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Giovanni Ruggiero – Tra saldi, offerte e novità
Dalla canzone di Gino Paoli e dalla storia di un amore impossibile ed insensato nasce il progetto, durato decenni di fotografare manichini e dar vita così ad una perturbante femminilità, sospesa tra artificio e natura.
Comunicato stampa
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.
Comunicato stampa alla cortese attenzione
Venerdì 6 giugno 2025 ore 17.00-20.00 presso Movimento Aperto, via Duomo 290/c si inaugura la mostra di Giovanni Ruggiero : TRA SALDI ,OFFERTE E NOVITA’. Resterà aperta fino al 27 giugno, i lunedì ed i martedì ore 17.00-19.00, i giovedì ore 10.30-12.30. Testi critici di Isabella Tholozan e di Susanna Bertoni. Interventi poetici di Antonio Perrone, Dario Tatangelo Chiara Ferrante Giacomo Venara, Luigi Riccio, a cura di Antonio Perrone. Giovanni Ruggiero si racconta: Sono stato sempre curioso ed ho fatto tante scoperte, attratto semplicemente dal titolo di un disco o di un libro. Insomma, quando vidi su una bancarella l’album di Gino Paoli “I semafori rossi non sono Dio”, lo comprai soltanto per il titolo che è geniale. Ai manichini? E chi ci aveva mai fatto caso!? La storia di questo amante disperato mi turbò profondamente. Cominciava:
Con gli occhi chiari e le ciglia all’insù/ ed un vestito firmato Cardin, / mi sorrideva dentro una vetrina / con la sua bocca rossa e piccolina.
Quale follia, quale disperazione! L’uomo non dice che il manichino sorridesse nella vetrina, sostiene – è convinto – che il manichino sorridesse a lui. Se ne innamora, convinto si essere ricambiato. Va a trovarlo spesso, perché tra saldi, offerte e novità l’inverno era come fosse l’estate e rendeva più folce la sua pena. Si decide, infine, a rompere la vetrina. Il cristallo va giù, e se lo porta a casa. Ci fa l’amore, in luogo delle donne che gli anno sempre sputato addosso dei no. Ho fotografato i manichini per anni, fermandomi sui loro sguardi senza anima. Li amo ma tutto sommato di un manichino non mi fiderei. Soltanto di recente, sono arrivato all’ultima strofa della canzone. E anch’io mi son portato a casa un manichino. Con una serie di scatti, ho realizzato il sogno impossibile ed insensato del protagonista della canzone. Ho assecondato la sua illusione, facendogli credere che il suo amore fosse vero .
Scrive Susanna Bertoni : L’Artista, da comunicatore navigato, è ben consapevole che la propria opera, nel complesso, proprio come il testo della canzone, evoca emozioni contrastanti e gioca proprio su questa ambiguità. Lo spettatore è immerso in una dimensione dove desiderio, sogno e realtà si fondono, lasciando emergere un vuoto incolmabile, sintomo della crisi esistenziale della società contemporanea .Il lavoro di Giovanni Ruggiero, esplorazione profonda della condizione umana, apre a nuove prospettive di significato, rivelando lati nascosti della nostra esistenza. Attraverso l’uso simbolico di figure inanimate, ci invita a pensare a chi siamo, a come ci percepiamo e a come siamo influenzati dal contesto sociale e culturale in cui viviamo. Tra saldi, offerte e novità non è una semplice mostra fotografica, ma un’esperienza concettuale che coinvolge su molteplici livelli. Questo progetto, intriso di simboli e contraddizioni, sfida le nostre certezze, aprendo la strada a nuove comprensioni di noi stessi e del mondo che ci circonda. La capacità di Giovanni Ruggiero di trasformare il quotidiano in straordinario rende il suo approccio artistico affascinante quanto efficace .
Isabella Tholozan pensa alle Muse inquietanti, opera di Giorgio De Chirico (1917), alla Metafisica Quest’ultimo concetto appare in netto contrasto con il pensiero comune secondo il quale la fotografia è rappresentazione del reale. Eppure, spesso lo vediamo, anche la fotografia concede possibilità poetiche/concettuali che si allontanano dalla rappresentazione del tangibile, per proporre nuove visioni, enigmatiche, misteriose, metafisiche appunto. E conclude: Una poetica esplicita quella di Giovanni Ruggiero, che colpisce dritto al cuore dell’osservatore, senza mezzi termini, attinta da modelli culturali che gli appartengono, così vicina alle espressioni del mondo dell’arte e della fotografia contemporanea. La messa in scena, o staged photography, consente al fotografo di costruire il proprio palcoscenico, all’interno del quale rappresentare le nostre piccole storie umane. La metafisica ci viene in aiuto, sfogliando di realtà l’immagine essa ci appare più poeticamente concreta, capace di donare all’osservatore un ultimo, sentito, palpito di emozione e sentita pietà.
