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Flaminio Gualdoni – E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera
L’evento trae spunto dall’omonimo saggio in catalogo a firma di Flaminio Gualdoni, storico dell’arte e fondatore della Raccolta del Disegno museale, curatore insieme con Silvia Ferrari e Serena Goldoni della mostra “Pagine da un Bestiario fantastico. Disegno italiano nel XX e XXI secolo”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della Notte europe dei musei, si terrà sabato 15 maggio alle ore 21,00 a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 10'3 a Modena la conferenza di Flaminio Gualdoni per la mostra Pagine da un Bestiario fantastico. Disegno italiano nel XX e XXI secolo dal titolo E ancora ti chiamo ti chiamo chimera.
L'evento trae spunto dall'omonimo saggio in catalogo a firma di Flaminio Gualdoni, storico dell'arte e fondatore della Raccolta del Disegno museale, curatore insieme con Silvia Ferrari e Serena Goldoni della mostra.
Un vivace calembour, una vertigine critica e letteraria, un esercizio di stile e di contenuto nel mare magnum di citazioni e contributi fondamentali che critica, letteratura, filosofia, teologia, ragione, conoscenza, storia e fantasia hanno giocato in secoli di dissertazioni sul tema dell'animale. Un'esegesi dal ritmo incalzante, un testo per certi versi musicale, uno spartito poetico dove ragionamento e periodare fanno da contrappunto alle note di un immaginario pentagramma.
"Abbiamo inventato la metropoli - si legge nel testo - abbiamo sterilizzato l'idea di naturale, abbiamo assassinato la divinità: ma non ci siamo liberati dell'animale".
Per quanto ci si interroghi e ci si riconosca nell'animale, esso "è l'altro, il vedere fuori da noi quanto è dentro di noi".
Dalla categoria di monstrum, "figura dell'ombra, fantasma della mente", popolata da cerberi danteschi, meduse, esseri orrifici e perfino da King Kong, agli animali che hanno variamente animato la cultura pop, come Lassie, Rin Tin Tin e il cane gleaming di Jeff Koons.
Dagli antenati di La Fontaine, Kipling, Carroll e Dinsey ai bestiari medievali, e ancora indietro fino alla pittura rupestre, e all'ambizione dei suoi pittori di fissare l'animale per trattenerlo, in una "forma posseduta".
Il sacro e il profano, demoni e sciamani, tutto scorre attraverso i rivoli di un sapere che varca la soglia di testi quali Uomini e No di Elio Vittorini, La Tempesta di William Shakespeare e la Balena Bianca di Herman Melville mentre il Minotauro di Dürrenmatt "...è ucciso dagli specchi e da un Teseo fattosi somigliante alla sua stessa immagine specchiata". I versi di Dino Campana "E ancora ti chiamo ti chiamo chimera" punteggiano il testo a chiusura del saggio.
Finiscono e insieme principiano il ragionamento, come l'Araba Fenice. L'evento è ad ingresso gratuito.
