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OLTRE L’IMMAGINARIO. IL MONDO IN SCENA nelle foto di DANIELE INDRIGO
Questa mostra antologica rivela lo sguardo del tutto personale di Indrigo nel cercare sempre di “aprire un sipario” sui propri soggetti, siano essi animati o inanimati, scelti tra le infinite meraviglie della natura e le altrettanto splendide creazioni degli uomini, fra teatro e arte visiva.
Comunicato stampa
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Per la primavera 2025 il Piccolo Teatro Città di Sacile (PN) il progetto dal titolo “Oltre l’immaginario: il mondo in scena fra teatro e fotografia”, realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e del Comune di Sacile.
Il focus incentrato sul rapporto tra il mondo delle arti visive e quelle performative prende spunto dalla mostra fotografica “Oltre l’immaginario” esposta presso gli spazi espositivi di Palazzo Ragazzoni a Sacile (PN) con le opere di Daniele Indrigo, fotografo e parte attiva nell’ideazione e realizzazione dei progetti scenotecnici e visuali dell’Associazione. Le note critiche della mostra (accompagnata da un catalogo edito da Antiga Edizioni) sono del fotografo e docente Walter Criscuoli, che introduce a un viaggio nell’antologia di una serie di progetti artistici che rivelano lo sguardo del tutto personale di Indrigo nel cercare sempre di “aprire un sipario” sui propri soggetti, siano essi animati o inanimati, scelti tra le infinite meraviglie della natura e le altrettanto splendide creazioni degli uomini, tra il patrimonio artistico e quello creativo che intreccia teatro e arte visiva nella forma della “Staged Photography”.
L’esposizione spazia nella produzione di Indrigo degli ultimi 15 anni, suddivisa in diverse sezioni, con netta predilezione per le immagini restituite in un raffinato bianconero: “Terre | Sogni” esplora il mondo del paesaggio naturale, nella sua accezione più “dramatic”, come suggerisce un termine molto appropriato che non a caso può riferirsi ai molti scatti ripresi nei Paesi del Nord Europa, dalla Bretagna all’Inghilterra alla Scozia. Tra questi poi una sezione distinta è dedicata alle “Faroe, le isole del silenzio”, piccolo compendio dei paesaggi nordici ritratti in tutta la loro imponente, e ammaliante, solitudine. “Gotica. Contrappunti d’architettura” riporta lo sguardo dentro le grandi cattedrali seguendo il ritmo degli elementi architettonici come su una partitura musicale. “Vizi e Virtù con Arlecchino”, progetto di “Staged Potography” realizzato con l’artista e performer Claudia Contin Arlecchino, fa emergere l’anima più teatrale, ma anche più estetica, dell’artista, che quindi nella serie “Miti”, ha ripreso come in un ideale “teatro di verzura” le statue di dei e ninfe il cui nome si è ormai perso nel tempo, trasformandole successivamente nella vera scenografia di uno spettacolo del Piccolo Teatro. Infine un ultimo progetto, finora inedito, completa la serie: è dedicato a “Matera la città dei Sassi” e, come per “Miti”, rivela una personalissima tavolozza a colori, che rende la città sospesa come se galleggiasse fuori dal tempo.
Come scrive Walter Criscuoli nelle sue note critiche: “Con la Fotografia ci si può avvicinare alla vita e al mondo ma, volendo, con lo stesso apparecchio fotografico vita e mondo si possono anche interpretare, immaginare, perfino sognare; e questo credo sia il caso di Daniele Indrigo.
Ora a nessuno di noi verrà in mente che i paesaggi o le cattedrali di questo autore non siano autentici, ovvero che non esistano, seppure in qualche landa sperduta della Terra; e tuttavia in questa raccolta di fotografie vi è qualcosa di sospeso, idealizzato, come se, oltre alla dimensione visibile del mondo ve ne fosse un’altra nascosta, in un certo senso magica perché capace di rivelarsi solo a patto di saperla riconoscere”.
Per tutto il periodo dell’esposizione (aperta fino al 29 giugno il venerdì e sabato ore 16-19, la domenica ore 10-12 e 16-19), sono inoltre in agenda una serie di eventi divulgativi che approfondiranno il tema scelto con la partecipazione di fotografi, studiosi, artisti e accademici. Info: www.piccoloteatro-sacile.org
Il focus incentrato sul rapporto tra il mondo delle arti visive e quelle performative prende spunto dalla mostra fotografica “Oltre l’immaginario” esposta presso gli spazi espositivi di Palazzo Ragazzoni a Sacile (PN) con le opere di Daniele Indrigo, fotografo e parte attiva nell’ideazione e realizzazione dei progetti scenotecnici e visuali dell’Associazione. Le note critiche della mostra (accompagnata da un catalogo edito da Antiga Edizioni) sono del fotografo e docente Walter Criscuoli, che introduce a un viaggio nell’antologia di una serie di progetti artistici che rivelano lo sguardo del tutto personale di Indrigo nel cercare sempre di “aprire un sipario” sui propri soggetti, siano essi animati o inanimati, scelti tra le infinite meraviglie della natura e le altrettanto splendide creazioni degli uomini, tra il patrimonio artistico e quello creativo che intreccia teatro e arte visiva nella forma della “Staged Photography”.
L’esposizione spazia nella produzione di Indrigo degli ultimi 15 anni, suddivisa in diverse sezioni, con netta predilezione per le immagini restituite in un raffinato bianconero: “Terre | Sogni” esplora il mondo del paesaggio naturale, nella sua accezione più “dramatic”, come suggerisce un termine molto appropriato che non a caso può riferirsi ai molti scatti ripresi nei Paesi del Nord Europa, dalla Bretagna all’Inghilterra alla Scozia. Tra questi poi una sezione distinta è dedicata alle “Faroe, le isole del silenzio”, piccolo compendio dei paesaggi nordici ritratti in tutta la loro imponente, e ammaliante, solitudine. “Gotica. Contrappunti d’architettura” riporta lo sguardo dentro le grandi cattedrali seguendo il ritmo degli elementi architettonici come su una partitura musicale. “Vizi e Virtù con Arlecchino”, progetto di “Staged Potography” realizzato con l’artista e performer Claudia Contin Arlecchino, fa emergere l’anima più teatrale, ma anche più estetica, dell’artista, che quindi nella serie “Miti”, ha ripreso come in un ideale “teatro di verzura” le statue di dei e ninfe il cui nome si è ormai perso nel tempo, trasformandole successivamente nella vera scenografia di uno spettacolo del Piccolo Teatro. Infine un ultimo progetto, finora inedito, completa la serie: è dedicato a “Matera la città dei Sassi” e, come per “Miti”, rivela una personalissima tavolozza a colori, che rende la città sospesa come se galleggiasse fuori dal tempo.
Come scrive Walter Criscuoli nelle sue note critiche: “Con la Fotografia ci si può avvicinare alla vita e al mondo ma, volendo, con lo stesso apparecchio fotografico vita e mondo si possono anche interpretare, immaginare, perfino sognare; e questo credo sia il caso di Daniele Indrigo.
Ora a nessuno di noi verrà in mente che i paesaggi o le cattedrali di questo autore non siano autentici, ovvero che non esistano, seppure in qualche landa sperduta della Terra; e tuttavia in questa raccolta di fotografie vi è qualcosa di sospeso, idealizzato, come se, oltre alla dimensione visibile del mondo ve ne fosse un’altra nascosta, in un certo senso magica perché capace di rivelarsi solo a patto di saperla riconoscere”.
Per tutto il periodo dell’esposizione (aperta fino al 29 giugno il venerdì e sabato ore 16-19, la domenica ore 10-12 e 16-19), sono inoltre in agenda una serie di eventi divulgativi che approfondiranno il tema scelto con la partecipazione di fotografi, studiosi, artisti e accademici. Info: www.piccoloteatro-sacile.org
17
maggio 2025
OLTRE L’IMMAGINARIO. IL MONDO IN SCENA nelle foto di DANIELE INDRIGO
Dal 17 maggio al 29 giugno 2025
fotografia
Location
PALAZZO RAGAZZONI FLANGINI BIGLIA
Sacile, Viale Pietro Zancanaro, (Pordenone)
Sacile, Viale Pietro Zancanaro, (Pordenone)
Orario di apertura
venerdì e sabato ore 16-19 - domenica ore 10-12 e 16-19
Vernissage
17 Maggio 2025, 17.30
Sito web
Editore
antiga edizioni
Ufficio stampa
CHIARA MUTTON
Autore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini








