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COM’È ANDATA OGGI? BENE
Mostra collettiva di pittura con opere di Daniele Antoniazzi, Ilaria Costaglia e Carlotta Mazzariol, vincitori dell’Open Call 2025 di Universo Factory. Un’indagine sul quotidiano tra realismo e visione, attraverso tre approcci differenti accomunati da una poetica della soglia che interroga il tempo.
Comunicato stampa
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COM’È ANDATA OGGI? BENE
Mostra collettiva di Daniele Antoniazzi, Ilaria Costaglia e Carlotta Mazzariol
A cura di Simone Ceschin
27 luglio - 7 settembre 2025
Universo Factory – Via Savassa Bassa 4, Vittorio Veneto (TV)
Opening: domenica 27 luglio 2025 dalle ore 17:00
C’è una fragilità radicale nell’ordinario. Sta nelle pause, nei gesti trascurabili, nei silenzi pieni che attraversano le giornate. "Com’è andata oggi? Bene" — frase-archivio della quotidianità, risposta automatica eppure densissima — diventa qui chiave di lettura per una pittura che non insegue l’evento, ma si sofferma sullo sguardo che lo precede e lo segue.
La mostra collettiva, a cura di Simone Ceschin, ospitata presso Universo Factory, riunisce le opere di tre artisti provenienti dall’Atelier 13 dell’Accademia di Belle Arti di Venezia (Prof.ssa Miriam Pertegato): Daniele Antoniazzi, Ilaria Costaglia e Carlotta Mazzariol, selezionati come vincitori dell’Open Call 2025 dello spazio indipendente di Vittorio Veneto. Tre approcci differenti accomunati da una poetica della soglia che interroga il tempo attraverso le immagini.
Le prime tre mostre dell’anno — "Domestica Vanitas", "Dove Cade lo Sguardo" e "Tutto Comincia Tardi" — hanno esplorato, rispettivamente, la ritualità del quotidiano, la presenza del corpo femminile nello spazio domestico e la memoria dell’infanzia come territorio emotivo frammentato. In questa nuova esposizione la pittura si fa strumento di lentezza, di sospensione. Ogni opera è un tentativo di trattenere ciò che nella vita scorre senza lasciare traccia: un volto, un interno, un gesto tra due respiri. Non basta rappresentare la realtà, serve attraversarla, distorcerla, catturarne la tensione e trasformarla in ambiguità formale.
Daniele Antoniazzi lavora su una figurazione stratificata e perturbante. Le sue scene domestiche, mai del tutto pacificate, accolgono elementi disturbanti, oggetti o dettagli che aprono varchi dentro la quotidianità. L’ordine è solo apparente, perchè le composizioni trattengono intrinsecamente una tensione sotterranea tra dramma e ironia, tra regola e deviazione. C’è in Antoniazzi una capacità di costruire immagini che ricordano qualcosa che non si riesce mai a nominare del tutto.
Ilaria Costaglia esplora un universo femminile giovane e sensibile, dove la complicità, il tempo del gioco e della condivisione diventano materia pittorica. Ma sotto la grazia delle sue figure aleggia sempre un’indagine più profonda sull’identità, sullo sguardo, sulla percezione. I suoi dipinti seducono ma non rassicurano, attraendo per poi inquietare. La sua pittura è morbida ma tagliente, attraversata da un’ambivalenza che tiene insieme la dolcezza dell’intimità e la minaccia dell’ignoto.
Carlotta Mazzariol parte invece da fotografie e immagini d’archivio, personali o reperite, che vengono rielaborate con un gesto pittorico materico e vibrante. Le sue figure sembrano al contempo immobili e sul punto di svanire, sospese in paesaggi familiari ma stranianti. Mazzariol lavora sull’imperfezione, sull’intervallo, trasformando il dato reale in una visione soggettiva e fragile, dove la memoria non è mai nostalgia ma riscrittura continua.