Note biografiche
Flaminio Gualdoni (Cuggiono, Milano, 1954) Critico, giornalista, curatore, docente, dal 1980 insegna Storia dell'Arte all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha diretto la Galleria Civica di Modena dal 1988 al 1994, dal 1995 al 1999 i Musei Civici di Varese, nel 2005 e 2006 la Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano. E' commissario alla 44° Biennale di Venezia, 1990. Cura, tra le altre, mostre pubbliche di Osvaldo Licini, Gastone Novelli, Giuseppe Capogrossi, Salvatore Scarpitta, Mario Mafai, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Enzo Cucchi, Urs Lüthi, Jaume Plensa, George Grosz, Piero Manzoni, Marino Marini, Arnaldo Pomodoro, Giacomo Manzù, Massimo Campigli, Leonardo Cremonini, André Villers, Antoni Tàpies, Meret Oppenheim. Dal 1985 collabora alle pagine culturali del "Corriere della Sera" e dal 2006 tiene la rubrica "Il criptico d'arte" in "Il Giornale dell'Arte". Tra il 2005 e il 2009 dirige la rivista "FMR" e nel 2007 fonda "La rivista bianca FMR". Ha collaborato con rubriche d'arte a "Il Giorno", "La domenica del Corriere", "Italia Oggi", "Gente", RAI Radio 2, RAI Radio 3. Per la trasmissione "Appunti di volo" di RAI Radio 3 nel 2002 gli è stato assegnato il "Premio Venezia alla Comunicazione" in occasione del 6° Salone dei beni e delle attività culturali, Venezia. E' stato tra i fondatori del gruppo [epidemiC], www.epidemic.ws, con il quale ha partecipato tra l'altro alla 49° Esposizione Internazionale d'Arte, Platea dell'umanità, La Biennale, Venezia. Ha pubblicato, tra gli altri, i libri Turcato, Ravenna, 1982; Arte a Roma 1945-1980, Milano, 1988; Le forme del presente, Torino 1997; Arte Italiana del Novecento, Milano 1999; Arte in Italia 1943-1999, Vicenza, 2000; Il trucco dell'avanguardia, Vicenza 2001; Arte classica, Milano 2007; Arnaldo Pomodoro. Catalogo generale, Milano, 2007; Una storia del libro, Milano, 2008, Art, Milano, Skira, 2008.
La mostra
Ispirata, in prima istanza, al ricco catalogo di creature fantastiche che ha popolato il mondo dei bestiari fin dal Medioevo, la rassegna presenta una ricca selezione di opere su carta, disegni e installazioni grafiche. Il percorso espositivo, che conta complessivamente circa centocinquanta opere, è articolato in due sezioni: una di carattere più prettamente storico ospitata nelle sale superiori - con capolavori ed inediti di maestri del disegno italiano provenienti da collezioni pubbliche e private cui si accompagna un nucleo di opere significative della Raccolta del Disegno Contemporaneo della Galleria Civica, e una dedicata agli artisti delle ultime generazioni chiamati a misurarsi con il tema animalier, collocata in Sala Grande.
Pagine da un bestiario fantastico. Disegno italiano nel XX e XXI secolo, organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena, Raccolta del Disegno Contemporaneo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, curata da Silvia Ferrari e Serena Goldoni in collaborazione con Flaminio Gualdoni, resterà allestita a Palazzo Santa Margherita fino al prossimno 18 luglio 2010.
L'evento trae spunto dall'omonimo saggio in catalogo a firma di Flaminio Gualdoni, storico dell'arte e fondatore della Raccolta del Disegno museale, curatore insieme con Silvia Ferrari e Serena Goldoni della mostra.
Un vivace calembour, una vertigine critica e letteraria, un esercizio di stile e di contenuto nel mare magnum di citazioni e contributi fondamentali che critica, letteratura, filosofia, teologia, ragione, conoscenza, storia e fantasia hanno giocato in secoli di dissertazioni sul tema dell'animale. Un'esegesi dal ritmo incalzante, un testo per certi versi musicale, uno spartito poetico dove ragionamento e periodare fanno da contrappunto alle note di un immaginario pentagramma.
"Abbiamo inventato la metropoli - si legge nel testo - abbiamo sterilizzato l'idea di naturale, abbiamo assassinato la divinità: ma non ci siamo liberati dell'animale".
Per quanto ci si interroghi e ci si riconosca nell'animale, esso "è l'altro, il vedere fuori da noi quanto è dentro di noi".
Dalla categoria di monstrum, "figura dell'ombra, fantasma della mente", popolata da cerberi danteschi, meduse, esseri orrifici e perfino da King Kong, agli animali che hanno variamente animato la cultura pop, come Lassie, Rin Tin Tin e il cane gleaming di Jeff Koons.
Dagli antenati di La Fontaine, Kipling, Carroll e Dinsey ai bestiari medievali, e ancora indietro fino alla pittura rupestre, e all'ambizione dei suoi pittori di fissare l'animale per trattenerlo, in una "forma posseduta".
