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Christie’s New York ha annunciato per novembre la l’asta della collezione di Patricia G. Ross Weis e Robert F. Weis, uno dei nuclei privati più importanti dedicati all’arte del XX secolo. Valutata complessivamente oltre 180 milioni di dollari, la raccolta sarà il fulcro della Fall Marquee Week e offrirà la rara occasione di vedere riuniti capolavori di Henri Matisse, Pablo Picasso, Georges Braque, Piet Mondrian, Max Ernst, Mark Rothko, Arshile Gorky e di altri protagonisti delle Avanguardie europee e americane che, una volta, erano conservati nella residenza di famiglia in Pennsylvania o all’appartamento newyorkese, dove le opere dialogavano come in un museo privato. Si passa da un paesaggio fauve di Braque dei primi anni Dieci a una serie di capolavori di Léger, Miró, Matisse e Picasso risalenti al periodo tra le due guerre mondiali, fino alle grandi tele americane di Mondrian, Ernst, Gorky e Rothko, testimonianza della centralità di New York come capitale dell’arte a metà secolo.
«Crescere con la collezione d’arte dei nostri genitori ci ha portato grande gioia e ha creato in noi tre un interesse e una passione per l’arte che dureranno tutta la vita», hanno raccontato Colleen, Jennifer e Jonathan Weis, i tre figli della coppia. «Ha definito la nostra esperienza familiare e siamo stati fortunati a vivere tra queste bellezze. La nostra cura passerà ad altri che, speriamo, saranno altrettanto ispirati dalla bellezza e dalla profondità dei sentimenti che la collezione evoca».
La collezione riflette la passione e il rigore con cui i coniugi Weis hanno costruito il loro patrimonio artistico, lungo un arco di 70 anni. Robert Weis, figura di spicco della grande distribuzione americana, e Patricia Ross Weis, collezionista attenta al design e alla ceramica, hanno scelto e acquistato le opere con un approccio guidato da studi, contatti con galleristi e un costante desiderio di approfondimento. A testimonianza di un modo di collezionare raro, fondato sulla pazienza, sull’erudizione e su una visione chiara del ruolo dell’arte nella vita quotidiana.
Tra i lotti più significativi spiccano La lecture (Marie-Thérèse) di Picasso, stima nell’ordine dei 40 milioni di dollari, realizzato nel 1932 durante la stagione di Boisgeloup, e Figure et bouquet (Tête ocre) di Matisse, stima tra i 15 e i 25 milioni di dollari, eseguito nel 1937 a Nizza. Mondrian è rappresentato da Composition with Red and Blue, stima tra i 20 e i 30 milioni di dollari, dipinto della famosa serie “transatlantica”, nella fase del suo trasferimento a New York dall’Europa in guerra. Ma il pezzo di punta dell’asta è No. 31 (Yellow Stripe) di Rothko, stima intorno ai 50 milioni di dollari e datato 1958, un momento cruciale della sua carriera: fu proprio in quell’anno che Ludwig Mies van der Rohe commissionò all’arista una serie di dipinti su tela di grandi dimensioni per il ristorante Four Seasons nel Seagram Building di New York.
«Il No. 31 (Yellow Stripe) di Mark Rothko è un gioiello all’interno della straordinaria collezione dei coniugi Weis e una tela fondamentale nell’opera dell’iconico artista», ha commentato Sara Friedlander, Vicepresidente di Christie’s per l’arte postbellica e contemporanea. «L’opera fu concepita da Rothko nel 1958, l’anno in cui gli fu commissionata la realizzazione dei suoi iconici Seagram Murals, ed è ampiamente considerata il momento più significativo della sua carriera. Eppure, tra le opere che creò in questo periodo, questa è la più importante. In contrasto con la tavolozza più scura e cupa caratteristica dell’epoca, il No. 31 (Yellow Stripe) impiega tonalità vivaci e audaci, producendo campiture di colore estasianti e gioiose che irradiano potenza».