Insieme, i tre artisti offrono uno sguardo sfalsato sul quotidiano non come ripetizione, ma come luogo in cui si annidano zone di senso, porosità, affetti. La mostra si muove su una soglia sottile entro la quale la pittura si fa esercizio di ascolto, strumento di decifrazione del tempo e dei suoi vuoti.
"Com’è andata oggi? Bene" diventa allora una formula da decostruire: una maschera cortese che cela il turbamento, la noia, l’attesa, la voglia di non dire. In mostra, tutto questo prende forma tra i margini delle immagini, nel silenzio delle figure, nella materia del colore. È una risposta che diventa domanda.
Universo Factory: uno spazio indipendente per l’arte contemporanea site-specific a Vittorio Veneto
Situato all’interno di un ex-setificio ottocentesco, Universo Factory è uno spazio indipendente dedicato alla sperimentazione artistica. Sviluppato da un’idea del curatore Simone Ceschin, il progetto si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione culturale e valorizzazione di edifici in disuso.
Il programma espositivo è centrato sulla produzione di interventi site-specific in dialogo con l’identità storica e architettonica dello spazio, coinvolgendo artisti emergenti e affermati, con particolare attenzione ai percorsi accademici come quello dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Universo Factory si propone come un ambiente di sperimentazione libero e lontano dai circuiti tradizionali del mercato, dove l’indipendenza concettuale e la contaminazione creativa con il luogo diventano strumenti fondamentali per lo sviluppo della ricerca artistica. Le opere non si limitano a occupare lo spazio ma lo abitano, lo trasformano e ne ridefiniscono la percezione, generando nuove narrazioni condivise con il pubblico e le comunità locali.
Le mostre in programma nei prossimi mesi proseguiranno questo dialogo tra arte, architettura e contesto, offrendo al pubblico esperienze immersive e multidimensionali che esaltano la connessione profonda tra spazio e opera.
Aperto da lunedì a venerdì su appuntamento
Email: universofactory@gmail.com
Instagram: @universo_factory
Mostra collettiva di Daniele Antoniazzi, Ilaria Costaglia e Carlotta Mazzariol
A cura di Simone Ceschin
27 luglio - 7 settembre 2025
Universo Factory – Via Savassa Bassa 4, Vittorio Veneto (TV)
Opening: domenica 27 luglio 2025 dalle ore 17:00
C’è una fragilità radicale nell’ordinario. Sta nelle pause, nei gesti trascurabili, nei silenzi pieni che attraversano le giornate. "Com’è andata oggi? Bene" — frase-archivio della quotidianità, risposta automatica eppure densissima — diventa qui chiave di lettura per una pittura che non insegue l’evento, ma si sofferma sullo sguardo che lo precede e lo segue.
La mostra collettiva, a cura di Simone Ceschin, ospitata presso Universo Factory, riunisce le opere di tre artisti provenienti dall’Atelier 13 dell’Accademia di Belle Arti di Venezia (Prof.ssa Miriam Pertegato): Daniele Antoniazzi, Ilaria Costaglia e Carlotta Mazzariol, selezionati come vincitori dell’Open Call 2025 dello spazio indipendente di Vittorio Veneto. Tre approcci differenti accomunati da una poetica della soglia che interroga il tempo attraverso le immagini.
Le prime tre mostre dell’anno — "Domestica Vanitas", "Dove Cade lo Sguardo" e "Tutto Comincia Tardi" — hanno esplorato, rispettivamente, la ritualità del quotidiano, la presenza del corpo femminile nello spazio domestico e la memoria dell’infanzia come territorio emotivo frammentato. In questa nuova esposizione la pittura si fa strumento di lentezza, di sospensione. Ogni opera è un tentativo di trattenere ciò che nella vita scorre senza lasciare traccia: un volto, un interno, un gesto tra due respiri. Non basta rappresentare la realtà, serve attraversarla, distorcerla, catturarne la tensione e trasformarla in ambiguità formale.
Daniele Antoniazzi lavora su una figurazione stratificata e perturbante. Le sue scene domestiche, mai del tutto pacificate, accolgono elementi disturbanti, oggetti o dettagli che aprono varchi dentro la quotidianità. L’ordine è solo apparente, perchè le composizioni trattengono intrinsecamente una tensione sotterranea tra dramma e ironia, tra regola e deviazione. C’è in Antoniazzi una capacità di costruire immagini che ricordano qualcosa che non si riesce mai a nominare del tutto.
Ilaria Costaglia esplora un universo femminile giovane e sensibile, dove la complicità, il tempo del gioco e della condivisione diventano materia pittorica. Ma sotto la grazia delle sue figure aleggia sempre un’indagine più profonda sull’identità, sullo sguardo, sulla percezione. I suoi dipinti seducono ma non rassicurano, attraendo per poi inquietare. La sua pittura è morbida ma tagliente, attraversata da un’ambivalenza che tiene insieme la dolcezza dell’intimità e la minaccia dell’ignoto.
Carlotta Mazzariol parte invece da fotografie e immagini d’archivio, personali o reperite, che vengono rielaborate con un gesto pittorico materico e vibrante. Le sue figure sembrano al contempo immobili e sul punto di svanire, sospese in paesaggi familiari ma stranianti. Mazzariol lavora sull’imperfezione, sull’intervallo, trasformando il dato reale in una visione soggettiva e fragile, dove la memoria non è mai nostalgia ma riscrittura continua.
Insieme, i tre artisti offrono uno sguardo sfalsato sul quotidiano non come ripetizione, ma come luogo in cui si annidano zone di senso, porosità, affetti. La mostra si muove su una soglia sottile entro la quale la pittura si fa esercizio di ascolto, strumento di decifrazione del tempo e dei suoi vuoti.
"Com’è andata oggi? Bene" diventa allora una formula da decostruire: una maschera cortese che cela il turbamento, la noia, l’attesa, la voglia di non dire. In mostra, tutto questo prende forma tra i margini delle immagini, nel silenzio delle figure, nella materia del colore. È una risposta che diventa domanda.
Universo Factory: uno spazio indipendente per l’arte contemporanea site-specific a Vittorio Veneto
Situato all’interno di un ex-setificio ottocentesco, Universo Factory è uno spazio indipendente dedicato alla sperimentazione artistica. Sviluppato da un’idea del curatore Simone Ceschin, il progetto si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione culturale e valorizzazione di edifici in disuso.
Il programma espositivo è centrato sulla produzione di interventi site-specific in dialogo con l’identità storica e architettonica dello spazio, coinvolgendo artisti emergenti e affermati, con particolare attenzione ai percorsi accademici come quello dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Universo Factory si propone come un ambiente di sperimentazione libero e lontano dai circuiti tradizionali del mercato, dove l’indipendenza concettuale e la contaminazione creativa con il luogo diventano strumenti fondamentali per lo sviluppo della ricerca artistica. Le opere non si limitano a occupare lo spazio ma lo abitano, lo trasformano e ne ridefiniscono la percezione, generando nuove narrazioni condivise con il pubblico e le comunità locali.
Le mostre in programma nei prossimi mesi proseguiranno questo dialogo tra arte, architettura e contesto, offrendo al pubblico esperienze immersive e multidimensionali che esaltano la connessione profonda tra spazio e opera.
Aperto da lunedì a venerdì su appuntamento
Email: universofactory@gmail.com
Instagram: @universo_factory
27
luglio 2025
COM’È ANDATA OGGI? BENE
Dal 27 luglio al 07 settembre 2025
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
UNIVERSO FACTORY
Vittorio Veneto, Via Savassa Bassa, 4, (TV)
Vittorio Veneto, Via Savassa Bassa, 4, (TV)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì su appuntamento
Vernissage
27 Luglio 2025, Dalle ore 17:00
Sito web
Ufficio stampa
Jasmine Miraval
Autore
Curatore
Autore testo critico




