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Le medaglie di Floriano
Nel luogo dove ha insegnato, guidato e amato, l’Accademia di Belle Arti di Carrara accoglie la mostra “Le medaglie di Floriano”, un omaggio affettuoso e rigoroso a uno dei più grandi interpreti della scultura italiana del Novecento. La prima mostra integrale delle medaglie di F. Bodini
Comunicato stampa
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“le medaglie di Floriano"
La prima mostra integrale delle medaglie realizzate da Floriano Bodini all’Accademia di Belle Arti di Carrara
Nel luogo dove ha insegnato, guidato e amato, l’Accademia di Belle Arti di Carrara accoglie la mostra “Le medaglie di Floriano”, un omaggio affettuoso e rigoroso a uno dei più grandi interpreti della scultura italiana del Novecento. L’inaugurazione si terrà venerdì 11 luglio alle ore 18,30 presso la Sala delle Colonne, oggi Biblioteca dell’Accademia, dove Bodini ha lasciato un’impronta profonda come docente, Direttore e infine Presidente del Consiglio di Amministrazione.
La mostra raccoglie per la prima volta l’intero corpus delle medaglie realizzate da Floriano Bodini nel corso della sua vita, grazie alla recente integrazione donata dal collezionista Giuseppe Gatti e ad un ulteriore prestito dei familiari dell’artista. Piccoli capolavori, talvolta intimi, altre volte solenni, in cui la materia prende voce e racconta storie di uomini, di fede, di arte e di memoria. Ogni medaglia è una miniatura di scultura, una riflessione su tempo e identità, una forma che racchiude il pensiero plastico dell’artista.
Carrara, la città del marmo, che ha voluto Bodini come Cittadino onorario e la storica Accademia di Belle Arti, lo riaccolgono oggi con gratitudine, celebrando, nel ventennale della sua scomparsa, l’uomo e l’artista che ha saputo ascoltarle e amarle, che ha trasmesso ai suoi studenti la forza della materia e il rispetto per la tradizione, e che ha costruito con l’Accademia e la città un legame indissolubile.
La mostra, a cura di Piero Marchetti, suo storico assistente, accompagna il visitatore in questo viaggio denso e raccolto tra le medaglie di Bodini, testimonianze di un’arte che sa ancora parlare al cuore, alla memoria e alla bellezza.
Un invito a riscoprire Floriano Bodini là dove ha lasciato un segno profondo. Un ritorno a casa, in punta di cesello.
(...) In effetti, la realizzazione di una medaglia sta allo scultore come quella di un’epigrafe o di un epigramma al poeta: occorrono, a ambedue i generi, sintesi estrema di termini linguistici, concisione e icasticità di forme (si ricordi il Leopardi del sublime epigrafico “Or poserai per sempre stanco mio cor”). Prima o poi capita ai poeti e agli scultori di affrontare il difficile cimento. (...)
Pier Carlo Santini, 1988
______
Floriano Bodini, nato l’8 gennaio 1933 a Gemonio, in provincia di Varese, è stato uno dei più importanti scultori italiani del secondo Novecento. La sua storia artistica inizia fin da giovanissimo, in un ambiente familiare impregnato d’arte: il nonno, Virgilio Mascioni, era un organaro e pittore, e fu proprio lui a trasmettergli le prime nozioni tecniche e l’amore per la scultura
Nel 1936 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Bodini cresce e si forma artisticamente. Frequenta il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida di grandi maestri come Francesco Messina e Vitaliano Marchini. In quegli anni si avvicina al movimento del Realismo Esistenziale, un gruppo di giovani artisti milanesi (tra cui Guerreschi, Vaglieri e Ferroni) che, nel secondo dopoguerra, cercavano una forma d’arte profondamente legata alla realtà umana, carica di tensioni sociali e interiori.Il suo stile, potente e drammatico, si manifesta fin dalle prime opere.