Il sacro e il profano, demoni e sciamani, tutto scorre attraverso i rivoli di un sapere che varca la soglia di testi quali Uomini e No di Elio Vittorini, La Tempesta di William Shakespeare e la Balena Bianca di Herman Melville mentre il Minotauro di Dürrenmatt "...è ucciso dagli specchi e da un Teseo fattosi somigliante alla sua stessa immagine specchiata". I versi di Dino Campana "E ancora ti chiamo ti chiamo chimera" punteggiano il testo a chiusura del saggio.
Finiscono e insieme principiano il ragionamento, come l'Araba Fenice. L'evento è ad ingresso gratuito.
Note biografiche
Flaminio Gualdoni (Cuggiono, Milano, 1954) Critico, giornalista, curatore, docente, dal 1980 insegna Storia dell'Arte all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha diretto la Galleria Civica di Modena dal 1988 al 1994, dal 1995 al 1999 i Musei Civici di Varese, nel 2005 e 2006 la Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano. E' commissario alla 44° Biennale di Venezia, 1990. Cura, tra le altre, mostre pubbliche di Osvaldo Licini, Gastone Novelli, Giuseppe Capogrossi, Salvatore Scarpitta, Mario Mafai, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Enzo Cucchi, Urs Lüthi, Jaume Plensa, George Grosz, Piero Manzoni, Marino Marini, Arnaldo Pomodoro, Giacomo Manzù, Massimo Campigli, Leonardo Cremonini, André Villers, Antoni Tàpies, Meret Oppenheim. Dal 1985 collabora alle pagine culturali del "Corriere della Sera" e dal 2006 tiene la rubrica "Il criptico d'arte" in "Il Giornale dell'Arte". Tra il 2005 e il 2009 dirige la rivista "FMR" e nel 2007 fonda "La rivista bianca FMR". Ha collaborato con rubriche d'arte a "Il Giorno", "La domenica del Corriere", "Italia Oggi", "Gente", RAI Radio 2, RAI Radio 3. Per la trasmissione "Appunti di volo" di RAI Radio 3 nel 2002 gli è stato assegnato il "Premio Venezia alla Comunicazione" in occasione del 6° Salone dei beni e delle attività culturali, Venezia. E' stato tra i fondatori del gruppo [epidemiC], www.epidemic.ws, con il quale ha partecipato tra l'altro alla 49° Esposizione Internazionale d'Arte, Platea dell'umanità, La Biennale, Venezia. Ha pubblicato, tra gli altri, i libri Turcato, Ravenna, 1982; Arte a Roma 1945-1980, Milano, 1988; Le forme del presente, Torino 1997; Arte Italiana del Novecento, Milano 1999; Arte in Italia 1943-1999, Vicenza, 2000; Il trucco dell'avanguardia, Vicenza 2001; Arte classica, Milano 2007; Arnaldo Pomodoro. Catalogo generale, Milano, 2007; Una storia del libro, Milano, 2008, Art, Milano, Skira, 2008.
La mostra
Ispirata, in prima istanza, al ricco catalogo di creature fantastiche che ha popolato il mondo dei bestiari fin dal Medioevo, la rassegna presenta una ricca selezione di opere su carta, disegni e installazioni grafiche. Il percorso espositivo, che conta complessivamente circa centocinquanta opere, è articolato in due sezioni: una di carattere più prettamente storico ospitata nelle sale superiori - con capolavori ed inediti di maestri del disegno italiano provenienti da collezioni pubbliche e private cui si accompagna un nucleo di opere significative della Raccolta del Disegno Contemporaneo della Galleria Civica, e una dedicata agli artisti delle ultime generazioni chiamati a misurarsi con il tema animalier, collocata in Sala Grande.
Pagine da un bestiario fantastico. Disegno italiano nel XX e XXI secolo, organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena, Raccolta del Disegno Contemporaneo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, curata da Silvia Ferrari e Serena Goldoni in collaborazione con Flaminio Gualdoni, resterà allestita a Palazzo Santa Margherita fino al prossimno 18 luglio 2010.
15
maggio 2010
Flaminio Gualdoni – E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera
15 maggio 2010
incontro - conferenza
Location
GALLERIA CIVICA DI MODENA – PALAZZO SANTA MARGHERITA
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Vernissage
15 Maggio 2010, ore 21
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore