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Dal pop alla fiaba – Angeli, Fioroni, Schifano
Sabato 7 giugno l’Associazione Culturale Trifoglio, con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune di Chieti,
organizza una retrospettiva dedicata a tre grandi protagonisti della pop art italiana:
Angeli, Schifano, Fioroni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 7 giugno l’Associazione Culturale Trifoglio, con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune di Chieti,
organizza una importante retrospettiva dal titolo Dal Pop alla Fiaba con i grandi protagonisti della pop art italiana: Franco
Angeli, Mario Schifano, Giosetta Fioroni. La mostra sarà preceduta da una presentazione critica a cura della storica
dell’arte Dott.ssa Silvia Pegoraro presso la sala Bellavista (Palazzo Bellavista, Corso Marrucino, 76) alle ore 17.00, alla
presenza delle autorità.
Scrive la Pegoraro: “Tre personalità estremamente marcate e autonome nelle loro intuizioni, ma accomunate da un’unica
energia rivoluzionaria. Considerati esponenti di punta della Pop Art italiana, Angeli, Fioroni e Schifano svilupperanno,
nei decenni, una ricerca connotata da forti tratti di individualità e originalità, dove miti personali e collettivi verranno
rappresentati, da ciascuno dei tre a suo modo, in immagini liriche e drammatiche, con ritmi narrativi e vibrazioni
cromatiche di atmosfera incantata e fiabesca.” Alcune gallerie - in particolare la mitica Tartaruga dell’abruzzese Plinio
De Martiis (originario di Giulianova) - sono luoghi determinanti per il rinnovamento artistico postbellico in Italia, che,
tra la metà degli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, ha la sua punta più avanzata proprio a Roma. Qui il confronto,
anche conflittualmente dialettico, tra gli artisti, avviene in buona parte proprio negli spazi di questa galleria, diventata ben
presto uno dei punti cruciali dell’arte nella “dolce vita” romana. Gli anni Sessanta tendono a sostituire alla soggettività
gestuale ed esistenziale, che negli anni ’50 si era manifestata soprattutto nell’Informale, l’apoteosi della figura e
dell’oggetto. A Roma, gli artisti coinvolti in questo processo fanno parte, a vario titolo, della “Scuola di Piazza del
Popolo”, le cui vicende sono strettamente collegate a quelle della Pop Art. Il gusto italiano della Pop Art a Roma si
manifesta prima di tutto in una forte istanza di intervento artigianale-manuale (lontana dalle tecniche prettamente
industriali e seriali utilizzate dal Pop americano) e nel recupero dell’iconografia storico-artistica e delle sue “icone”: dal
Leonardo ai Futuristi di Schifano, alle rivisitazioni rinascimentali di Fioroni, all’accostamento di simboli antichi e icone
del contemporaneo in Angeli. L’uso che questi esponenti della Scuola di Piazza del Popolo fanno dell’arte e
dell’iconografia antica richiama in qualche modo il tema caro a Walter Benjamin dell’essere rivisitati dal passato: ciò che
è stato non è in relazione lineare e deterministica col presente, ma è restituito nell’esperienza di un presente “pieno di
attualità”. Se è vero che la Pop Art si era imposta anche in Italia a seguito della Biennale di Venezia del 1964, questi
artisti, pur avendo guardato con grande attenzione alle coeve esperienze d’oltreoceano, hanno sempre dimostrato una loro
spiccata originalità per temi, posizioni ideologiche e abilità tecnica. Molte delle loro sperimentazioni precedono quelle del
Pop americano (come i “quadri d’argento” della Fioroni). Il loro sguardo “pop” è oggettivo e insieme antinaturalistico,
nitido e senza sbavature sentimentali, eppure non di rado intensamente lirico, e si svilupperà nei decenni successivi in
originali percorsi individuali, narrativi e immaginativi. Nelle loro opere, alla consapevolezza degli stereotipi visivi legati
alla civiltà dei consumi si sovrappone il senso di una tradizione millenaria, piena di chiaroscuri e sfumature. Al posto del
presente assoluto quanto effimero di un’estetica totalmente basata sulla riproducibilità tecnica, si avverte un passato
profondo, carico di memorie, individuali e collettive. Una “maniera”, dunque, tutta europea e italiana, lontana dalle
tecniche prettamente industriali utilizzate dal Pop americano, e fondata su complesse stratificazioni culturali. Decisa,
soprattutto a non rinunciare alla manualità della pittura, intesa come amalgama di sensuale fantasia e di rigore, mosaico
di richiami culturali e immediatezza espressiva. Franco Angeli, Giosetta Fioroni e Mario Schifano filtrano i dati ottici della
scena urbana attraverso la lente di un’antica tradizione culturale - quella italiana - che trasforma la durezza e l’aridità di
questi dati (esaltata, invece, nel Pop americano) in qualche cosa d’altro, in una mitopoiesi intensamente poetica e
visionaria, dove la mano dell’artista si fa strumento narrativo, veicolo di un’immaginazione senza confini.”
MOSTRA: “Dal Pop alla Fiaba”
INAUGURAZIONE: sabato 7 giugno ore 17.00, Sala Bellavista, Palazzo Bellavista, Corso Marrucino, 76 Chieti
SEDE ESPOSITIVA: Galleria Trifoglio Arte, Corso Marrucino, 78 Chieti
UFFICIO STAMPA: Micaela Conti 339.5781779
INFO: 0871.330344; trifoglioarte@trifoglioarte.it
ORARIO MOSTRA: dal lunedì al sabato dalle 9:30-13.00 / 16:30-20.00; domenica 10-13/17-20
organizza una importante retrospettiva dal titolo Dal Pop alla Fiaba con i grandi protagonisti della pop art italiana: Franco
Angeli, Mario Schifano, Giosetta Fioroni. La mostra sarà preceduta da una presentazione critica a cura della storica
dell’arte Dott.ssa Silvia Pegoraro presso la sala Bellavista (Palazzo Bellavista, Corso Marrucino, 76) alle ore 17.00, alla
presenza delle autorità.