Nel 1958 tiene la sua prima mostra personale a Gallarate. Poco dopo, arriva il riconoscimento della critica: Bodini viene invitato due volte alla Biennale di Venezia (1962 e 1982) e partecipa a diverse edizioni della Quadriennale di Roma. Negli anni successivi riceve numerosi premi e onorificenze, tra cui il prestigioso Premio Presidente della Repubblica per la Scultura nel 1977.
Negli anni ’70, Bodini intensifica il suo impegno nella scultura monumentale, passando dal bronzo e dal legno al marmo. Realizza opere pubbliche in Italia e all’estero, tra cui il monu- mento a Paolo VI a Milano e a Varese, la “Porta Santa” della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, e il grande gruppo “I Sette di Gottinga” in Germania, dedicato alla libertà accademica. Le sue sculture sono dense, segnate da una forte tensione espressiva, e si nutrono spesso di riferimenti alla cultura classica e alla spiritualità.
Parallelamente alla carriera artistica, Bodini ha svolto un ruolo importante come insegnante. È stato docente di scultura in varie accademie, prima a Brera e poi nel 1978 all’Accademia di Carrara con la cattedra di Scultura, viene nominato poi Direttore della stessa Accademia sino al 1987, e infine nel 1991 Presidente del Consiglio di Amministrazione. Cittadino onorario di Carrara, dal 1987 ha insegnato in Germania, al Politecnico di Architettura di Darmstadt, mantenendo sempre un forte legame con la formazione artistica delle nuove generazioni.
Nel 1999 ha donato parte delle sue opere e della sua collezione al suo paese natale. Nasce così il “Museo Civico Floriano Bodini” a Gemonio, oggi importante centro per lo studio della scultura contemporanea.
Floriano Bodini è scomparso il 2 luglio 2005. Il 2 Novembre 2007 la Città di Milano gli assegna l’onore del Famedio al Cimitero Monumentale.
La prima mostra integrale delle medaglie realizzate da Floriano Bodini all’Accademia di Belle Arti di Carrara
Nel luogo dove ha insegnato, guidato e amato, l’Accademia di Belle Arti di Carrara accoglie la mostra “Le medaglie di Floriano”, un omaggio affettuoso e rigoroso a uno dei più grandi interpreti della scultura italiana del Novecento. L’inaugurazione si terrà venerdì 11 luglio alle ore 18,30 presso la Sala delle Colonne, oggi Biblioteca dell’Accademia, dove Bodini ha lasciato un’impronta profonda come docente, Direttore e infine Presidente del Consiglio di Amministrazione.
La mostra raccoglie per la prima volta l’intero corpus delle medaglie realizzate da Floriano Bodini nel corso della sua vita, grazie alla recente integrazione donata dal collezionista Giuseppe Gatti e ad un ulteriore prestito dei familiari dell’artista. Piccoli capolavori, talvolta intimi, altre volte solenni, in cui la materia prende voce e racconta storie di uomini, di fede, di arte e di memoria. Ogni medaglia è una miniatura di scultura, una riflessione su tempo e identità, una forma che racchiude il pensiero plastico dell’artista.
Carrara, la città del marmo, che ha voluto Bodini come Cittadino onorario e la storica Accademia di Belle Arti, lo riaccolgono oggi con gratitudine, celebrando, nel ventennale della sua scomparsa, l’uomo e l’artista che ha saputo ascoltarle e amarle, che ha trasmesso ai suoi studenti la forza della materia e il rispetto per la tradizione, e che ha costruito con l’Accademia e la città un legame indissolubile.
La mostra, a cura di Piero Marchetti, suo storico assistente, accompagna il visitatore in questo viaggio denso e raccolto tra le medaglie di Bodini, testimonianze di un’arte che sa ancora parlare al cuore, alla memoria e alla bellezza.
Un invito a riscoprire Floriano Bodini là dove ha lasciato un segno profondo. Un ritorno a casa, in punta di cesello.