Comunicato stampa alla cortese attenzione
Venerdì 6 giugno 2025 ore 17.00-20.00 presso Movimento Aperto, via Duomo 290/c si inaugura la mostra di Giovanni Ruggiero : TRA SALDI ,OFFERTE E NOVITA’. Resterà aperta fino al 27 giugno, i lunedì ed i martedì ore 17.00-19.00, i giovedì ore 10.30-12.30. Testi critici di Isabella Tholozan e di Susanna Bertoni. Interventi poetici di Antonio Perrone, Dario Tatangelo Chiara Ferrante Giacomo Venara, Luigi Riccio, a cura di Antonio Perrone. Giovanni Ruggiero si racconta: Sono stato sempre curioso ed ho fatto tante scoperte, attratto semplicemente dal titolo di un disco o di un libro. Insomma, quando vidi su una bancarella l’album di Gino Paoli “I semafori rossi non sono Dio”, lo comprai soltanto per il titolo che è geniale. Ai manichini? E chi ci aveva mai fatto caso!? La storia di questo amante disperato mi turbò profondamente. Cominciava:
Con gli occhi chiari e le ciglia all’insù/ ed un vestito firmato Cardin, / mi sorrideva dentro una vetrina / con la sua bocca rossa e piccolina.
Quale follia, quale disperazione! L’uomo non dice che il manichino sorridesse nella vetrina, sostiene – è convinto – che il manichino sorridesse a lui. Se ne innamora, convinto si essere ricambiato. Va a trovarlo spesso, perché tra saldi, offerte e novità l’inverno era come fosse l’estate e rendeva più folce la sua pena. Si decide, infine, a rompere la vetrina. Il cristallo va giù, e se lo porta a casa. Ci fa l’amore, in luogo delle donne che gli anno sempre sputato addosso dei no. Ho fotografato i manichini per anni, fermandomi sui loro sguardi senza anima. Li amo ma tutto sommato di un manichino non mi fiderei. Soltanto di recente, sono arrivato all’ultima strofa della canzone. E anch’io mi son portato a casa un manichino. Con una serie di scatti, ho realizzato il sogno impossibile ed insensato del protagonista della canzone. Ho assecondato la sua illusione, facendogli credere che il suo amore fosse vero .
Scrive Susanna Bertoni : L’Artista, da comunicatore navigato, è ben consapevole che la propria opera, nel complesso, proprio come il testo della canzone, evoca emozioni contrastanti e gioca proprio su questa ambiguità. Lo spettatore è immerso in una dimensione dove desiderio, sogno e realtà si fondono, lasciando emergere un vuoto incolmabile, sintomo della crisi esistenziale della società contemporanea .Il lavoro di Giovanni Ruggiero, esplorazione profonda della condizione umana, apre a nuove prospettive di significato, rivelando lati nascosti della nostra esistenza. Attraverso l’uso simbolico di figure inanimate, ci invita a pensare a chi siamo, a come ci percepiamo e a come siamo influenzati dal contesto sociale e culturale in cui viviamo. Tra saldi, offerte e novità non è una semplice mostra fotografica, ma un’esperienza concettuale che coinvolge su molteplici livelli. Questo progetto, intriso di simboli e contraddizioni, sfida le nostre certezze, aprendo la strada a nuove comprensioni di noi stessi e del mondo che ci circonda. La capacità di Giovanni Ruggiero di trasformare il quotidiano in straordinario rende il suo approccio artistico affascinante quanto efficace .
Isabella Tholozan pensa alle Muse inquietanti, opera di Giorgio De Chirico (1917), alla Metafisica Quest’ultimo concetto appare in netto contrasto con il pensiero comune secondo il quale la fotografia è rappresentazione del reale. Eppure, spesso lo vediamo, anche la fotografia concede possibilità poetiche/concettuali che si allontanano dalla rappresentazione del tangibile, per proporre nuove visioni, enigmatiche, misteriose, metafisiche appunto. E conclude: Una poetica esplicita quella di Giovanni Ruggiero, che colpisce dritto al cuore dell’osservatore, senza mezzi termini, attinta da modelli culturali che gli appartengono, così vicina alle espressioni del mondo dell’arte e della fotografia contemporanea. La messa in scena, o staged photography, consente al fotografo di costruire il proprio palcoscenico, all’interno del quale rappresentare le nostre piccole storie umane. La metafisica ci viene in aiuto, sfogliando di realtà l’immagine essa ci appare più poeticamente concreta, capace di donare all’osservatore un ultimo, sentito, palpito di emozione e sentita pietà.
06
giugno 2025
Giovanni Ruggiero – Tra saldi, offerte e novità
Dal 06 al 27 giugno 2025
arte contemporanea
Location
MOVIMENTO APERTO
Napoli, Via Duomo, 290/C, (Napoli)
Napoli, Via Duomo, 290/C, (Napoli)
Orario di apertura
Lunedì e martedì ore 17.00-19.00 e giovedì ore 10.30-12.30
Vernissage
6 Giugno 2025, ore 17.30 - 20.00
Autore
Curatore
Autore testo critico









