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È Valentina Gelain la vincitrice di questa edizione dell’exibart prize.
Classe 1992, originaria di Feltre e attualmente residente in Finlandia, Gelain indaga l’esistenzialismo umano attingendo alla sfera concettuale ed emotiva, simbolica e onirica, spesso ambientando e ispirando la ricerca in scenari rurali e naturali. Il suo approccio è interdisciplinare, esplora percezioni intime e pulsazioni primordiali, spazi liminali, conflitti interiori e redenzione lavorando con la fotografia, la performance, l’installazione, la poesia, l’arte site-specific e la videoarte.
Dopo Gelain, che dal secondo posto dell’anno scorso conquista la vittoria, al secondo posto troviamo la new entry Antonella Zito, e Xinhan Yu al terzo posto, che conferma la posizione della scorsa edizione.
Ai 10 finalisti va dato il merito di aver coniugato un progetto artistico di qualità con una presenza nel mondo dell’arte solida e di periodo, dimostrando che il mestiere dell’arte necessita di perseveranza, professionalità e strategia.
La giuria, che aveva in dotazione 605 punti, anche quest’anno fatica a convergere su pochi nomi e ci riporta una classifica molto corta dove tra la prima e l’ultima posizione la differenza è di soli 14 punti, con un distacco massimo tra una posizione e l’altra di 4 punti. Questo significa l’altissima qualità dei finalisti.
Informazioni
exibartprize.com








