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SFOCATO/UNFOCUS
Il titolo della mostra Un-focus, “Sfocato” traduce con semplicità la natura più intima della sua ricerca.
Sulle tele e sulle tavole, velate di cera, le immagini si fanno indistinte, mai compiute del tutto: ciò che
appare è sempre in bilico tra luce e ombra, tra presenza e dissolvenza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SFOCATO/UNFOCUS di Franco Cimitan
Franco Cimitan, artista veneziano attivo da oltre trent’anni, porta avanti la sua ricerca pittorica sia
individualmente che con il gruppo sperimentale dei Triplani.
Il titolo della mostra Un-focus, “Sfocato” traduce con semplicità la natura più intima della sua ricerca.
Sulle tele e sulle tavole, velate di cera, le immagini si fanno indistinte, mai compiute del tutto: ciò che
appare è sempre in bilico tra luce e ombra, tra presenza e dissolvenza. Ad accoglierci, è un grande
angelo: guida silenziosa che ci accompagna oltre il visibile, come Virgilio con Dante, verso una realtà
velata e segreta. Una realtà che non chiede di essere vista con gli occhi, ma scoperta con lo sguardo
interiore, là dove l’arte diventa sogno, memoria e rivelazione.
Le opere di Cimitan non restituiscono figure nitide, ma apparizioni sospese, visioni incerte fatte di
silenzi e armonie quasi dimenticate, talvolta immerse in atmosfere plumbee, notturne, inquietanti.
Figure, volti, animali e paesaggi emergono come sogni affioranti, ricordi rarefatti che sembrano
velarsi nel momento stesso in cui si manifestano, quali esiti di una lunga e intima elaborazione.
Tutto nei suoi dipinti appare “non finito”, volutamente sfuggente: la luce si contrappone all’ombra in
un equilibrio fragile, costruendo una poetica della sospensione che evoca il tema romantico
dell’attesa. Sono spazi vuoti, infiniti, intrisi di mistero, che chiedono alla nostra intuizione di
completare ciò che rimane indefinito.
L’indefinitezza, però, non è mancanza: è la cifra stessa della sua pittura, che rifiuta la concretezza
dell’occhio oggettivo per farsi suggerimento, presagio, visione interiore. Le immagini non vogliono
essere “viste”, ma “intuite”: diventano indizi da decifrare con lo sguardo interiore.
La mostra, che verrà inaugurata venerdì 5 settembre alle ore 18 con la presentazione di Lucia Majer,
presso la Galleria VisioniAltre di Adolfina de Stefani, raccoglie opere recenti dedicate al tema della
“visione interiore” e resterà aperta al pubblico fino al 28 settembre.
Franco Cimitan, artista veneziano attivo da oltre trent’anni, porta avanti la sua ricerca pittorica sia
individualmente che con il gruppo sperimentale dei Triplani.
Il titolo della mostra Un-focus, “Sfocato” traduce con semplicità la natura più intima della sua ricerca.
Sulle tele e sulle tavole, velate di cera, le immagini si fanno indistinte, mai compiute del tutto: ciò che
appare è sempre in bilico tra luce e ombra, tra presenza e dissolvenza. Ad accoglierci, è un grande
angelo: guida silenziosa che ci accompagna oltre il visibile, come Virgilio con Dante, verso una realtà
velata e segreta. Una realtà che non chiede di essere vista con gli occhi, ma scoperta con lo sguardo
interiore, là dove l’arte diventa sogno, memoria e rivelazione.
Le opere di Cimitan non restituiscono figure nitide, ma apparizioni sospese, visioni incerte fatte di
silenzi e armonie quasi dimenticate, talvolta immerse in atmosfere plumbee, notturne, inquietanti.
Figure, volti, animali e paesaggi emergono come sogni affioranti, ricordi rarefatti che sembrano
velarsi nel momento stesso in cui si manifestano, quali esiti di una lunga e intima elaborazione.
Tutto nei suoi dipinti appare “non finito”, volutamente sfuggente: la luce si contrappone all’ombra in
un equilibrio fragile, costruendo una poetica della sospensione che evoca il tema romantico
dell’attesa. Sono spazi vuoti, infiniti, intrisi di mistero, che chiedono alla nostra intuizione di
completare ciò che rimane indefinito.
L’indefinitezza, però, non è mancanza: è la cifra stessa della sua pittura, che rifiuta la concretezza
dell’occhio oggettivo per farsi suggerimento, presagio, visione interiore. Le immagini non vogliono
essere “viste”, ma “intuite”: diventano indizi da decifrare con lo sguardo interiore.
La mostra, che verrà inaugurata venerdì 5 settembre alle ore 18 con la presentazione di Lucia Majer,
presso la Galleria VisioniAltre di Adolfina de Stefani, raccoglie opere recenti dedicate al tema della
“visione interiore” e resterà aperta al pubblico fino al 28 settembre.
05
settembre 2025
SFOCATO/UNFOCUS
Dal 05 al 28 settembre 2025
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
mercoledì e giovedì 11-14 | venerdì, sabato e domenica 11-14/16-19
Vernissage
5 Settembre 2025, dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Sito web
Editore
VISIONI ALTRE
Ufficio stampa
VISIONI ALTRE
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Adolfinade stefani
Produzione organizzazione