Scrive la Pegoraro: “Tre personalità estremamente marcate e autonome nelle loro intuizioni, ma accomunate da un’unica
energia rivoluzionaria. Considerati esponenti di punta della Pop Art italiana, Angeli, Fioroni e Schifano svilupperanno,
nei decenni, una ricerca connotata da forti tratti di individualità e originalità, dove miti personali e collettivi verranno
rappresentati, da ciascuno dei tre a suo modo, in immagini liriche e drammatiche, con ritmi narrativi e vibrazioni
cromatiche di atmosfera incantata e fiabesca.” Alcune gallerie - in particolare la mitica Tartaruga dell’abruzzese Plinio
De Martiis (originario di Giulianova) - sono luoghi determinanti per il rinnovamento artistico postbellico in Italia, che,
tra la metà degli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, ha la sua punta più avanzata proprio a Roma. Qui il confronto,
anche conflittualmente dialettico, tra gli artisti, avviene in buona parte proprio negli spazi di questa galleria, diventata ben
presto uno dei punti cruciali dell’arte nella “dolce vita” romana. Gli anni Sessanta tendono a sostituire alla soggettività
gestuale ed esistenziale, che negli anni ’50 si era manifestata soprattutto nell’Informale, l’apoteosi della figura e
dell’oggetto. A Roma, gli artisti coinvolti in questo processo fanno parte, a vario titolo, della “Scuola di Piazza del
Popolo”, le cui vicende sono strettamente collegate a quelle della Pop Art. Il gusto italiano della Pop Art a Roma si
manifesta prima di tutto in una forte istanza di intervento artigianale-manuale (lontana dalle tecniche prettamente
industriali e seriali utilizzate dal Pop americano) e nel recupero dell’iconografia storico-artistica e delle sue “icone”: dal
Leonardo ai Futuristi di Schifano, alle rivisitazioni rinascimentali di Fioroni, all’accostamento di simboli antichi e icone
del contemporaneo in Angeli. L’uso che questi esponenti della Scuola di Piazza del Popolo fanno dell’arte e
dell’iconografia antica richiama in qualche modo il tema caro a Walter Benjamin dell’essere rivisitati dal passato: ciò che
è stato non è in relazione lineare e deterministica col presente, ma è restituito nell’esperienza di un presente “pieno di
attualità”. Se è vero che la Pop Art si era imposta anche in Italia a seguito della Biennale di Venezia del 1964, questi
artisti, pur avendo guardato con grande attenzione alle coeve esperienze d’oltreoceano, hanno sempre dimostrato una loro
spiccata originalità per temi, posizioni ideologiche e abilità tecnica. Molte delle loro sperimentazioni precedono quelle del
Pop americano (come i “quadri d’argento” della Fioroni). Il loro sguardo “pop” è oggettivo e insieme antinaturalistico,
nitido e senza sbavature sentimentali, eppure non di rado intensamente lirico, e si svilupperà nei decenni successivi in
originali percorsi individuali, narrativi e immaginativi. Nelle loro opere, alla consapevolezza degli stereotipi visivi legati
alla civiltà dei consumi si sovrappone il senso di una tradizione millenaria, piena di chiaroscuri e sfumature. Al posto del
presente assoluto quanto effimero di un’estetica totalmente basata sulla riproducibilità tecnica, si avverte un passato
profondo, carico di memorie, individuali e collettive. Una “maniera”, dunque, tutta europea e italiana, lontana dalle
tecniche prettamente industriali utilizzate dal Pop americano, e fondata su complesse stratificazioni culturali. Decisa,
soprattutto a non rinunciare alla manualità della pittura, intesa come amalgama di sensuale fantasia e di rigore, mosaico
di richiami culturali e immediatezza espressiva. Franco Angeli, Giosetta Fioroni e Mario Schifano filtrano i dati ottici della
scena urbana attraverso la lente di un’antica tradizione culturale - quella italiana - che trasforma la durezza e l’aridità di
questi dati (esaltata, invece, nel Pop americano) in qualche cosa d’altro, in una mitopoiesi intensamente poetica e
visionaria, dove la mano dell’artista si fa strumento narrativo, veicolo di un’immaginazione senza confini.”
MOSTRA: “Dal Pop alla Fiaba”
INAUGURAZIONE: sabato 7 giugno ore 17.00, Sala Bellavista, Palazzo Bellavista, Corso Marrucino, 76 Chieti
SEDE ESPOSITIVA: Galleria Trifoglio Arte, Corso Marrucino, 78 Chieti
UFFICIO STAMPA: Micaela Conti 339.5781779
INFO: 0871.330344; trifoglioarte@trifoglioarte.it
ORARIO MOSTRA: dal lunedì al sabato dalle 9:30-13.00 / 16:30-20.00; domenica 10-13/17-20
07
giugno 2025
Dal pop alla fiaba – Angeli, Fioroni, Schifano
Dal 07 giugno al 14 luglio 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA TRIFOGLIO ARTE
Chieti, Piazza Gian Battista Vico, 7, (Chieti)
Chieti, Piazza Gian Battista Vico, 7, (Chieti)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 16.30-20.00
Vernissage
7 Giugno 2025, 17.00
Sito web
Ufficio stampa
Associazione Culturale Trifoglio
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini





