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Pino Chimenti. Microcosmi
Grazia Chiesa, Gillo Dorfles e Gabriele Mazzotta presentano la monografia di Pino Chimenti presso lo Studio D’Ars di Milano. Sarà presente l’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Pino Chimenti è un creatore di utopie,
è un nostalgico dell’ebbrezza delirante del sogno,
è il cartografo d’un mondo che ha attraversato una serie di scosse telluriche,
è il geografo d’una terra capovolta e lacerata
(Janus, Labirinti onirici)
Mai legato ad alcuna tendenza artistica, la pittura di Pino Chimenti si caratterizza per l’estrema sofisticatezza decorativa e per l’inventiva fantastica e fabulatrice. Gillo Dorfles sostiene che quello sviscerato da Chimenti è un “microcosmo, o anzi una vasta favola ben circoscritta nella quale albergano creature arcane e conturbanti. Si tratta di una ricchissima famiglia di personaggi irreali e fantasiosi, che sarebbe troppo facile accostare a certo surrealismo o alle opere d’un Mirò o d’un Klee.”. Questi arcani fumetti, definiti da un tratto minuzioso e preziosissimo, sembrano i protagonisti di miti e leggende perse nel tempo. Un velo di sana ironia ricopre questo immaginoso e vitale magma primordiale.
Nato nel 1952, Chimenti ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Urbino esordendo nel panorama artistico italiano intorno alla metà degli anni Settanta. Nei primi anni Ottanta partecipa agli Incontri Internazionali di Arte Contemporanea “Anacapri”: questioni delle arti durante i quali conosce Gillo Dorfles, Enrico Baj, Toti Scaloja e Joe Tilson. Nel 1985 appare tra gli artisti scelti dalla critica nel Catalogo dell'Arte Moderna Italiana n. 20, Edizioni Mondadori. Successivamente espone alla Biennale del Sud – Rassegna d'Arte Contemporanea (Napoli, 1988), alla Rassegna Le donne, i cavalier, l'arme e gli amori tenutasi alla “Galleria dell'Istituto Italiano di Cultura” (Il Cairo, 1997) e presso la XIV Quadriennale, Anteprima (Napoli, 2003-2004). Vengono organizzate anche numerose personali: Galleria “L’Idioma” (Ascoli Piceno, 1991), Galleria “Ammiraglio Acton” (Milano, 1997) e “Gallery@49” (New York, 2003).
La monografia, pubblicata nel 2010 dalla casa editrice Mazzotta, presenta una prefazione di Gillo Dorfles, un’ampia antologia critica (testi di Janus, Giorgio Cortenova, Flaminio Gualdoni, Tommaso Trini, Paolo Balmas, Valerio Dehò, Luca Beatrice, Francesco Gallo)e una selezione di opere (dal 1984 al 2008). Completano il volume una nutrita serie di apparati: biografia, una bibliografia e l’elenco delle esposizioni personali e collettive.
è un nostalgico dell’ebbrezza delirante del sogno,
è il cartografo d’un mondo che ha attraversato una serie di scosse telluriche,
è il geografo d’una terra capovolta e lacerata
(Janus, Labirinti onirici)
Mai legato ad alcuna tendenza artistica, la pittura di Pino Chimenti si caratterizza per l’estrema sofisticatezza decorativa e per l’inventiva fantastica e fabulatrice. Gillo Dorfles sostiene che quello sviscerato da Chimenti è un “microcosmo, o anzi una vasta favola ben circoscritta nella quale albergano creature arcane e conturbanti. Si tratta di una ricchissima famiglia di personaggi irreali e fantasiosi, che sarebbe troppo facile accostare a certo surrealismo o alle opere d’un Mirò o d’un Klee.”. Questi arcani fumetti, definiti da un tratto minuzioso e preziosissimo, sembrano i protagonisti di miti e leggende perse nel tempo. Un velo di sana ironia ricopre questo immaginoso e vitale magma primordiale.
Nato nel 1952, Chimenti ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Urbino esordendo nel panorama artistico italiano intorno alla metà degli anni Settanta. Nei primi anni Ottanta partecipa agli Incontri Internazionali di Arte Contemporanea “Anacapri”: questioni delle arti durante i quali conosce Gillo Dorfles, Enrico Baj, Toti Scaloja e Joe Tilson. Nel 1985 appare tra gli artisti scelti dalla critica nel Catalogo dell'Arte Moderna Italiana n. 20, Edizioni Mondadori. Successivamente espone alla Biennale del Sud – Rassegna d'Arte Contemporanea (Napoli, 1988), alla Rassegna Le donne, i cavalier, l'arme e gli amori tenutasi alla “Galleria dell'Istituto Italiano di Cultura” (Il Cairo, 1997) e presso la XIV Quadriennale, Anteprima (Napoli, 2003-2004). Vengono organizzate anche numerose personali: Galleria “L’Idioma” (Ascoli Piceno, 1991), Galleria “Ammiraglio Acton” (Milano, 1997) e “Gallery@49” (New York, 2003).
La monografia, pubblicata nel 2010 dalla casa editrice Mazzotta, presenta una prefazione di Gillo Dorfles, un’ampia antologia critica (testi di Janus, Giorgio Cortenova, Flaminio Gualdoni, Tommaso Trini, Paolo Balmas, Valerio Dehò, Luca Beatrice, Francesco Gallo)e una selezione di opere (dal 1984 al 2008). Completano il volume una nutrita serie di apparati: biografia, una bibliografia e l’elenco delle esposizioni personali e collettive.
26
maggio 2010
Pino Chimenti. Microcosmi
26 maggio 2010
presentazione
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
martedì ore 18
Vernissage
26 Maggio 2010, ore 18
Editore
MAZZOTTA
Ufficio stampa
MAZZOTTA
Autore
Curatore