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PORT/ALI mostra memoria collettiva sulle orme dei Giusti
Una mostra collettiva sulle orme dei Giusti. Le sculture in ferro e acciaio colorato sono cornici per disegni, pensieri, contributi di un esercito di tutte le età: bambini, adolescenti, adulti che hanno fatto proprio il messaggio di chi scelse e sceglie la strada del coraggio e della solidarietà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PORT/ALI
Mostra-memoria collettiva sulle orme dei Giusti Casa dei Diritti di Milano (Via Edmondo De Amicis 10, Milano) 18 ottobre 2025 - 13 novembre 2025 Inaugurazione sabato 18 ottobre 2025 ore 17:30
“Le cose possono essere diverse fra gli uomini su questa Terra”
— tuo fratello Luz
La Casa dei Diritti di Milano, in via De Amicis 10, ospita dal 18 ottobre 2025 al 13 novembre 2025, PORT/ALI, la mostra-memoria collettiva sulle orme dei Giusti dell’Umanità curata da Anna Teresa Ritacco e realizzata in collaborazione con la Casa dei Diritti di Milano, Fondazione Gariwo, il Comune di Basiglio, Centro Culturale Giorgio Ambrosoli di Basiglio, il Comune di Zibido San Giacomo, il Comitato Donne e la Banca del Tempo di Zibido San Giacomo. Inaugurazione sabato 18 ottobre 2025, alle 17.30.
Lontana dall’idea di un’arte celebrativa e distante, PORT/ALI è un esempio di arte pubblica partecipata dove la memoria dei Giusti non è mai statica, ma si rigenera incessantemente nel contributo attivo dell’intera comunità. Le sculture, realizzate dalla stessa curatrice, si presentano come cornici che contengono disegni, pensieri, colori, testimonianze di associazioni, cittadine e cittadini, alunni e studenti, realizzate nell’ambito dei progetti Il Giardino dei Giusti diffuso di Basiglio e Diamo ali alla memoria dei Giusti di Zibido San Giacomo. In mostra anche tutti gli schizzi delle installazioni del Giardino dei Giusti diffuso di Basiglio. Un attraversamento, un passaggio tra la memoria storica dei Giusti e la possibilità di incarnare i valori nel presente, dove la soglia non è mai un confine, ma sempre una promessa di apertura, di dialogo, di futuro ispirato ai loro esempi. Dedicata a coloro che scelsero la strada del coraggio e della solidarietà, prodigandosi per salvare vite o dedicandosi alle grandi battaglie in difesa della libertà d’espressione, per i diritti umani o la salvaguardia dell’ambiente, PORT/ALI invita a ripensare radicalmente il senso stesso dell’arte pubblica e arte della memoria, ponendo al centro la celebrazione dei Giusti e dei loro valori universali.
Il titolo stesso della mostra è già dichiarazione di intenti. Le sculture realizzate in metallo in barre intersecate tra loro, rappresentano delle sagome di piccole porte irregolari in cui in alcuni punti si possono attraversare immaginando le presenze dei Giusti e altri sono riempiti dal lavoro e dalle emozioni di chi ha contribuito a realizzare la mostra, un esercito di tutte le età: bambini, adolescenti, adulti che hanno fatto proprio il messaggio dei Giusti dell’umanità. Le strutture metalliche si fanno archivio vivente, spazio d’incontro tra le loro testimonianze e la memoria collettiva che le accoglie. Le opere leggere e forti allo stesso tempo sono simbolo di quella libertà e di quello slancio, “ali” verso il bene, che ha caratterizzato le scelte dei Giusti, metafora di metamorfosi morale e civile. La barra obliqua (/) che unisce e separa PORT da ALI, è come una cerniera tra memoria storica e impegno presente, evocando la geometria stessa delle opere e la dialettica tra commemorazione e attualizzazione dei valori dei Giusti.
In un allestimento eco-sostenibile, tutti i documenti sono collocati su supporti in legno grezzo naturale, materiale di scarto riciclato. Le sculture “Sinapsi” (2022, 205 cm x 65 cm, 2022) e “Accenti” (2019, 195 cm x 50 cm) poggiano su bancali di legno recuperato, pallets ricoperti da zolle di prato vero, per ricreare l'ambiente naturale delle sculture immerse nella natura. Catalizzatrici di memorie, storie e racconti, le sculture sono realizzate in ferro colorato e duttile che si piega per raggiungere le forme desiderate, in un dialogo continuo con l’ambiente circostante e con il fruitore, in una sintesi di idee e intenti.
“L’impiego del ferro e dell’acciaio colorato - spiega Anna Teresa Ritacco - attribuisce alle opere il valore essenziale di un materiale che, seppur greve, imperituro mantiene forma e sostanza, accresciute dal continuo naturale invecchiamento cui è sottoposto. Al di là dell’insegnamento del Giusto prescelto, vorrei che le forme espressive delle sculture rappresentassero l’eccezionalità del quotidiano, ovvero la consapevolezza che tutti noi, adulti e giovani, possiamo compiere gesti non necessariamente eroici, ma con l’attenzione, la gentilezza e la responsabilità verso l’altro che potranno farci agire in maniera giusta, traducendo l’ io in noi”.
Come afferma Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo: “I Giusti non sono né santi né eroi, ma persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono stati capaci di andare con coraggio in soccorso dei sofferenti e di interrompere così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male”.
Tra i giusti onorati Luz Long, atleta tedesco esempio di sportività e fratellanza (a Long è stata dedicata l’installazione permanente “Come una farfalla”, una delle sei che si trovano nel Giardino dei Giusti diffuso a Basiglio) e Felicia Bartolotta Impastato, madre di Giuseppe Impastato, giornalista e vittima della mafia a soli 30 anni, esempio di giustizia e denuncia (a Felicetta Impastato è stata dedicata la scultura “Come un aquilone” esposta nel Parco Mozart a Zibido San Giacomo).
A disposizione del pubblico, la parete di metallo all’ingresso della sala si trasformerà in una bacheca interattiva dove poter lasciare uno schizzo, un disegno, un messaggio. Se i Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti, PORT/ALI è un esempio di come l’arte possa essere strumento per creare coesione sociale e partecipazione comunitaria. L’opportunità di collocare il percorso artistico partecipativo presso la Casa dei Diritti di Milano, laboratorio costante e di respiro metropolitano sull’inclusione, la cura ed l’approfondimento del valore delle diversità come fondamenti della cittadinanza, aggiunge pregnanza e moltiplica le potenzialità dei poliedrici messaggi della mostra.
PORT/ALI
a cura di Anna Teresa Ritacco
18 ottobre 2025 - 13 novembre 2025
Inaugurazione sabato 18 ottobre 2025 ore 17:30
Casa dei Diritti del Comune di Milano, Via Edmondo De Amicis 10, Milano Orari: da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12:30 e dalle 13.30 alle 16.00.
Per persone con disabilità, l'accesso è possibile anche da via Dei Fabbri 9. Ingresso gratuito • Informazioni al pubblico: 02 884.41641
Contatti stampa PORT/ALI: Luisa Santonocito +39 347 9745344 santonocitolu5@gmail.com
Contatti Fondazione Gariwo: 02 36707648 comunicazione@gariwo.net
Mostra-memoria collettiva sulle orme dei Giusti Casa dei Diritti di Milano (Via Edmondo De Amicis 10, Milano) 18 ottobre 2025 - 13 novembre 2025 Inaugurazione sabato 18 ottobre 2025 ore 17:30
“Le cose possono essere diverse fra gli uomini su questa Terra”
— tuo fratello Luz
La Casa dei Diritti di Milano, in via De Amicis 10, ospita dal 18 ottobre 2025 al 13 novembre 2025, PORT/ALI, la mostra-memoria collettiva sulle orme dei Giusti dell’Umanità curata da Anna Teresa Ritacco e realizzata in collaborazione con la Casa dei Diritti di Milano, Fondazione Gariwo, il Comune di Basiglio, Centro Culturale Giorgio Ambrosoli di Basiglio, il Comune di Zibido San Giacomo, il Comitato Donne e la Banca del Tempo di Zibido San Giacomo. Inaugurazione sabato 18 ottobre 2025, alle 17.30.
Lontana dall’idea di un’arte celebrativa e distante, PORT/ALI è un esempio di arte pubblica partecipata dove la memoria dei Giusti non è mai statica, ma si rigenera incessantemente nel contributo attivo dell’intera comunità. Le sculture, realizzate dalla stessa curatrice, si presentano come cornici che contengono disegni, pensieri, colori, testimonianze di associazioni, cittadine e cittadini, alunni e studenti, realizzate nell’ambito dei progetti Il Giardino dei Giusti diffuso di Basiglio e Diamo ali alla memoria dei Giusti di Zibido San Giacomo. In mostra anche tutti gli schizzi delle installazioni del Giardino dei Giusti diffuso di Basiglio. Un attraversamento, un passaggio tra la memoria storica dei Giusti e la possibilità di incarnare i valori nel presente, dove la soglia non è mai un confine, ma sempre una promessa di apertura, di dialogo, di futuro ispirato ai loro esempi. Dedicata a coloro che scelsero la strada del coraggio e della solidarietà, prodigandosi per salvare vite o dedicandosi alle grandi battaglie in difesa della libertà d’espressione, per i diritti umani o la salvaguardia dell’ambiente, PORT/ALI invita a ripensare radicalmente il senso stesso dell’arte pubblica e arte della memoria, ponendo al centro la celebrazione dei Giusti e dei loro valori universali.
Il titolo stesso della mostra è già dichiarazione di intenti. Le sculture realizzate in metallo in barre intersecate tra loro, rappresentano delle sagome di piccole porte irregolari in cui in alcuni punti si possono attraversare immaginando le presenze dei Giusti e altri sono riempiti dal lavoro e dalle emozioni di chi ha contribuito a realizzare la mostra, un esercito di tutte le età: bambini, adolescenti, adulti che hanno fatto proprio il messaggio dei Giusti dell’umanità. Le strutture metalliche si fanno archivio vivente, spazio d’incontro tra le loro testimonianze e la memoria collettiva che le accoglie. Le opere leggere e forti allo stesso tempo sono simbolo di quella libertà e di quello slancio, “ali” verso il bene, che ha caratterizzato le scelte dei Giusti, metafora di metamorfosi morale e civile. La barra obliqua (/) che unisce e separa PORT da ALI, è come una cerniera tra memoria storica e impegno presente, evocando la geometria stessa delle opere e la dialettica tra commemorazione e attualizzazione dei valori dei Giusti.
In un allestimento eco-sostenibile, tutti i documenti sono collocati su supporti in legno grezzo naturale, materiale di scarto riciclato. Le sculture “Sinapsi” (2022, 205 cm x 65 cm, 2022) e “Accenti” (2019, 195 cm x 50 cm) poggiano su bancali di legno recuperato, pallets ricoperti da zolle di prato vero, per ricreare l'ambiente naturale delle sculture immerse nella natura. Catalizzatrici di memorie, storie e racconti, le sculture sono realizzate in ferro colorato e duttile che si piega per raggiungere le forme desiderate, in un dialogo continuo con l’ambiente circostante e con il fruitore, in una sintesi di idee e intenti.
“L’impiego del ferro e dell’acciaio colorato - spiega Anna Teresa Ritacco - attribuisce alle opere il valore essenziale di un materiale che, seppur greve, imperituro mantiene forma e sostanza, accresciute dal continuo naturale invecchiamento cui è sottoposto. Al di là dell’insegnamento del Giusto prescelto, vorrei che le forme espressive delle sculture rappresentassero l’eccezionalità del quotidiano, ovvero la consapevolezza che tutti noi, adulti e giovani, possiamo compiere gesti non necessariamente eroici, ma con l’attenzione, la gentilezza e la responsabilità verso l’altro che potranno farci agire in maniera giusta, traducendo l’ io in noi”.
Come afferma Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo: “I Giusti non sono né santi né eroi, ma persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono stati capaci di andare con coraggio in soccorso dei sofferenti e di interrompere così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male”.
Tra i giusti onorati Luz Long, atleta tedesco esempio di sportività e fratellanza (a Long è stata dedicata l’installazione permanente “Come una farfalla”, una delle sei che si trovano nel Giardino dei Giusti diffuso a Basiglio) e Felicia Bartolotta Impastato, madre di Giuseppe Impastato, giornalista e vittima della mafia a soli 30 anni, esempio di giustizia e denuncia (a Felicetta Impastato è stata dedicata la scultura “Come un aquilone” esposta nel Parco Mozart a Zibido San Giacomo).
A disposizione del pubblico, la parete di metallo all’ingresso della sala si trasformerà in una bacheca interattiva dove poter lasciare uno schizzo, un disegno, un messaggio. Se i Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti, PORT/ALI è un esempio di come l’arte possa essere strumento per creare coesione sociale e partecipazione comunitaria. L’opportunità di collocare il percorso artistico partecipativo presso la Casa dei Diritti di Milano, laboratorio costante e di respiro metropolitano sull’inclusione, la cura ed l’approfondimento del valore delle diversità come fondamenti della cittadinanza, aggiunge pregnanza e moltiplica le potenzialità dei poliedrici messaggi della mostra.
PORT/ALI
a cura di Anna Teresa Ritacco
18 ottobre 2025 - 13 novembre 2025
Inaugurazione sabato 18 ottobre 2025 ore 17:30
Casa dei Diritti del Comune di Milano, Via Edmondo De Amicis 10, Milano Orari: da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12:30 e dalle 13.30 alle 16.00.
Per persone con disabilità, l'accesso è possibile anche da via Dei Fabbri 9. Ingresso gratuito • Informazioni al pubblico: 02 884.41641
Contatti stampa PORT/ALI: Luisa Santonocito +39 347 9745344 santonocitolu5@gmail.com
Contatti Fondazione Gariwo: 02 36707648 comunicazione@gariwo.net
18
ottobre 2025
PORT/ALI mostra memoria collettiva sulle orme dei Giusti
Dal 18 ottobre al 13 novembre 2025
arte contemporanea
Location
CASA DEI DIRITTI
Milano, Via Edmondo De Amicis, 10, (Milano)
Milano, Via Edmondo De Amicis, 10, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12:30 e dalle 13.30 alle 16.00.
Vernissage
18 Ottobre 2025, 17.30
Ufficio stampa
Luisa Santonocito 3479745344
Ufficio stampa
Fondazione Gariwo Ufficio Comunicazione 02 36707648
Autore
Curatore
Progetto grafico










