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Umberto Brandigi (1928-2015). Rinascimento nel Novecento
La mostra indaga per la prima volta l’attività di Umberto Brandigi esponendo le opere del designer e art director in rapporti con Poltronova, Planula, Fantacci insieme alle pitture, sculture e immagini delle sue architetture moderniste.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
UMBERTO BRANDIGI (1928-2015). RINASCIMENTO NEL NOVECENTO
Salone delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze
Via Ricasoli, 68 - Firenze
Un progetto di Accademia delle Arti del Disegno - Archivio Umberto Brandigi
Mostra a cura di Giulia Enrica Brandigi, Cristina Frulli, Susanna Ragionieri, Luigi Rinaldi, Enrico Sartoni
Catalogo Polistampa a cura di Enrico Sartoni con la collaborazione di Giulia Enrica Brandigi e Luigi Rinaldi
Inaugurazione: Giovedì 5 giugno 2025 ore 17.30
Periodo: Dal 6 giugno al 29 giugno 2025
Organizzazione: Accademia delle Arti del Disegno – Archivio Umberto Brandigi
Con il supporto di: Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
La mostra indaga per la prima volta, a dieci anni dalla scomparsa, l’attività di Umberto Brandigi (Tosi 1928 – Firenze 2015) pittore, architetto, designer e scultore. Brandigi ) è stato conosciuto designer e art director in rapporti con celebrate imprese dell’industrial design italiano degli anni Sessanta e Settanta come Poltronova, Planula e Fantacci. Questa attività, sviluppata in contemporanea con la sua principale di architetto, fu sempre accompagnata da una forte necessità artistica espressa in tele, pastelli, disegni, ma anche affreschi e sculture. Grazie alla disponibilità e per impulso dell’Archivio Umberto Brandigi curato dalla figlia Giulia Enrica Brandigi e da Luigi Rinaldi, organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno, la mostra a cura di Giulia Enrica Brandigi, Cristina Frulli, Susanna Ragionieri, Luigi Rinaldi e Enrico Sartoni, illustra l’intero percorso artistico di Brandigi. 66 dipinti, 6 sculture, provenienti dall’Archivio Brandigi e da prestatori privati e pubblici, oltre agli oggetti di design poltroncine (tra cui la famosissima Jollina di Poltronova), sedie e scaffali sono accompagnate dalle immagini delle sue architetture moderniste che risentono della lezione del suo maestro diretto Paul Rudolph di cui fu allievo alla Yale University (USA). “Schietto e senza compromessi – dichiara la Presidente dell’Accademia del Disegno prof.ssa Cristina Acidini – con radici antiche e recenti che affondando nei sostanziosi esempi dei grandi maestri rinascimentali, mediati dall’insegnamento di Giovanni Colacicchi. Come la mostra e il catalogo rappresentano il contributo di Brandigi fu egualmente importante per il design del dopoguerra. Il rigore del suo impaginato prospettivo, il suo controllo delle strutture visive di riversano nella progettazione di oggetti dalle linee pure e senza tempo, capaci d’ispirare ancora direzione innovative di ricerca e di creatività”. Grazie al suo archivio privato e ad una attenta e capillare ricerca che ha coinvolto numerosi istituti, per la prima volta studiose e studiosi (Cristina Acidini, Luca Macchi, Renzo Manetti, Francesco Gurrieri, Susanna Ragionieri, Silvia Ciappi, Cristina Frulli, Carlo Bimbi e M. Lisa Guarducci, Maria Laura Bucciantini, Enrico Sartoni con Giulia Enrica Brandigi e Luigi Rinaldi) si sono confrontati con Umberto Brandigi secondo prospettive multidisciplinari indagando gli esiti artistici e professionali di un inquieto Secondo Novecento nelle oltre 220 pagine del catalogo edito da Polistampa e curato da Enrico Sartoni.
Umberto Brandigi, figlio ed erede di una generazione di mobilieri del legno provenienti da Tosi (Reggello), studiò all’Accademia di Belle Arti di Firenze di cui fu tra gli allievi più promettenti diplomandosi nel 1954 con Giovanni Colacicchi. Brandigi migrò Quindi in Canada a Montréal per lavorare nella famosa bottega di vetrate artistiche di Guido Nincheri. Decise di laurearsi in architettura e si trasferì per seguire i corsi negli Stati Uniti in quello che fu il tempio dell’architettura modernista del XX secolo, alla Yale University (New Haven, USA, 1958). Rientrato in Italia, forte di esperienze lavorative internazionali come quella nello studio SOM di New York, iniziò la sua fortunata avventura nell’arredamento e nella progettazione architettonica laureandosi nuovamente all’Università degli Studi di Firenze nel 1968. Il ritorno ad una assidua attività pittorica, mai sospesa, dopo gli esordi e le mostre degli anni Cinquanta, risale alla fine degli anni Sessanta del Novecento. In oltre 50 anni realizzando centinaia di dipinti, statue e immagini esposte in gallerie pubbliche e private.
Per contatti e informazioni:
Accademia delle Arti del Disegno info@aadfi.it; enrico.sartoni@aadfi.it
Archivio Umberto Brandigi axarina100@gmail.com
Salone delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze
Via Ricasoli, 68 - Firenze
Un progetto di Accademia delle Arti del Disegno - Archivio Umberto Brandigi
Mostra a cura di Giulia Enrica Brandigi, Cristina Frulli, Susanna Ragionieri, Luigi Rinaldi, Enrico Sartoni
Catalogo Polistampa a cura di Enrico Sartoni con la collaborazione di Giulia Enrica Brandigi e Luigi Rinaldi
Inaugurazione: Giovedì 5 giugno 2025 ore 17.30
Periodo: Dal 6 giugno al 29 giugno 2025
Organizzazione: Accademia delle Arti del Disegno – Archivio Umberto Brandigi
Con il supporto di: Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
La mostra indaga per la prima volta, a dieci anni dalla scomparsa, l’attività di Umberto Brandigi (Tosi 1928 – Firenze 2015) pittore, architetto, designer e scultore. Brandigi ) è stato conosciuto designer e art director in rapporti con celebrate imprese dell’industrial design italiano degli anni Sessanta e Settanta come Poltronova, Planula e Fantacci. Questa attività, sviluppata in contemporanea con la sua principale di architetto, fu sempre accompagnata da una forte necessità artistica espressa in tele, pastelli, disegni, ma anche affreschi e sculture. Grazie alla disponibilità e per impulso dell’Archivio Umberto Brandigi curato dalla figlia Giulia Enrica Brandigi e da Luigi Rinaldi, organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno, la mostra a cura di Giulia Enrica Brandigi, Cristina Frulli, Susanna Ragionieri, Luigi Rinaldi e Enrico Sartoni, illustra l’intero percorso artistico di Brandigi. 66 dipinti, 6 sculture, provenienti dall’Archivio Brandigi e da prestatori privati e pubblici, oltre agli oggetti di design poltroncine (tra cui la famosissima Jollina di Poltronova), sedie e scaffali sono accompagnate dalle immagini delle sue architetture moderniste che risentono della lezione del suo maestro diretto Paul Rudolph di cui fu allievo alla Yale University (USA). “Schietto e senza compromessi – dichiara la Presidente dell’Accademia del Disegno prof.ssa Cristina Acidini – con radici antiche e recenti che affondando nei sostanziosi esempi dei grandi maestri rinascimentali, mediati dall’insegnamento di Giovanni Colacicchi. Come la mostra e il catalogo rappresentano il contributo di Brandigi fu egualmente importante per il design del dopoguerra. Il rigore del suo impaginato prospettivo, il suo controllo delle strutture visive di riversano nella progettazione di oggetti dalle linee pure e senza tempo, capaci d’ispirare ancora direzione innovative di ricerca e di creatività”. Grazie al suo archivio privato e ad una attenta e capillare ricerca che ha coinvolto numerosi istituti, per la prima volta studiose e studiosi (Cristina Acidini, Luca Macchi, Renzo Manetti, Francesco Gurrieri, Susanna Ragionieri, Silvia Ciappi, Cristina Frulli, Carlo Bimbi e M. Lisa Guarducci, Maria Laura Bucciantini, Enrico Sartoni con Giulia Enrica Brandigi e Luigi Rinaldi) si sono confrontati con Umberto Brandigi secondo prospettive multidisciplinari indagando gli esiti artistici e professionali di un inquieto Secondo Novecento nelle oltre 220 pagine del catalogo edito da Polistampa e curato da Enrico Sartoni.
Umberto Brandigi, figlio ed erede di una generazione di mobilieri del legno provenienti da Tosi (Reggello), studiò all’Accademia di Belle Arti di Firenze di cui fu tra gli allievi più promettenti diplomandosi nel 1954 con Giovanni Colacicchi. Brandigi migrò Quindi in Canada a Montréal per lavorare nella famosa bottega di vetrate artistiche di Guido Nincheri. Decise di laurearsi in architettura e si trasferì per seguire i corsi negli Stati Uniti in quello che fu il tempio dell’architettura modernista del XX secolo, alla Yale University (New Haven, USA, 1958). Rientrato in Italia, forte di esperienze lavorative internazionali come quella nello studio SOM di New York, iniziò la sua fortunata avventura nell’arredamento e nella progettazione architettonica laureandosi nuovamente all’Università degli Studi di Firenze nel 1968. Il ritorno ad una assidua attività pittorica, mai sospesa, dopo gli esordi e le mostre degli anni Cinquanta, risale alla fine degli anni Sessanta del Novecento. In oltre 50 anni realizzando centinaia di dipinti, statue e immagini esposte in gallerie pubbliche e private.
Per contatti e informazioni:
Accademia delle Arti del Disegno info@aadfi.it; enrico.sartoni@aadfi.it
Archivio Umberto Brandigi axarina100@gmail.com
05
giugno 2025
Umberto Brandigi (1928-2015). Rinascimento nel Novecento
Dal 05 al 29 giugno 2025
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO – VIA RICASOLI
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-19; lunedì 15-19
Vernissage
5 Giugno 2025, 5 giugno 2025 ore 17.30
Sito web
Autore
Curatore
Allestimento
CarloBimbi
Produzione organizzazione




