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Un incontro fortuito sul volo Parigi-Londra tra Jane Birkin e l’allora CEO di Hermès Jean-Louis Dumas. Un incontro che fece la storia della moda. Jane Birkin illustrò i requisiti della sua borsa ideale – trovava troppo piccole quelle in commercio, spiegava, e al loro posto preferiva un grande cesto di vimini, acquistato in Portogallo alla fine degli anni ’60. Detto, fatto. Da quella conversazione ad alta quota nacque la Birkin di Hermès. La primissima, l’originale. L’iconica, ormai status symbol internazionale.
Quarant’anni più tardi, quell’esemplare primario fa di nuovo la storia da Sotheby’s: è finito all’asta per $ 10,1 milioni, un record assoluto per una borsa all’incanto – fa impallidire anche il precedente traguardo di $ 380.000 per una Birkin Matte White Himalaya Niloticus Crocodile Diamond in coccodrillo e oro 18 carati con diamanti (Christie’s, 2016). A contendersi la “prima Birkin”, a Parigi, durante una bidding battle di 10 minuti, ben nove collezionisti internazionali, con offerte tramite telefono, online e in sala. Se l’è aggiudicata la società Valuence Japan Inc, con sede a Tokyo.
E adesso, che fine farà? «Questa acquisizione non è destinata alla rivendita», rivela una nota ufficiale di Valuence Japan Inc. «Piuttosto, riflette la nostra missione di preservare il patrimonio culturale globale e renderlo accessibile al pubblico. Crediamo che sia un’iniziativa di impatto sociale, in linea con i nostri valori di sostenibilità e tutela culturale. L’oggetto sarà accuratamente conservato ed esposto dall’azienda per incarnare questi impegni».
Quindi, i segni particolari di quest’oggetto del desiderio: la “primissima Birkin” è stata presentata nelle stesse condizioni in cui Jane l’ha usata l’ultima volta, incluse le iniziali “J.B.” e il suo tagliaunghie appeso alla tracolla («a testimonianza del suo profondo significato personale», dicono da Sotheby’s). E inclusi graffi e macchie, veri e propri “segni di vita”. Realizzata in pelle Black Box di Hermès con finiture in ottone dorato, la sua costruzione unica, un ibrido tra la larghezza e l’altezza della Birkin 35 e la profondità della Birkin 40, ne accresce lo status di pezzo unico. Negli ultimi 25 anni, a possederla è stata Catherine Bernier, fondatrice della boutique vintage parigina Les 3 Marches de Catherine B.
«Questa vendita storica», rivelano ancora da Sotheby’s, «ha segnato la prima volta in quasi 25 anni che la Birkin originale di Jane Birkin è stata disponibile per l’acquisto, consolidando il suo ruolo di una delle borse più iconiche mai create e, ora, una delle più preziose mai vendute».














