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La musica delle macchine: il Disklavier e la generazione artificiale da Bach a oggi
La lezione-concerto esplora il tema della musica generata artificialmente. Durante la serata, momenti di approfondimento su che cosa sia davvero l’AI e come riesca a comporre si alterneranno a momenti di ascolto di brani generati artificialmente ed eseguiti da un Disklavier.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel contesto del convegno internazionale “Is Generative AI creative? A scientific and philosophical perspective on the issue”, la sera del 3 luglio alle 21.00 si terrà una lezione-concerto aperta al pubblico presso i Giardini del Museo Sartorio (in caso di pioggia presso la Sala Luttazzi) il cui tema è la generazione artificiale in ambito musicale.
L’evento è inserito nella rassegna “Trieste estate”, il cui direttore artistico è Gabriele Centis, ed è stata resa possibile dalla collaborazione con il Centro di Sonologia Computazionale di Padova.
Il protagonista della serata è il Disklavier, un pianoforte acustico dotato di sensori e attuatori elettronici che permettono a pedali e tasti di muoversi da soli e di riprodurre delle performance controllate da remoto grazie a file MIDI. La scelta del Disklavier, sostenuta dalla Yamaha Corporation, è stata compiuta per permettere all’AI di suonare direttamente uno strumento senza un mediatore umano, come se fosse una sorta di “corpo musicale”.
Durante la serata si alterneranno momenti di spiegazione del prof. Sergio Canazza a momenti di ascolto dei brani generati artificialmente grazie al ricercatore Alessandro Fiordelmondo, ricercatore esperto di Live Electronics.
Per approfondire il rapporto tra artista e AI, è stato chiesto al compositore Ardavan Vossoughi di scrivere alcuni pezzi per formare un dataset su cui viene allenata una rete neurale, la quale genererà un brano originale. Vossoughi ha composto dieci studi originali per Disklavier, esplorando le diverse possibilità compositive dello strumento.
Il risultato della generazione artificiale verrà eseguito sia nella sua versione più grezza, ossia quella composta dall’AI, sia dopo essere stato rielaborato da Vossoughi.
A questo lavoro si affianca una ricerca sul Disklavier, sulla costituzione del dataset e sulla sperimentazione con diversi modelli di AI. Basata su una ricerca di dottorato di Elisa Gremmo, la filosofia fa da cornice nel tentativo di comprendere la natura dei prodotti della generazione inedita delle reti neurali artificiali e il rapporto tra il compositore e la macchina.
L’evento sarà in lingua italiana, ma per chi lo desidera sarà possibile seguire la traduzione simultanea in inglese.
Info pratiche
Quando: giovedì 3 luglio 2025, ore 21.00
Dove: Giardini del Museo Sartorio, in caso di pioggia Sala Luttazzi
Website: https://triestestate.it/it/calendario | https://aicreativity25.github.io
Evento in lingua italiana con traduzione simultanea in inglese
Entrata gratuita
Per informazioni scrivere a elisa.gremmo@phd.unipd.it
L’evento è inserito nella rassegna “Trieste estate”, il cui direttore artistico è Gabriele Centis, ed è stata resa possibile dalla collaborazione con il Centro di Sonologia Computazionale di Padova.
Il protagonista della serata è il Disklavier, un pianoforte acustico dotato di sensori e attuatori elettronici che permettono a pedali e tasti di muoversi da soli e di riprodurre delle performance controllate da remoto grazie a file MIDI. La scelta del Disklavier, sostenuta dalla Yamaha Corporation, è stata compiuta per permettere all’AI di suonare direttamente uno strumento senza un mediatore umano, come se fosse una sorta di “corpo musicale”.
Durante la serata si alterneranno momenti di spiegazione del prof. Sergio Canazza a momenti di ascolto dei brani generati artificialmente grazie al ricercatore Alessandro Fiordelmondo, ricercatore esperto di Live Electronics.
Per approfondire il rapporto tra artista e AI, è stato chiesto al compositore Ardavan Vossoughi di scrivere alcuni pezzi per formare un dataset su cui viene allenata una rete neurale, la quale genererà un brano originale. Vossoughi ha composto dieci studi originali per Disklavier, esplorando le diverse possibilità compositive dello strumento.
Il risultato della generazione artificiale verrà eseguito sia nella sua versione più grezza, ossia quella composta dall’AI, sia dopo essere stato rielaborato da Vossoughi.
A questo lavoro si affianca una ricerca sul Disklavier, sulla costituzione del dataset e sulla sperimentazione con diversi modelli di AI. Basata su una ricerca di dottorato di Elisa Gremmo, la filosofia fa da cornice nel tentativo di comprendere la natura dei prodotti della generazione inedita delle reti neurali artificiali e il rapporto tra il compositore e la macchina.
L’evento sarà in lingua italiana, ma per chi lo desidera sarà possibile seguire la traduzione simultanea in inglese.
Info pratiche
Quando: giovedì 3 luglio 2025, ore 21.00
Dove: Giardini del Museo Sartorio, in caso di pioggia Sala Luttazzi
Website: https://triestestate.it/it/calendario | https://aicreativity25.github.io
Evento in lingua italiana con traduzione simultanea in inglese
Entrata gratuita
Per informazioni scrivere a elisa.gremmo@phd.unipd.it
03
luglio 2025
La musica delle macchine: il Disklavier e la generazione artificiale da Bach a oggi
03 luglio 2025
musica
Location
CIVICO MUSEO SARTORIO
Trieste, Largo Papa Giovanni Xxiii, 1, (Trieste)
Trieste, Largo Papa Giovanni Xxiii, 1, (Trieste)
Orario di apertura
21.00
Sito web
Autore
Curatore




