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MOVIMENTO
Rolando Anselmi è lieto di presentare MOVIMENTO, seconda mostra personale di VincenzoSchillaci con la galleria, a cura di Gaspare Luigi Marcone. Il titolo MOVIMENTO sintetizza un aspetto fondante della ricerca di Schillaci: la pittura intesa come processo in divenire.
Comunicato stampa
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Rolando Anselmi è lieto di presentare MOVIMENTO, seconda mostra personale di Vincenzo Schillaci con la galleria, a cura di Gaspare Luigi Marcone.
Il titolo MOVIMENTO sintetizza un aspetto fondante della ricerca di Schillaci: la pittura intesa come processo in divenire, come soglia tra materia e immagine, tra gesto e pensiero. Lontana da ogni fissità formale, la sua pratica si struttura attorno a un’idea dinamica dell’immagine, concepita non come rappresentazione, ma come apparizione instabile. Le opere esposte mettono in scena una riflessione sull’ontologia dell’immagine. I quattro lavori inediti delle serie Phàntasma si configurano come superfici stratificate, dove pigmenti, polveri di marmo e quarzo, gesso e inchiostri danno vita a visioni intermittenti e immagini fugaci che emergono per poi ritirarsi come fantasmi della percezione. Particolare rilievo assumono le opere Resistenza a un’idea (2025) e Resistenza di un’idea (2025), volutamente collocate in apertura e chiusura della mostra. Entrambi i lavori presentano “intarsi” di due tele trattate con rame elettrodepositato. La prima tela presenta un gesto pittorico compiuto, dove il pensiero ha trovato espressione attraverso il colore, mentre nella seconda, rimasta bianca, il pensiero non ha trovato una manifestazione visiva.
Il processo galvanico ha trasformato la tela in superficie metallica, fissando irreversibilmente i due stati: l’immagine agita e l’immagine trattenuta. L’“intarsio” in rame non è solo un elemento formale, ma un dispositivo concettuale che rende visibile il momento in cui il pensiero si coagula, si blocca, oppure si disperde. In questo processo, la pittura si confronta con la scultura, e il movimento diventa al tempo stesso traccia, resistenza e negazione. Questa tensione tra forma e idea trova ulteriore sviluppo nei bronzi Eclissi in Ossido (2025) ed Eclissi in Bronzo (2025), momenti di transizione all’interno della mostra. Il bronzo agisce come custodia e simulacro: da un lato conserva la memoria
dell’atto pittorico, dall’altro lo sostituisce, evocandolo attraverso una presenza tangibile e densa. Come fenomeni di eclissi, questi lavori custodiscono e al tempo stesso oscurano l’immagine, rafforzando la tensione tra presenza e assenza. MOVIMENTO si configura così come un percorso attraversato da un pensiero radicale sull’immagine, sulla sua fragilità e potenza, sul suo continuo trasformarsi in tempo, memoria e corpo. In questo orizzonte, ogni opera è un organismo vivo, un campo di forze in cui il pensiero prende forma per poi dissolversi nuovamente. La pittura, per Schillaci, non è mai superficie da abitare, ma soglia da attraversare: un luogo in cui visione, materia e coscienza
si incontrano nella loro tensione più estrema.
Vincenzo Schillaci (b. 1984, Palermo, Italia) vive e lavora a Roma. Tra le recenti mostre personali si ricordano: Galerie Rolando Anselmi (Roma, 2025; Berlino, 2020), Operativa Arte Contemporanea (Roma, 2018, 2016), Untitled Association (Berlino, 2018), Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (Milano, 2018), Komplot (Bruxelles, 2014), Cripta 747 (Torino, 2013), Gum Studio (Torino, 2013). Tra le mostre collettive selezionate figurano: Varkensmarkt 30/G3 (Bruxelles, 2024), Panorama, Italics, (L'Aquila, 2023), Otto Gallery (Torino, 2023), Galerie Rolando Anselmi (Roma, 2023, 2020; Berlino, 2019), Castello San Basilio (Pisticci, 2019), Galleria Giorgio Galotti (Torino, 2018), Palazzo Mazzarino (Palermo, 2018), Operativa Arte Contemporanea (Roma, 2017, 2013), Galleria Francesco Pantaleone (Palermo, 2016), Museo Mandralisca (Cefalù, 2015), L’A Project Space (Palermo, 2013, 2012, 2011), Fondation Antoine De Galbert (Parigi, 2012), C.o.C.A center of contemporary arts (Modica, 2011).
Il titolo MOVIMENTO sintetizza un aspetto fondante della ricerca di Schillaci: la pittura intesa come processo in divenire, come soglia tra materia e immagine, tra gesto e pensiero. Lontana da ogni fissità formale, la sua pratica si struttura attorno a un’idea dinamica dell’immagine, concepita non come rappresentazione, ma come apparizione instabile. Le opere esposte mettono in scena una riflessione sull’ontologia dell’immagine. I quattro lavori inediti delle serie Phàntasma si configurano come superfici stratificate, dove pigmenti, polveri di marmo e quarzo, gesso e inchiostri danno vita a visioni intermittenti e immagini fugaci che emergono per poi ritirarsi come fantasmi della percezione. Particolare rilievo assumono le opere Resistenza a un’idea (2025) e Resistenza di un’idea (2025), volutamente collocate in apertura e chiusura della mostra. Entrambi i lavori presentano “intarsi” di due tele trattate con rame elettrodepositato. La prima tela presenta un gesto pittorico compiuto, dove il pensiero ha trovato espressione attraverso il colore, mentre nella seconda, rimasta bianca, il pensiero non ha trovato una manifestazione visiva.
Il processo galvanico ha trasformato la tela in superficie metallica, fissando irreversibilmente i due stati: l’immagine agita e l’immagine trattenuta. L’“intarsio” in rame non è solo un elemento formale, ma un dispositivo concettuale che rende visibile il momento in cui il pensiero si coagula, si blocca, oppure si disperde. In questo processo, la pittura si confronta con la scultura, e il movimento diventa al tempo stesso traccia, resistenza e negazione. Questa tensione tra forma e idea trova ulteriore sviluppo nei bronzi Eclissi in Ossido (2025) ed Eclissi in Bronzo (2025), momenti di transizione all’interno della mostra. Il bronzo agisce come custodia e simulacro: da un lato conserva la memoria
dell’atto pittorico, dall’altro lo sostituisce, evocandolo attraverso una presenza tangibile e densa. Come fenomeni di eclissi, questi lavori custodiscono e al tempo stesso oscurano l’immagine, rafforzando la tensione tra presenza e assenza. MOVIMENTO si configura così come un percorso attraversato da un pensiero radicale sull’immagine, sulla sua fragilità e potenza, sul suo continuo trasformarsi in tempo, memoria e corpo. In questo orizzonte, ogni opera è un organismo vivo, un campo di forze in cui il pensiero prende forma per poi dissolversi nuovamente. La pittura, per Schillaci, non è mai superficie da abitare, ma soglia da attraversare: un luogo in cui visione, materia e coscienza
si incontrano nella loro tensione più estrema.
Vincenzo Schillaci (b. 1984, Palermo, Italia) vive e lavora a Roma. Tra le recenti mostre personali si ricordano: Galerie Rolando Anselmi (Roma, 2025; Berlino, 2020), Operativa Arte Contemporanea (Roma, 2018, 2016), Untitled Association (Berlino, 2018), Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (Milano, 2018), Komplot (Bruxelles, 2014), Cripta 747 (Torino, 2013), Gum Studio (Torino, 2013). Tra le mostre collettive selezionate figurano: Varkensmarkt 30/G3 (Bruxelles, 2024), Panorama, Italics, (L'Aquila, 2023), Otto Gallery (Torino, 2023), Galerie Rolando Anselmi (Roma, 2023, 2020; Berlino, 2019), Castello San Basilio (Pisticci, 2019), Galleria Giorgio Galotti (Torino, 2018), Palazzo Mazzarino (Palermo, 2018), Operativa Arte Contemporanea (Roma, 2017, 2013), Galleria Francesco Pantaleone (Palermo, 2016), Museo Mandralisca (Cefalù, 2015), L’A Project Space (Palermo, 2013, 2012, 2011), Fondation Antoine De Galbert (Parigi, 2012), C.o.C.A center of contemporary arts (Modica, 2011).
21
giugno 2025
MOVIMENTO
Dal 21 giugno al 10 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
Galerie Rolando Anselmi | Roma
Roma, Via di Tor Fiorenza, 16, (RM)
Roma, Via di Tor Fiorenza, 16, (RM)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 15-19
Sito web
Autore




