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Anime al comando
Anime al comando di Alessandra Spigai sono il racconto di una catarsi avvenuta nell’arco di tutta la sua vita. Anime dipinte e scolpite in tredici opere ad olio e tre sculture di bronzo. La presa di coscienza di un nuovo momento esistenziale strettamente correlato alla sua evoluzione artistica.
Comunicato stampa
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TRIESTE – Giovedì 14 novembre alle ore 18 inaugurazione della mostra personale “Anime al comando” di Alessandra Spigai nel nuovo spazio PASSAGE ARTE CONTEMPORANEA di via Rossetti 3a. La mostra è visitabile fino al 6 dicembre tutti i giorni dalle 16 alle 20.
Le anime di Alessandra Spigai sono il racconto di una catarsi avvenuta nell’arco di tutta la sua vita. Anime dipinte e scolpite in tredici opere ad olio e tre sculture di bronzo. Pittrice e scultrice da sempre, con questa personale, Alessandra Spigai vuole donare al mondo la presa di coscienza di un nuovo momento esistenziale che è strettamente correlato alla sua evoluzione artistica. Un personaggio molto popolare degli anni ’70 sarà il centro del linguaggio dell’esposizione, nella quale il tema dell’uomo e della tecnologia sono soltanto un espediente per raccontare una verità più profonda, più ancestrale. Importanti riferimenti al pensiero del filosofo russo Georges Ivanovič Gurdjieff saranno celati tra le opere e nell’artista stessa. Slegata dal mondo digitale, Alessandra Spigai ha sempre vissuto la sua arte in forma ritirata, mostrandosi al mondo raramente. La realizzazione di una catarsi e delle conseguenze che ha portato con sé, ha permesso all’artista di addentrarsi in un nuovo linguaggio svelando se stessa e la sua storia più intima, in relazione al rapporto personale tra il mondo dell’arte e la sua coscienza. Tra i vari elementi di riconoscimento che definiscono l’artista, ci sono le porte, piccoli usci situati sulla fronte del misterioso personaggio popolare, tanto quanto nel suo petto. Porte che aprono altre porte, buchi neri destinati a diventare luce solo se l’osservatore, tanto quando l’artista, accetta la possibilità di sprofondare nelle tenebre e conoscere nuove vie fino a quel momento celate dall’eterno sonno che accomuna gli esseri umani. Piccoli volatili, piante officinali ed elementi di anatomia si uniscono nella mostra di Alessandra come simboli per nuove interpretazioni. L’ardore tanto quanto il timore convivono in ogni opera e ne fanno un linguaggio universale. Il personaggio popolare è un gigante che vuole restare nascosto fino al giorno dell’inaugurazione per potersi mostrare nelle sue nuove sembianze. Mistero e introspezione sono parte di tutto il processo artistico di queste anime al comando che hanno portato l’artista a raccontare la sua più intima storia di bambina, quando il gigante amico è andata a trovarla per la prima volta, svelandole la verità della sua arte.
Abilissima nella tecnica dell’olio come nella scultura del bronzo, Alessandra Spigai dipinge da tutta la vita. Originaria del Veneto, vive a Trieste da molti anni. Ha lavorato nella grafica e nel copywriting, portando avanti con costanza un assiduo impegno artistico, completamente slegato dalla sua professione, rivelandosi una delle artiste più profonde e capaci del nostro territorio.
Le anime di Alessandra Spigai sono il racconto di una catarsi avvenuta nell’arco di tutta la sua vita. Anime dipinte e scolpite in tredici opere ad olio e tre sculture di bronzo. Pittrice e scultrice da sempre, con questa personale, Alessandra Spigai vuole donare al mondo la presa di coscienza di un nuovo momento esistenziale che è strettamente correlato alla sua evoluzione artistica. Un personaggio molto popolare degli anni ’70 sarà il centro del linguaggio dell’esposizione, nella quale il tema dell’uomo e della tecnologia sono soltanto un espediente per raccontare una verità più profonda, più ancestrale. Importanti riferimenti al pensiero del filosofo russo Georges Ivanovič Gurdjieff saranno celati tra le opere e nell’artista stessa. Slegata dal mondo digitale, Alessandra Spigai ha sempre vissuto la sua arte in forma ritirata, mostrandosi al mondo raramente. La realizzazione di una catarsi e delle conseguenze che ha portato con sé, ha permesso all’artista di addentrarsi in un nuovo linguaggio svelando se stessa e la sua storia più intima, in relazione al rapporto personale tra il mondo dell’arte e la sua coscienza. Tra i vari elementi di riconoscimento che definiscono l’artista, ci sono le porte, piccoli usci situati sulla fronte del misterioso personaggio popolare, tanto quanto nel suo petto. Porte che aprono altre porte, buchi neri destinati a diventare luce solo se l’osservatore, tanto quando l’artista, accetta la possibilità di sprofondare nelle tenebre e conoscere nuove vie fino a quel momento celate dall’eterno sonno che accomuna gli esseri umani. Piccoli volatili, piante officinali ed elementi di anatomia si uniscono nella mostra di Alessandra come simboli per nuove interpretazioni. L’ardore tanto quanto il timore convivono in ogni opera e ne fanno un linguaggio universale. Il personaggio popolare è un gigante che vuole restare nascosto fino al giorno dell’inaugurazione per potersi mostrare nelle sue nuove sembianze. Mistero e introspezione sono parte di tutto il processo artistico di queste anime al comando che hanno portato l’artista a raccontare la sua più intima storia di bambina, quando il gigante amico è andata a trovarla per la prima volta, svelandole la verità della sua arte.
Abilissima nella tecnica dell’olio come nella scultura del bronzo, Alessandra Spigai dipinge da tutta la vita. Originaria del Veneto, vive a Trieste da molti anni. Ha lavorato nella grafica e nel copywriting, portando avanti con costanza un assiduo impegno artistico, completamente slegato dalla sua professione, rivelandosi una delle artiste più profonde e capaci del nostro territorio.
14
novembre 2024
Anime al comando
Dal 14 novembre al 05 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
Passage Arte Contemporanea
Trieste, Via Domenico Rossetti, 3a, (TS)
Trieste, Via Domenico Rossetti, 3a, (TS)
Orario di apertura
16 - 21
Vernissage
14 Novembre 2024, 16 - 22
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico





