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La verità è in strada _ Max Fish
La verità è in strada, una mostra di stampa tipografica di Max Fish.
“La verità è in strada” è una mostra di resistenza tipografica, un atto condiviso di stampa, parola e imperfezione nella quale trovare parole che resistono, che creano difetti, che parlano fuori dal margine.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rosy Boa è lieta di presentare La verità è in strada, una mostra di stampa tipografica di Max Fish.
“La verità è in strada” è una mostra di resistenza tipografica, un atto condiviso di stampa, parola e imperfezione nella quale trovare parole che resistono, che creano difetti, che parlano fuori dal margine.
100 opere di stampa a caratteri mobili, su carte preziose o di fortuna, raccolgono oltre dieci anni di lavoro — iniziato nel 2012 — che rifiuta l’idea della perfezione come standard estetico.
Qui l’errore non è un difetto da correggere, ma una condizione da accogliere. Le lettere non si allineano sempre, l’inchiostro crea sbavature, la griglia salta: tutto questo è intenzionale. È bad printing. E in quanto tale è un gesto politico.
Contro l’omologazione, contro l’estetica patinata, contro l’idea che tutto debba stare dentro una griglia.
Stampare così diventa giocoforza un gesto politico.
Ogni parola impressa su carta qui dentro è una voce che non si lascia zittire.
Una stampa che dice: non sono perfetta, ma sono vera.
L’autore — che volutamente rifiuta l’etichetta di “artista” — considera questo lavoro un atto collettivo, un’offerta aperta alla condivisione. Nessuna firma, nessun culto della personalità: conta ciò che viene detto, non chi lo dice.
I testi stampati sono frutto di una selezione accurata di citazioni, riflessioni e gridi pubblici: dalle parole di Charlie Chaplin a estratti sul 25 aprile, fino a urgenze climatiche, tematiche animaliste, questioni sociali. Tutto è pensato per essere letto, diffuso, portato con sé.
Ogni opera è un frammento di un discorso più ampio che vuole stare fuori dalle gallerie, fuori dal sistema, in mezzo alla strada.
Perché, come dice il titolo della mostra, la verità — quando c’è — non si trova nei musei ma nei vicoli, nei cortei, nei muri, nei volantini.
La verità si stampa a mano.
Max Fish, alias Massimo Pesce, nasce nel 1965 nella provincia di Padova. Terminata la scuola dell’obbligo entra nel mondo del lavoro come garzone, carpentiere, idraulico, operaio metalmeccanico e artigiano. Nel 2003 si trasferisce in Umbria e poi in Toscana, dove vive tuttora, e dove inizia a occuparsi di web design e di grafica. Dal 2005 collabora con la calligrafa Monica Dengo all’organizzazione di corsi nazionali e internazionali, e insieme ad altri fonda l’associazione Centro Internazionale Arti Calligrafiche e del libro, CIAC. A partire dal 2009 si occupa di corsi di tipografia.
Con il CIAC ha invitato in Italia il tipografo americano Amos Kennedy che, insieme al tipografo Paolo Lazzarelli della Tipografia Sociale di Arezzo, hanno tenuto corsi sulla stampa creativa e sui manifesti, attraverso l’uso di tirabozze e caratteri in legno. I corsi di tipografia sono poi continuati negli anni successivi grazie a Paolo Lazzarelli, fino al momento della sua scomparsa.
Grazie a questa esperienza e collaborazione internazionale nasce “Atipicapress”, una tipografia privata in un garage di Arezzo, dove il grande portone ne diventa la vetrina.
Rosy Boa è un centro d’arte che nasce con l’intento di essere il contenitore di una proposta artistica trasversale nella quale l’arte è caratterizzata da una forte sperimentazione, intesa come oggetto di trasformazione personale e sociale. I lavori esposti restituiranno riflessioni sul presente e sulla società, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra le diverse forme espressive. Accanto a un fitto programma di mostre, sono previsti la realizzazione di attività formative ai più diversi livelli, incontri pubblici, interventi documentari, la nascita di un’agenzia/incubatore creativo e l’apertura di un bookshop dedicato all’arte contemporanea.
Ufficio Stampa Rosy Boa | www.rosyboa.it | info@rosyboa.it | tel. 3534467504
“La verità è in strada” è una mostra di resistenza tipografica, un atto condiviso di stampa, parola e imperfezione nella quale trovare parole che resistono, che creano difetti, che parlano fuori dal margine.
100 opere di stampa a caratteri mobili, su carte preziose o di fortuna, raccolgono oltre dieci anni di lavoro — iniziato nel 2012 — che rifiuta l’idea della perfezione come standard estetico.
Qui l’errore non è un difetto da correggere, ma una condizione da accogliere. Le lettere non si allineano sempre, l’inchiostro crea sbavature, la griglia salta: tutto questo è intenzionale. È bad printing. E in quanto tale è un gesto politico.
Contro l’omologazione, contro l’estetica patinata, contro l’idea che tutto debba stare dentro una griglia.
Stampare così diventa giocoforza un gesto politico.
Ogni parola impressa su carta qui dentro è una voce che non si lascia zittire.
Una stampa che dice: non sono perfetta, ma sono vera.
L’autore — che volutamente rifiuta l’etichetta di “artista” — considera questo lavoro un atto collettivo, un’offerta aperta alla condivisione. Nessuna firma, nessun culto della personalità: conta ciò che viene detto, non chi lo dice.
I testi stampati sono frutto di una selezione accurata di citazioni, riflessioni e gridi pubblici: dalle parole di Charlie Chaplin a estratti sul 25 aprile, fino a urgenze climatiche, tematiche animaliste, questioni sociali. Tutto è pensato per essere letto, diffuso, portato con sé.
Ogni opera è un frammento di un discorso più ampio che vuole stare fuori dalle gallerie, fuori dal sistema, in mezzo alla strada.
Perché, come dice il titolo della mostra, la verità — quando c’è — non si trova nei musei ma nei vicoli, nei cortei, nei muri, nei volantini.
La verità si stampa a mano.
Max Fish, alias Massimo Pesce, nasce nel 1965 nella provincia di Padova. Terminata la scuola dell’obbligo entra nel mondo del lavoro come garzone, carpentiere, idraulico, operaio metalmeccanico e artigiano. Nel 2003 si trasferisce in Umbria e poi in Toscana, dove vive tuttora, e dove inizia a occuparsi di web design e di grafica. Dal 2005 collabora con la calligrafa Monica Dengo all’organizzazione di corsi nazionali e internazionali, e insieme ad altri fonda l’associazione Centro Internazionale Arti Calligrafiche e del libro, CIAC. A partire dal 2009 si occupa di corsi di tipografia.
Con il CIAC ha invitato in Italia il tipografo americano Amos Kennedy che, insieme al tipografo Paolo Lazzarelli della Tipografia Sociale di Arezzo, hanno tenuto corsi sulla stampa creativa e sui manifesti, attraverso l’uso di tirabozze e caratteri in legno. I corsi di tipografia sono poi continuati negli anni successivi grazie a Paolo Lazzarelli, fino al momento della sua scomparsa.
Grazie a questa esperienza e collaborazione internazionale nasce “Atipicapress”, una tipografia privata in un garage di Arezzo, dove il grande portone ne diventa la vetrina.
Rosy Boa è un centro d’arte che nasce con l’intento di essere il contenitore di una proposta artistica trasversale nella quale l’arte è caratterizzata da una forte sperimentazione, intesa come oggetto di trasformazione personale e sociale. I lavori esposti restituiranno riflessioni sul presente e sulla società, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra le diverse forme espressive. Accanto a un fitto programma di mostre, sono previsti la realizzazione di attività formative ai più diversi livelli, incontri pubblici, interventi documentari, la nascita di un’agenzia/incubatore creativo e l’apertura di un bookshop dedicato all’arte contemporanea.
Ufficio Stampa Rosy Boa | www.rosyboa.it | info@rosyboa.it | tel. 3534467504
20
giugno 2025
La verità è in strada _ Max Fish
Dal 20 giugno al 17 agosto 2025
altro
Location
Rosy Boa
Arezzo, Via Andrea Cesalpino, 29, (AR)
Arezzo, Via Andrea Cesalpino, 29, (AR)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle 16 alle 19.30
sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30
Vernissage
20 Giugno 2025, ore 19
Sito web
Autore
Curatore





