La costanza è la virtù dei forti e ben lo sanno i bergamaschi che hanno fatto di questa forza la loro filosofia di vita. A Medolago, un piccolo comune nell’isola bergamasca, si è concluso un traguardo importante per tutta la cittadinanza medolaghese; un progetto ambizioso di riqualificazione urbana promosso dalla nuova amministrazione comunale, che ha donato al paese un amplia area verde di circa 17.500 mq, a pochi passi dalla zona industriale.
“Ciclovia dell’Isola: un nuovo inizio per la mobilità sostenibile a Medolago!” – scrive il sindaco Alessandro Medolago Albani all’inizio di un suo comunicato del 12 0ttobre 2024 ai suoi concittadini. Quindi non solo il dono di un “polmone verde” dotato di un campetto polifunzionale e due aree cani, ma anche l’inizio di un collegamento tra 8 comuni dell’isola tramite una ciclovia.
In questa importante realizzazione, quasi in automatico e in modo del tutto improvviso, si è inserita l’dea, nata da Antonella Lombardi ( consigliere comunale) e dall’artista Pamela Ferri ( che vive a Medolago da circa 10 anni) di riqualificare con un azione artistica il sottopasso che collega proprio il parco di via Orobie con la zona abitata del paese. Un tempismo perfetto che è stato immediatamente accolto e promosso dalla stessa Amministrazione Comunale.
Così è nato il “SottoPazzo” , un cantiere d’ Arte che ha coinvolto per quattro mesi, non solo la stessa artista, ma il volontario Fiorenzo Previtali a cui si sono agganciati ragazzi e ragazze che volevano aiutare nella realizzazione, il Colorificio di Medolago che ha messo a disposizione tutto il materiale da utilizzare per questa azione artistica, l’enoteca la Canva che per la sua vicinanza dal sottopassaggio ha dedicato un piccolo spazio adibito a deposito del materiale e attrezzature necessarie al lavoro artistico quotidiano e tutti gli abitanti di Medolago che ogni giorno passavano in questo laboratorio “Al di Fuori dal Chiuso”.
Proprio su questo concetto di condivisione scrive la curatrice d’arte Rosanna Accordino nel suo articolo su CurArt per la galleria L2Arte di Pavia dedicato al SottoPazzo:

(…) “È questa la missione più autentica e genuina dell’arte, ovvero integrare, fare comunione, unire personalità differenti che insieme creano una sinfonia unica. Ed è anche il perno della ricerca artistica di Pamela Ferri attraverso lo studio della geometria frattale, anche detta geometria dell’infinito, e l’ausilio di matrici geometriche sempre uguali se individuate singolarmente, eppure capaci di mutare e dare movimento se viste nella loro totalità. A partire dallo scorso maggio, il sottopasso ha visto la presenza di molti più passanti rispetto a quanti avessero la voglia, per non dire il coraggio di addentrarvisi prima. Spinti dalla curiosità e dalla presenza quotidiana dell’artista in quella bottega d’arte a cielo aperto, un po’ alla volta si è venuto a creare un ricircolo di volti, sorrisi ed energie nuove che si sono integrate alla perfezione con i colori che hanno completato l’opera di Ferri. Vedere riconosciuto il valore del proprio lavoro è senza dubbio la risposta migliore che un artista possa ricevere, e non è mai scontato. Ma ciò è il frutto delle buone intenzioni che guidano un’idea come questa, ovvero, riqualificare uno spazio pubblico affinché esso torni a essere di tutti. Esattamente come insegna l’arte. “

A completamento di tutto questo primo tassello di riqualificazione urbana, vi è stata anche la realizzazione di nuovi percorsi nel parco giochi di via IV Novembre. Collegamenti pedonali sinuosi che facilitano il passaggio da un gioco ad un’altro mantenendo intatte le eree verdi.

Domenica 30 Marzo 2025 l’Amministrazione Comunale inaugurerà ufficialmente questi tre siti tramite un percorso che partirà alle ore 11,30 dal Parco giochi in via IV novembre, passerà nel SottoPazzo e terminerà nel parco di via Orobie. Percorsi di Vita, che iniziano dal Gioco, passano per l’Arte e continuano nella Natura.

Inaugurazione:
Domenica 30 Marzo 2025
Ore 11, 30

Punto d’incontro:
Parco giochi di via IV Novembre, Medolago (Bergamo)

Tel:
035.4948810

Link utili:
https://www.curart.it/pamela-ferri-sottopazzo-medolago/
https://www.youtube.com/watch?v=_LpSs_yGiAY&t=6s


PAMELA FERRI, (Tivoli_Rm – 21 Agosto 1975) vive e lavora a Medolago ( Bergamo). Dopo un’ istruzione musicale avuta sin da piccola, frequenta l’istituto d’Arte ISA ROMA2 specializzandosi in scultura nel laboratorio di arti plastiche. Approfondisce il rapporto dimensionale della materia frequentando l’Università di Architettura Roma Tre ponendo attenzione e potenziando la fasi progettuali e strutturali. Nel suo lavoro si concentrano e pongono attenzione varie collaborazioni artistiche, scientifiche e progettuali. Tutto questo è servito nel trovare una dimensione Unica chiamata MatriceMater Stellata di un SistemaSferico TempoR(e)ale che in sordina, già dal 2000, iniziò ad avere un ruolo fondamentale nella sua ricerca artistica e progettuale.
La Matrice/Mater Stellata è un codice unico che basa ogni suo tassello di grandezza nella figura romboidale di una Spirale cosmica; un concetto di Dimensione TempoR(e)ale che ha in se lo studio intuitivo della geometria frattale, la teoria armonica delle stringhe, la M-Teoria e tutto ciò che l’Universo comunica. L’Infinito continua a ripetersi ininterrottamente nel movimento e nelle varie configurazioni che ogni “Corpo” può assumere dove non esiste ne il suo Finito momentaneo, ne il Vuoto; Non c’è Inizio, ne fine; Non c’è Spazio ma Dimensioni dove il Tempo fa da sovrano, perché è il Tempo che pone forza ad ogni sistema vivente o inanimato creando situazioni parallele e diverse pur seguendo sempre lo stesso codice, la stessa MatriceMater ma con sequenze che scandiscono la materia inevitabilmente diversa, perché il Tempo non è mai uguale. Dalla Pittura Strutturale su lamiera e materiali plastici alle Installazioni Volanti; dalle strutture (X)enZero alle installazioni (Z)enZero; dai Libretti a MatriceMater Stellata ai Gioielli a maglia Infinita; dai Murales ai sistemi luminosi della MatriceMater nulla accade a caso ma tutto accade passando per la MatriceMater TempoR(e)ale.
“La Matrice/Mater è quella parte molto evoluta di Me; non posso neanche comprendere quello che è davvero, ma so che in questi piani inferiori, dove essa non vive, c’è solo la sua parte residua che mi guida e, forse un giorno, continuando a seguire solo il puro istinto dell’Anima, riuscirò a vederla” (Pamela Ferri)