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Vis à Vis – Art’s Faces
Photo&Contemporary presenta una collettiva fotografica dedicata ai volti di protagonisti dell’arte, del cinema e della moda. In mostra lavori di Fontana, Gastel, Lo Priore, Makos, Mussat Sartor, Newman e Obiso.
Comunicato stampa
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In occasione del festival EXPOSED e della Notte della Fotografia organizzata dalle gallerie TAG nell’ambito del programma OFF di The Phair, Photo&Contemporary è lieta di presentare la collettiva “VIS À VIS – Art’s Faces”. Un incontro, un dialogo silenzioso tra chi osserva e chi è osservato. Il ritratto è, come scrisse Roland Barthes, un campo chiuso di forze in cui si incontrano quattro immaginari.
“Davanti all'obiettivo, io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda che io sia, quello che il fotografo crede che io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte.”
Proprio questa interazione tra visioni diverse è l’idea fondante di “VIS À VIS – Art’s Faces” una mostra che esplora il potere evocativo del ritratto d’artista nella fotografia, un linguaggio capace di attraversare i mondi del cinema, dell’arte e della moda, unendo discipline apparentemente lontane in un'unica narrazione visiva.
Lo sforzo di fissare sulla tela o sulla carta fotografica lo sguardo o il gesto deciso, misterioso, concentrato o spontaneo, ma sempre seducente e talvolta magnetico di un famoso pittore o regista, di un'attrice o di una top model costituisce da sempre una sfida irresistibile e frequentata da generazioni di artisti visivi.
Per questo group-show sono state selezionate immagini che potessero efficacemente rappresentare diverse sfere artistiche: i lavori di fotografi che, con sguardi differenti e autonomi, offrono una visione unica sui soggetti rappresentati. Iniziamo da Paolo Mussat Sartor, artista-fotografo, che nei primi anni ’70 a Torino segue la nascita e l’evoluzione del movimento dell’Arte Povera, dei Minimalisti americani e degli artisti internazionali che frequentavano la città italiana, in quel periodo, crocevia delle nuove tendenze dell’arte contemporanea. Più che nella descrizione dei volti, Paolo Mussat Sartor entra nella mente e nel lavoro degli artisti con cui vive quotidianamente, penetrando negli interstizi temporali e spaziali dell’azione artistica. Nello stesso solco si inscrivono i due ritratti ambientati di Mario Merz e Nicola De Maria, realizzati negli anni Ottanta dal fotografo siciliano Enzo Obiso.
In mostra anche altri due straordinari ritratti contribuiscono ad ampliare il dialogo tra fotografia e arte: quello eseguito da Christopher Makos, americano e storico collaboratore di Andy Warhol, che presenta un doppio ritratto inedito del Maestro Pop; e l’intenso scatto di Arnold Newman, che immortala Piet Mondrian nel suo studio newyorkese nel 1942, mantenendo il rigore formale che si riscontra nelle sue stesse geometrie pittoriche.
I ritratti di Angela Lo Priore invece, scattati tra il 1996 e il 2014, conservano gli aspetti fondamentali di questa nobile tradizione fotografica, come il rapporto frontale con i suoi soggetti e la capacità di evidenziarne l’immagine migliore, pur adeguandosi alle esigenze tecniche ed estetiche della contemporaneità. La sua serie di scatti di grandi divi del cinema e registi è un vero e proprio esercizio di stile dotato di una sorprendente freschezza: pur conoscendo il mondo del cinema per averlo studiato e frequentato, la fotografa fa propria la curiosità degli osservatori e li conduce davanti a questi personaggi con semplicità e immediatezza. La sua complicità con i soggetti non ci esclude, ma ci avvicina a uomini e donne di cui scopriamo la profonda umanità, troppo spesso celata dietro la loro immagine ufficiale.
Al mondo della moda si legano invece i ritratti presentati da Giovanni Gastel, noto fotografo milanese la cui carriera ha attraversato più di quattro decenni, durante i quali ha collaborato con i più grandi nomi della moda e delle riviste internazionali di settore. Qui il fotografo milanese fa emergere il carattere e la grazia femminile con una serie di ritratti di donne. Il tema degli sguardi, molto caro al fotografo, in quanto oltre ad essere colui che guarda, il fotografo diventa anche colui che è guardato, addirittura scrutato e quasi messo a nudo dalle proprie muse. Le sue fotografie, eleganti e teatrali, rivelano personalità complesse e intense, in una sintesi visiva che fonde classicismo e modernità. Ogni ritratto è una presenza magnetica, un incontro silenzioso che ci interroga e cattura.
Per chiudere includiamo nella selezione
anche alcuni giocosi ritratti Polaroid, manipolati e dipinti a mano da Franco Fontana, di alcune mitiche star
internazionali del cinema del ‘900 da Marilyn Monroe, a Marlon Brando, Clark Gable, Sofia Loren, James Dean.
“Davanti all'obiettivo, io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda che io sia, quello che il fotografo crede che io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte.”
Proprio questa interazione tra visioni diverse è l’idea fondante di “VIS À VIS – Art’s Faces” una mostra che esplora il potere evocativo del ritratto d’artista nella fotografia, un linguaggio capace di attraversare i mondi del cinema, dell’arte e della moda, unendo discipline apparentemente lontane in un'unica narrazione visiva.
Lo sforzo di fissare sulla tela o sulla carta fotografica lo sguardo o il gesto deciso, misterioso, concentrato o spontaneo, ma sempre seducente e talvolta magnetico di un famoso pittore o regista, di un'attrice o di una top model costituisce da sempre una sfida irresistibile e frequentata da generazioni di artisti visivi.
Per questo group-show sono state selezionate immagini che potessero efficacemente rappresentare diverse sfere artistiche: i lavori di fotografi che, con sguardi differenti e autonomi, offrono una visione unica sui soggetti rappresentati. Iniziamo da Paolo Mussat Sartor, artista-fotografo, che nei primi anni ’70 a Torino segue la nascita e l’evoluzione del movimento dell’Arte Povera, dei Minimalisti americani e degli artisti internazionali che frequentavano la città italiana, in quel periodo, crocevia delle nuove tendenze dell’arte contemporanea. Più che nella descrizione dei volti, Paolo Mussat Sartor entra nella mente e nel lavoro degli artisti con cui vive quotidianamente, penetrando negli interstizi temporali e spaziali dell’azione artistica. Nello stesso solco si inscrivono i due ritratti ambientati di Mario Merz e Nicola De Maria, realizzati negli anni Ottanta dal fotografo siciliano Enzo Obiso.
In mostra anche altri due straordinari ritratti contribuiscono ad ampliare il dialogo tra fotografia e arte: quello eseguito da Christopher Makos, americano e storico collaboratore di Andy Warhol, che presenta un doppio ritratto inedito del Maestro Pop; e l’intenso scatto di Arnold Newman, che immortala Piet Mondrian nel suo studio newyorkese nel 1942, mantenendo il rigore formale che si riscontra nelle sue stesse geometrie pittoriche.
I ritratti di Angela Lo Priore invece, scattati tra il 1996 e il 2014, conservano gli aspetti fondamentali di questa nobile tradizione fotografica, come il rapporto frontale con i suoi soggetti e la capacità di evidenziarne l’immagine migliore, pur adeguandosi alle esigenze tecniche ed estetiche della contemporaneità. La sua serie di scatti di grandi divi del cinema e registi è un vero e proprio esercizio di stile dotato di una sorprendente freschezza: pur conoscendo il mondo del cinema per averlo studiato e frequentato, la fotografa fa propria la curiosità degli osservatori e li conduce davanti a questi personaggi con semplicità e immediatezza. La sua complicità con i soggetti non ci esclude, ma ci avvicina a uomini e donne di cui scopriamo la profonda umanità, troppo spesso celata dietro la loro immagine ufficiale.
Al mondo della moda si legano invece i ritratti presentati da Giovanni Gastel, noto fotografo milanese la cui carriera ha attraversato più di quattro decenni, durante i quali ha collaborato con i più grandi nomi della moda e delle riviste internazionali di settore. Qui il fotografo milanese fa emergere il carattere e la grazia femminile con una serie di ritratti di donne. Il tema degli sguardi, molto caro al fotografo, in quanto oltre ad essere colui che guarda, il fotografo diventa anche colui che è guardato, addirittura scrutato e quasi messo a nudo dalle proprie muse. Le sue fotografie, eleganti e teatrali, rivelano personalità complesse e intense, in una sintesi visiva che fonde classicismo e modernità. Ogni ritratto è una presenza magnetica, un incontro silenzioso che ci interroga e cattura.
Per chiudere includiamo nella selezione
anche alcuni giocosi ritratti Polaroid, manipolati e dipinti a mano da Franco Fontana, di alcune mitiche star
internazionali del cinema del ‘900 da Marilyn Monroe, a Marlon Brando, Clark Gable, Sofia Loren, James Dean.
10
maggio 2025
Vis à Vis – Art’s Faces
Dal 10 maggio al 03 giugno 2025
fotografia
Location
PHOTO & CONTEMPORARY
Torino, Via Dei Mille, 36, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 36, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30-19.30
Vernissage
10 Maggio 2025, 18-23
Sito web
Autore