(...) In effetti, la realizzazione di una medaglia sta allo scultore come quella di un’epigrafe o di un epigramma al poeta: occorrono, a ambedue i generi, sintesi estrema di termini linguistici, concisione e icasticità di forme (si ricordi il Leopardi del sublime epigrafico “Or poserai per sempre stanco mio cor”). Prima o poi capita ai poeti e agli scultori di affrontare il difficile cimento. (...)
Pier Carlo Santini, 1988
______
Floriano Bodini, nato l’8 gennaio 1933 a Gemonio, in provincia di Varese, è stato uno dei più importanti scultori italiani del secondo Novecento. La sua storia artistica inizia fin da giovanissimo, in un ambiente familiare impregnato d’arte: il nonno, Virgilio Mascioni, era un organaro e pittore, e fu proprio lui a trasmettergli le prime nozioni tecniche e l’amore per la scultura
Nel 1936 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Bodini cresce e si forma artisticamente. Frequenta il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida di grandi maestri come Francesco Messina e Vitaliano Marchini. In quegli anni si avvicina al movimento del Realismo Esistenziale, un gruppo di giovani artisti milanesi (tra cui Guerreschi, Vaglieri e Ferroni) che, nel secondo dopoguerra, cercavano una forma d’arte profondamente legata alla realtà umana, carica di tensioni sociali e interiori.Il suo stile, potente e drammatico, si manifesta fin dalle prime opere.
Nel 1958 tiene la sua prima mostra personale a Gallarate. Poco dopo, arriva il riconoscimento della critica: Bodini viene invitato due volte alla Biennale di Venezia (1962 e 1982) e partecipa a diverse edizioni della Quadriennale di Roma. Negli anni successivi riceve numerosi premi e onorificenze, tra cui il prestigioso Premio Presidente della Repubblica per la Scultura nel 1977.
Negli anni ’70, Bodini intensifica il suo impegno nella scultura monumentale, passando dal bronzo e dal legno al marmo. Realizza opere pubbliche in Italia e all’estero, tra cui il monu- mento a Paolo VI a Milano e a Varese, la “Porta Santa” della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, e il grande gruppo “I Sette di Gottinga” in Germania, dedicato alla libertà accademica. Le sue sculture sono dense, segnate da una forte tensione espressiva, e si nutrono spesso di riferimenti alla cultura classica e alla spiritualità.
Parallelamente alla carriera artistica, Bodini ha svolto un ruolo importante come insegnante. È stato docente di scultura in varie accademie, prima a Brera e poi nel 1978 all’Accademia di Carrara con la cattedra di Scultura, viene nominato poi Direttore della stessa Accademia sino al 1987, e infine nel 1991 Presidente del Consiglio di Amministrazione. Cittadino onorario di Carrara, dal 1987 ha insegnato in Germania, al Politecnico di Architettura di Darmstadt, mantenendo sempre un forte legame con la formazione artistica delle nuove generazioni.
Nel 1999 ha donato parte delle sue opere e della sua collezione al suo paese natale. Nasce così il “Museo Civico Floriano Bodini” a Gemonio, oggi importante centro per lo studio della scultura contemporanea.
Floriano Bodini è scomparso il 2 luglio 2005. Il 2 Novembre 2007 la Città di Milano gli assegna l’onore del Famedio al Cimitero Monumentale.
11
luglio 2025
Le medaglie di Floriano
Dall'undici luglio all'otto agosto 2025
arte contemporanea
Location
Accademia di Belle Arti di Carrara
Carrara, Via Roma, 1, (MS)
Carrara, Via Roma, 1, (MS)
Orario di apertura
Apertura: tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 14.00
Vernissage
11 Luglio 2025, ore 18,30 presso la Sala delle Colonne, oggi Biblioteca dell’Accademia,
Sito web
Ufficio stampa
Accademia di Belle Arti di Carrara MS
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione





