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Ambra Carabelli – Ispirazioni dal mondo
La mostra “Ispirazioni dal mondo” presenta opere la cui ispirazione deriva dalla visione o dall’ascolto di realtà lontane.
Comunicato stampa
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A Villa Pomini dal 17 ottobre al 16 gennaio 2011 è stato destinato uno spazio esclusivo, ovvero la sala A del piano seminterrato di villa Pomini al progetto intitolato "Giovani sguardi sul territorio” dedicato ai giovani artisti.
Nell’ambito di questo progetto la prossima mostra, in programma dal 14 al 21 novembre, sarà “Ispirazioni dal mondo” di Ambra Carabelli.
Nata nel 1979 e residente a Castellanza, Ambra lavora nell’ambito della grafica e della formazione.
Si perfeziona in illustrazione, grafica e design per i nuovi media sia a Melbourne (Australia), presso RMIT University che a Londra presso Central Saint Martins College of Art & Design.
La mostra “Ispirazioni dal mondo” presenta opere la cui ispirazione deriva dalla visione o dall’ascolto di realtà lontane. Sono opere ispirate sia alle esperienze di vita all’estero (Ambra si trasferisce per lavoro prima a Melbourne in Australia nel 2006 e poi a Londra nel 2007), sia a viaggi fatti per la curiosità di scoprire posti nuovi (come il recente viaggio in Cina in occasione dell’Expo), sia alle notizie che rimbombano da paesi lontani ma che ci toccano sul vivo, come il caso della British Petroleum.
In questa mostra vengono presentati dipinti che assemblano materiali diversi (come i collage con carta votiva cinese) o illustrazioni su supporti diversi (come i rotoli di carta di riso e seta cinese) accanto a dipinti più tradizionali ma con tecniche pittoriche particolari (come la pittura a puntini tipica dei quadri aborigeni).
Una delle impressioni che hanno dato origine ai lavori sulla Cina è il cambiamento sempre più veloce che sta investendo non solo le città e un popolo, ma anche la percezione artistica che ne abbiamo. Non più paesaggi idilliaci ma città dalle architetture sempre più stupefacenti e dall’aspetto un po’ alienante.
Nei collage il materiale usato per lo sfondo è la carta votiva cinese (chiamata in inglese “joss paper” o “spirit money”) la cui texture dorata vuole suggerire una ricchezza sempre crescente. Ma è un uso anche un po’ malinconico, perché questa carta legata al culto dei morti è sempre meno usata, poiché la spiritualità ha sempre meno peso nella società. Per questo i due quadri “Shanghai” e “China pavillion” su questo supporto dorato richiamano il luccichio abbagliante che si vuole far riflettere fino a noi. Il Buddha sullo stesso supporto invece è un’immagine il cui senso religioso viene svuotato (infatti la “spirit money” è la carta usata per il culto taoista e il soggetto è proprio del buddhismo. Uno svuotamento di senso a favore di un’immagine puramente estetica, come avviene nei templi cinesi trasformati in musei per turisti).
I lavori sull’Australia riprendono la tecnica aborigena dei puntini sia per soggetti liberamente ispirati a miti tradizionali come “La leggenda del serpente arcobaleno”, sia per un quadro insolito come “Vegemite” (una marmellata vegetale amata dagli Australiani). In “Vegemite” il soggetto è l’incontro di una tecnica che è simbolo della cultura “aborigena” con un simbolo dell’Australia “bianca” (la Vegemite appunto). Un incontro (quello tra aborigeni a australiani bianchi) che non è mai stato facile e che nella storia ha avuto toni drammatici, e che è iniziato a diventare pacifico e rispettoso solo nel 2008 con la dichiarazione di Kevin Rudd “We are sorry”. Un incontro tra due culture affascinanti a cui questo quadro giocoso è un omaggio e un augurio ad una futura perfetta integrazione.
Nell’ambito di questo progetto la prossima mostra, in programma dal 14 al 21 novembre, sarà “Ispirazioni dal mondo” di Ambra Carabelli.
Nata nel 1979 e residente a Castellanza, Ambra lavora nell’ambito della grafica e della formazione.
Si perfeziona in illustrazione, grafica e design per i nuovi media sia a Melbourne (Australia), presso RMIT University che a Londra presso Central Saint Martins College of Art & Design.
La mostra “Ispirazioni dal mondo” presenta opere la cui ispirazione deriva dalla visione o dall’ascolto di realtà lontane. Sono opere ispirate sia alle esperienze di vita all’estero (Ambra si trasferisce per lavoro prima a Melbourne in Australia nel 2006 e poi a Londra nel 2007), sia a viaggi fatti per la curiosità di scoprire posti nuovi (come il recente viaggio in Cina in occasione dell’Expo), sia alle notizie che rimbombano da paesi lontani ma che ci toccano sul vivo, come il caso della British Petroleum.
In questa mostra vengono presentati dipinti che assemblano materiali diversi (come i collage con carta votiva cinese) o illustrazioni su supporti diversi (come i rotoli di carta di riso e seta cinese) accanto a dipinti più tradizionali ma con tecniche pittoriche particolari (come la pittura a puntini tipica dei quadri aborigeni).
Una delle impressioni che hanno dato origine ai lavori sulla Cina è il cambiamento sempre più veloce che sta investendo non solo le città e un popolo, ma anche la percezione artistica che ne abbiamo. Non più paesaggi idilliaci ma città dalle architetture sempre più stupefacenti e dall’aspetto un po’ alienante.
Nei collage il materiale usato per lo sfondo è la carta votiva cinese (chiamata in inglese “joss paper” o “spirit money”) la cui texture dorata vuole suggerire una ricchezza sempre crescente. Ma è un uso anche un po’ malinconico, perché questa carta legata al culto dei morti è sempre meno usata, poiché la spiritualità ha sempre meno peso nella società. Per questo i due quadri “Shanghai” e “China pavillion” su questo supporto dorato richiamano il luccichio abbagliante che si vuole far riflettere fino a noi. Il Buddha sullo stesso supporto invece è un’immagine il cui senso religioso viene svuotato (infatti la “spirit money” è la carta usata per il culto taoista e il soggetto è proprio del buddhismo. Uno svuotamento di senso a favore di un’immagine puramente estetica, come avviene nei templi cinesi trasformati in musei per turisti).
I lavori sull’Australia riprendono la tecnica aborigena dei puntini sia per soggetti liberamente ispirati a miti tradizionali come “La leggenda del serpente arcobaleno”, sia per un quadro insolito come “Vegemite” (una marmellata vegetale amata dagli Australiani). In “Vegemite” il soggetto è l’incontro di una tecnica che è simbolo della cultura “aborigena” con un simbolo dell’Australia “bianca” (la Vegemite appunto). Un incontro (quello tra aborigeni a australiani bianchi) che non è mai stato facile e che nella storia ha avuto toni drammatici, e che è iniziato a diventare pacifico e rispettoso solo nel 2008 con la dichiarazione di Kevin Rudd “We are sorry”. Un incontro tra due culture affascinanti a cui questo quadro giocoso è un omaggio e un augurio ad una futura perfetta integrazione.
14
novembre 2010
Ambra Carabelli – Ispirazioni dal mondo
Dal 14 al 21 novembre 2010
disegno e grafica
Location
VILLA POMINI
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Autore