutti interessa primariamente la vita, consapevole che essa non è mai una questione generale, ma molto personale. La vita è dunque la sua vita e in essa appare via via sempre più preso dal mistero che vi trapela, mentre gli occhi cercano le ragioni delle cose visibili, quelle che apparentemente dettano le ragioni dell’esistenza, destinate ad essere scombinate proprio da ciò che ad esse sfugge. Questo il senso religioso di un’arte intesa come ricerca della realtà, del presente, di sé, del senso costitutivo di tutto. La nave assume allora i connotati di una grande metafora di quel viaggio che ognuno di noi compie, talora senza capire la direzione, guidato e sorretto dall’intuizione, prima ancora che dalla conoscenza”.



Francesco Toniutti è nato a Bollate (Milano), nel 1964, dove attualmente vive e lavora. Si è diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1989. È del 1993 la sua prima personale, presso la Galleria Palmieri di Busto Arsizio (Varese), cui hanno avuto seguito diverse esposizioni in Lombardia. Nel 2000 è stato selezionato per il premio Morlotti e, nel 2001, ha affrontato il tema religioso con la personale Segni e sguardi, alla Biblioteca Umanistica dell’Incoronata a Milano. Affascinato dalla realtà, Toniutti si è interessato inizialmente al tema del volto (ritratti umani e belve feroci), per poi affinare, dal 2003 ad oggi, l’indagine attenta alle tracce lasciate dall’uomo nella città; attratto in particolare dai monumenti, espressione di memoria, vita e tradizione. Segue, in anni più recenti, il ciclo dedicato alle navi: apparizioni improvvise di imponenti relitti.