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Henri Matisse – I capolavori della grafica
Le Scuderie del Castello Visconteo presentano il Maestro consegnato alla storia come “fauve”, genio del colore e della linea, svelato dai suoi libri più belli. Circa ottanta opere su carta diversissime per stile, tecnica e argomento raccontano un artista a tutto tondo che, con pennelli e forbici come con matite e inchiostri tipografici, perseguiva lo stesso progetto artistico.
Comunicato stampa
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Il critico Louis Vauxcelles, entrando nel 1905 nella settima sala del Salon d’Automne, si lasciò
andare a una esclamazione rivolta a Matisse che finì per consegnare il nome a un movimento
destinato a diventare celebre come una delle rivoluzioni pittoriche più radicali del secolo: lo definì
“fauve”. E ciò per i colori vivi e violenti, stesi in ampie campiture piatte, capaci di eliminare la terza
dimensione, che divennero la costante dei capolavori del maestro.
Ma nella vita di Matisse, dopo l’esperienza del fauvismo, furono gli anni estremi, segnati dalle tragedie
della guerra e dalle sofferenze causate dalla malattia, a segnalarsi per la forte spinta innovatrice, per
quello stesso stimolo creativo che aveva caratterizzato i primi anni di attività.
In questo secondo periodo il maestro scoprì la straordinaria tecnica dei papiers découpés, le carte
colorate che ritagliava e ricomponeva, creando immagini di sorprendente sintesi formale.
Ma si dedicò anche e soprattutto ai libri illustrati, tutti appartenenti appunto agli anni della maturità
e all’ultima stagione della sua vita. Lungo tutta la carriera, ma specialmente nella fase tarda, la
produzione di Matisse va considerata, quindi, a tutto tondo: pennelli e forbici, matita e inchiostri
tipografici, tutti gli strumenti e le tecniche assumono la stessa importanza nella ricerca di un unico
e coerente progetto artistico.
La produzione grafica del maestro, che si distingue per originalità e competenza, è raccolta nella
mostra Matisse. I capolavori della grafica, promossa dal Comune di Pavia e dalla Provincia di Pavia,
prodotta e organizzata da Alef – cultural project management, che presenta i più bei libri che
egli abbia mai realizzato, capolavori molto diversi l’uno dall’altro: per argomento, per stile e per
tecnica.
Artista non solo del colore, ma anche e soprattutto della linea dunque, Matisse lavora alla nascita di
un vero e proprio libro illustrato solo nel 1930, l’anno dell’incontro con Albert Skira. Ha superato
i sessant’anni ma vivo è ancora in lui il desiderio di cimentarsi in progetti inediti. Il volume, con
ventinove incisioni, esce nel 1932: si tratta delle Poésies di Stéphane Mallarmé. Il libro successivo è
l’Ulysses di James Joyce, edito nel 1935, per il quale il maestro, che confessò candidamente di non
avere mai letto il romanzo di Joyce, si ispira direttamente ai poemi omerici, scegliendo di raffigurare
episodi famosi quali Calipso, Circe, Itaca, la battaglia contro Polifemo, la nave di Ulisse in balia
della tempesta e il suo incontro con Nausicaa.
Alef - cultural project management
tel/fax 02/45496873
info@alefcultural.com
www.alefcultural.com
cultural project management
produzione e organizzazione
Comune di Pavia
Assessorato alla Cultura
Civici Musei
i capolavori della grafica mat s s e
Provincia di Pavia
partner istituzionale
Matisse
I capolavori della grafica
25 settembre – 19 dicembre 2010
Scuderie del Castello Visconteo
Viale XI Febbraio, 35 - 27100 Pavia
Con la Pasiphaé, del 1944, in cui i rapporti tra bianco e nero sono invertiti in una sorta di negativo
delle Poésies di Mallarmé, Matisse ha modo di sviluppare il progetto lasciando decantare le idee
prima di tradurle in atto, realizzando un vero capolavoro. Il successo arride poi anche alle Lettres
portugaises, del 1946, cinque lettere d’amore scritte nel XVII secolo, attribuite alla giovane religiosa
Marianna Alcaforado e indirizzate a un ufficiale francese che era stato suo amante. Il volume è
illustrato da un Matisse attento in modo maniacale alla resa dei volti femminili.
Con Jazz, pubblicato nel 1947, ma la cui gestazione inizia nel 1941, il colore entra prepotentemente
nell’attività di illustratore del maestro. Il “libro fiore”, come lo definì l’editore Tériade, nasce dalle
carte ritagliate ed è composto con la tecnica del pochoir. Capolavoro indiscusso, Jazz è così presentato
dal suo autore: “Queste immagini dal timbro vivo e violento sono derivate dalla cristallizzazione dei
ricordi del circo, di racconti popolari o di viaggio”.
I Poèmes di Charles d’Orléans, infine, volume pubblicato nel 1950, sono una sorta di miniatura
moderna, ad attestare l’inesauribile vena creativa e tecnica dell’artista: Matisse si libera dei caratteri
a stampa, ricopiando pazientemente le antiche strofe con le sue matite colorate.
Negli anni Cinquanta, fino alla sua morte, l’artista continua a eseguire litografìe, incisioni su rame e
linoleografìe che vengono accorpate a edizioni a stampa. Ma i Poèmes, sono di fatto la sua ultima
grande architettura in forma di libro.
In mostra, a dar conto delle diverse declinazioni della sua produzione, anche Les miroirs profonds,
del 1947, e il numero della rivista Verve 35/36, del 1958, a Matisse dedicato in edizione postuma,
con le litografie di Mourlot tratte dai suoi più noti papiers découpés.
L’appuntamento espositivo chiuderà il primo triennio di programmazione espositiva delle Scuderie
di Pavia che, con un bilancio a oggi più che lusinghiero, continueranno a presentare a Pavia nuovi e
importanti eventi già a partire dalla primavera 2011.
Pavia, Settembre 2010
andare a una esclamazione rivolta a Matisse che finì per consegnare il nome a un movimento
destinato a diventare celebre come una delle rivoluzioni pittoriche più radicali del secolo: lo definì
“fauve”. E ciò per i colori vivi e violenti, stesi in ampie campiture piatte, capaci di eliminare la terza
dimensione, che divennero la costante dei capolavori del maestro.
Ma nella vita di Matisse, dopo l’esperienza del fauvismo, furono gli anni estremi, segnati dalle tragedie
della guerra e dalle sofferenze causate dalla malattia, a segnalarsi per la forte spinta innovatrice, per
quello stesso stimolo creativo che aveva caratterizzato i primi anni di attività.
In questo secondo periodo il maestro scoprì la straordinaria tecnica dei papiers découpés, le carte
colorate che ritagliava e ricomponeva, creando immagini di sorprendente sintesi formale.
Ma si dedicò anche e soprattutto ai libri illustrati, tutti appartenenti appunto agli anni della maturità
e all’ultima stagione della sua vita. Lungo tutta la carriera, ma specialmente nella fase tarda, la
produzione di Matisse va considerata, quindi, a tutto tondo: pennelli e forbici, matita e inchiostri
tipografici, tutti gli strumenti e le tecniche assumono la stessa importanza nella ricerca di un unico
e coerente progetto artistico.
La produzione grafica del maestro, che si distingue per originalità e competenza, è raccolta nella
mostra Matisse. I capolavori della grafica, promossa dal Comune di Pavia e dalla Provincia di Pavia,
prodotta e organizzata da Alef – cultural project management, che presenta i più bei libri che
egli abbia mai realizzato, capolavori molto diversi l’uno dall’altro: per argomento, per stile e per
tecnica.
Artista non solo del colore, ma anche e soprattutto della linea dunque, Matisse lavora alla nascita di
un vero e proprio libro illustrato solo nel 1930, l’anno dell’incontro con Albert Skira. Ha superato
i sessant’anni ma vivo è ancora in lui il desiderio di cimentarsi in progetti inediti. Il volume, con
ventinove incisioni, esce nel 1932: si tratta delle Poésies di Stéphane Mallarmé. Il libro successivo è
l’Ulysses di James Joyce, edito nel 1935, per il quale il maestro, che confessò candidamente di non
avere mai letto il romanzo di Joyce, si ispira direttamente ai poemi omerici, scegliendo di raffigurare
episodi famosi quali Calipso, Circe, Itaca, la battaglia contro Polifemo, la nave di Ulisse in balia
della tempesta e il suo incontro con Nausicaa.
Alef - cultural project management
tel/fax 02/45496873
info@alefcultural.com
www.alefcultural.com
cultural project management
produzione e organizzazione
Comune di Pavia
Assessorato alla Cultura
Civici Musei
i capolavori della grafica mat s s e
Provincia di Pavia
partner istituzionale
Matisse
I capolavori della grafica
25 settembre – 19 dicembre 2010
Scuderie del Castello Visconteo
Viale XI Febbraio, 35 - 27100 Pavia
Con la Pasiphaé, del 1944, in cui i rapporti tra bianco e nero sono invertiti in una sorta di negativo
delle Poésies di Mallarmé, Matisse ha modo di sviluppare il progetto lasciando decantare le idee
prima di tradurle in atto, realizzando un vero capolavoro. Il successo arride poi anche alle Lettres
portugaises, del 1946, cinque lettere d’amore scritte nel XVII secolo, attribuite alla giovane religiosa
Marianna Alcaforado e indirizzate a un ufficiale francese che era stato suo amante. Il volume è
illustrato da un Matisse attento in modo maniacale alla resa dei volti femminili.
Con Jazz, pubblicato nel 1947, ma la cui gestazione inizia nel 1941, il colore entra prepotentemente
nell’attività di illustratore del maestro. Il “libro fiore”, come lo definì l’editore Tériade, nasce dalle
carte ritagliate ed è composto con la tecnica del pochoir. Capolavoro indiscusso, Jazz è così presentato
dal suo autore: “Queste immagini dal timbro vivo e violento sono derivate dalla cristallizzazione dei
ricordi del circo, di racconti popolari o di viaggio”.
I Poèmes di Charles d’Orléans, infine, volume pubblicato nel 1950, sono una sorta di miniatura
moderna, ad attestare l’inesauribile vena creativa e tecnica dell’artista: Matisse si libera dei caratteri
a stampa, ricopiando pazientemente le antiche strofe con le sue matite colorate.
Negli anni Cinquanta, fino alla sua morte, l’artista continua a eseguire litografìe, incisioni su rame e
linoleografìe che vengono accorpate a edizioni a stampa. Ma i Poèmes, sono di fatto la sua ultima
grande architettura in forma di libro.
In mostra, a dar conto delle diverse declinazioni della sua produzione, anche Les miroirs profonds,
del 1947, e il numero della rivista Verve 35/36, del 1958, a Matisse dedicato in edizione postuma,
con le litografie di Mourlot tratte dai suoi più noti papiers découpés.
L’appuntamento espositivo chiuderà il primo triennio di programmazione espositiva delle Scuderie
di Pavia che, con un bilancio a oggi più che lusinghiero, continueranno a presentare a Pavia nuovi e
importanti eventi già a partire dalla primavera 2011.
Pavia, Settembre 2010
24
settembre 2010
Henri Matisse – I capolavori della grafica
Dal 24 settembre al 19 dicembre 2010
disegno e grafica
Location
SCUDERIE DEL CASTELLO VISCONTEO
Pavia, Viale Xi Febbraio, 35, (Pavia)
Pavia, Viale Xi Febbraio, 35, (Pavia)
Biglietti
intero: € 6.00
ridotto convenzionati: € 5,00
ridotto: € 4.00
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10–13 | 15–18
sabato, domenica, festivi, 1 novembre e 8 dicembre: 10–13 | 14-19
Vernissage
24 Settembre 2010, ore 19 su invito
Sito web
www.alefcultural.com
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore