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INTERFERENZE Dialoghi visivi nel caos contemporaneo
Mostra Fotografica e Terzo libro del Collettivo fotografico photomilano 2.0 (fondato da Francesco Tadini) Interferenze è un progetto a cura e da un’idea di Federicapaola Capecchi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
INTERFERENZE DIALOGHI VISIVI NEL CAOS CONTEMPORANEO
LIBRO E MOSTRA
Da un’idea e a cura di Federicapaola Capecchi
Opificio della Fotografia, Milano, Via Niccolò Jommelli 24, Milano
Inaugurazione mostra: venerdì 19 settembre 2025, ore 19.00
Presentazione libro: sabato 27 settembre 2025, ore 19.00
Periodo di apertura: dal 20 settembre al 18 ottobre 2025
Cinquantanove fotografi selezionati per raccontare, con un libro e una mostra, interferenze. Polacchi, londinesi, croati, italiani che vivono all’estero e altri rimasti qui. Di questi, trentuno sono anche nella mostra fotografica collettiva che inaugura a Milano venerdì 19 settembre 2019 alle ore 19. Una forte impronta internazionale che non è solo geografica, ma di sguardo: leggere il tema delle interferenze attraverso contesti e sensibilità diverse, rende evidente come la fotografia possa essere al tempo stesso linguaggio universale e strumento critico per interpretare le complessità del presente.
In un’epoca in cui le immagini si moltiplicano senza tregua, Interferenze sceglie di non ordinarle, ma di ascoltarne le collisioni.
La mostra e il libro — ideati e curati da Federicapaola Capecchi con gli autori del collettivo PhotoMilano 2.0 — nascono dalla consapevolezza che oggi la fotografia non può
più essere letta come un linguaggio lineare. È piuttosto un campo di tensioni: fra memoria e oblio, corpi e architetture, archivi e glitch digitali.
Gli spazi del progetto Opificio della Fotografia diventano così un luogo di attraversamento, in cui le fotografie non cercano armonia ma accettano il conflitto: il segno che disturba, il pixel che si rompe, l’immagine che si sovrappone a un’altra come se volesse rubarle la voce. In questo senso, il progetto non si limita a esporre fotografie ma costruisce un ambiente critico, dove chi guarda si trova di fronte a un continuo riassetto di senso.
Come osserva la curatrice: «Nelle immagini selezionate la città non appare mai come sfondo neutro, ma come un palinsesto vivo. Ogni segno, ogni presenza umana o architettonica, interferisce con un’altra, creando vibrazioni inattese. Anche l’errore digitale o il dettaglio imperfetto diventano indizi preziosi, testimonianze del nostro modo di abitare le immagini.»
Le fotografie raccolte in Interferenze mostrano la densità del contemporaneo: muri che trattengono scritture stratificate, ritratti che sembrano emergere dal buio e subito dissolversi, scorci urbani che restituiscono più tempo insieme. Non c’è una narrazione unica, ma una polifonia di sguardi che
riflettono la condizione di chi vive oggi immerso in flussi visivi continui.
«Viviamo in un tempo di sovrapposizioni e collisioni, di realtà che si frammentano e ricompongono in nuovi equilibri precari.» Prosegue la curatrice «Le informazioni si accavallano, le immagini si stratificano, le identità si sfaldano e si ricostruiscono continuamente. La fotografia, in questa epoca
di molteplicità, diventa strumento per registrare, interpretare e – forse – sovvertire le interferenze
che segnano il nostro presente.»
Il libro — che verrà presentato sabato 27 settembre — precede e amplifica il percorso della mostra,
aprendo entrambi a un’idea di fotografia come dispositivo di relazione, non di semplice
rappresentazione. Il progetto, nella duplice – e diversa – declinazione del libro e della mostra,
raccoglie fotografie che interrogano la città come campo di segni, il digitale come lingua da scoprire,
il corpo come luogo di contatto e trasformazione, e l’archivio come materia viva. L’esito non è
un’unica narrazione, ma un ambiente che chiede al visitatore di ri-assemblare storie, di partecipare
alle fratture e ai cortocircuiti della memoria visiva.
È un invito a sostare dentro le immagini, ad accettarne la complessità, a riconoscere che la bellezza
del presente non sta nell’ordine, ma nelle sue zone d’attrito.
“Interferenze” rimarrà aperta al pubblico fino al 18 ottobre 2025 negli spazi di via Niccolò Jommelli
24 a Milano, con ingresso libero.
INTERFERENZE
Dialoghi visivi nel caos contemporaneo
Libro e mostra a cura e da un’idea di Federicapaola Capecchi
AA.VV.: fotografi del collettivo PhotoMilano 2.0
IN MOSTRA E NEL LIBRO:
KRYSTYNA HORBACZEWSKA, BERGINA LEKA, ARMANO JERICEVIC, ALESSANDRO ALESSANDRI,
MATTEO GROPPI, LUISA MONTAGNA, FRANCESCO SALVATORI, LIDIA MONTENERO, PATRIZIA BOGNANNI,
ROBERTO ROGNONI, CRISTINA TOSI, CATIA MONTAGNA, ANNA BOERI, MIRKO MORIERO,
GRAZIANO FRANCESCHIN, ROBERTO MANFREDI, ROBERTO MENARDO, ADELE QUARANTA,
ELISABETTA MAETZKE, TOMMASO STILLA, FRANCESCA SEMERANO, EMANUELE MINETTI,
ANDREA SCHIAVINATO, EMANUELE CORTELLEZZI, VALENTINA PODDI, MARIA CRISTINA BARBIERI,
ELENA BONAGAMBA, ELENA GALIMBERTI, MARCO SIMONTACCHI, DONATELLA SARCHINI, ALBERTO SCIBONA
NEL LIBRO:
SAM BENARI, PAWEL KLEKOWSKI, KATARZYNA MAJEWSKA, MICHEL RULENS FANTINI
RICCARDA MONTENERO, IAIA GAGLIANI, PAOLA RIZZI, LAVINIA DIANINI, ANNA ESPOSITO, DAVIDE INZILLO,
CARMELA CAMINITI, GIOVANNI FIRMANI, GIOVANNI PAOLINI, ROBERTA COSTANZI, GIANNI PROFETA, DANILO
TAVECCHIO, GUIDO LANDUCCI, LUCIANO D’ANTONIO, LUISA GRECO, VANIA BUONO, MAURO TOZZI,
ALESSANDRO ROVELLI, FILIPPO CRISTALLO, ROBERTO BESANA, FRANCISCO SORIANO, CLAUDIO MANENTI,
VALENTINA ANTONUCCI, STEFANO BARATTINI
Opificio della Fotografia interno a Casa Museo Spazio Tadini
via Niccolò Jommelli 24, Milano
Inaugurazione mostra: 19 settembre 2025, ore 19.00
Presentazione libro: 27 settembre 2025, ore 19.00
Apertura al pubblico: fino al 19 ottobre 2025 dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
venerdì e sabato su prenotazione – federicapaola@gmail.com – visite guidate: dalle mostre
temporanee di fotografia alla sala permanete dedicata alla ricerca fotografica di Francesco Tadini con
Federicapaola Capecchi; dalla collezione della Casa Museo Spazio Tadini all’archivio e alle opere in
permanenza di Emilio Tadini con Melina Scalise.
Contatti stampa
Ufficio stampa / Info: info@opificiodellafotografia.it
Immagini per la stampa e cartella media: disponibili su richiesta
OPIFICIO DELLA FOTOGRAFIA
Un opificio della fotografia, un luogo del fare, un luogo in cui vivere la fotografia ogni giorno.
Un fare dedicato alla valorizzazione della fotografia in ogni sua forma e declinazione, dallo storicizzato al
nuovo, dai noti agli emergenti. Troverai mostre, workshop, eventi, contest, letture portfolio, eventi, festival e
rassegne, archiviazione, realizzazione audiovisivi e libri, book shop, stampa fine art. Nasce da e con le
esperienze con la fotografia che Federicapaola Capecchi ha ideato e/o sviluppato negli anni. È un progetto
interno a Casa Museo Spazio Tadini, negli spazi studio del Maestro Emilio Tadini. Un progetto e luogo di
fruizione della fotografia in linea con il progetto del Museo Spazio Tadini, fondato da Francesco Tadini e Melina
Scalise e di cui Federicapaola Capecchi fa parte dal 2008. I visitatori possono così passare dalla fotografia
all’arte, dalla storia della vecchia tipografia che ospitava lo spazio nei primi del Novecento ai grandi trittici
dell’artista Tadini scomparso nel 2002 con visite guidate e approfondimenti.
https://www.opificiodellafotografia.it
PHOTOMILANO 2.0
PhotoMilano nasce nel 2017 da un’idea di Francesco Tadini, fotografo, regista e fondatore della Casa Museo
Spazio Tadini. Un progetto che nasce dalla passione per la fotografia del suo ideatore, ma anche dal desiderio
di portare in un luogo museale, concepito per dare spazio ai nuovi linguaggi artistici, la fotografia nella sua
nuova veste artistica, storica e sociologica.
Fino al 2020 tante le occasioni di incontro, le esposizioni, i dibatti gli stimoli per una ricerca fotografica
sempre più professionale, ma il gruppo PhotoMilano non è mai stato solo questo perché ha stimolato la
nascita di amicizie e uscite di gruppo come le memorabili nottate a Venezia.
Ad animare il gruppo sui social l’instancabile Francesco Tadini e Federicapaola Capecchi, curatore di
fotografia, ideatrice del progetto Opificio della Fotografia interno alla Casa Museo Spazio Tadini, dove cura
mostre di fotografia autoriale e progetti editoriali, anche ideatrice di Sport Photography Museum e molteplici
format per la fotografia, nonché volto e redattrice di TG Fotografia.
Nel 2022 Francesco Tadini e Federicapaola Capecchi danno vita a PhotoMilano 2.0: una realtà più “audace” sul
piano creativo, più internazionale e più di ricerca.
https://www.photomilano.org / https://www.facebook.com/groups/photomilano2.0/
LIBRO E MOSTRA
Da un’idea e a cura di Federicapaola Capecchi
Opificio della Fotografia, Milano, Via Niccolò Jommelli 24, Milano
Inaugurazione mostra: venerdì 19 settembre 2025, ore 19.00
Presentazione libro: sabato 27 settembre 2025, ore 19.00
Periodo di apertura: dal 20 settembre al 18 ottobre 2025
Cinquantanove fotografi selezionati per raccontare, con un libro e una mostra, interferenze. Polacchi, londinesi, croati, italiani che vivono all’estero e altri rimasti qui. Di questi, trentuno sono anche nella mostra fotografica collettiva che inaugura a Milano venerdì 19 settembre 2019 alle ore 19. Una forte impronta internazionale che non è solo geografica, ma di sguardo: leggere il tema delle interferenze attraverso contesti e sensibilità diverse, rende evidente come la fotografia possa essere al tempo stesso linguaggio universale e strumento critico per interpretare le complessità del presente.
In un’epoca in cui le immagini si moltiplicano senza tregua, Interferenze sceglie di non ordinarle, ma di ascoltarne le collisioni.
La mostra e il libro — ideati e curati da Federicapaola Capecchi con gli autori del collettivo PhotoMilano 2.0 — nascono dalla consapevolezza che oggi la fotografia non può
più essere letta come un linguaggio lineare. È piuttosto un campo di tensioni: fra memoria e oblio, corpi e architetture, archivi e glitch digitali.
Gli spazi del progetto Opificio della Fotografia diventano così un luogo di attraversamento, in cui le fotografie non cercano armonia ma accettano il conflitto: il segno che disturba, il pixel che si rompe, l’immagine che si sovrappone a un’altra come se volesse rubarle la voce. In questo senso, il progetto non si limita a esporre fotografie ma costruisce un ambiente critico, dove chi guarda si trova di fronte a un continuo riassetto di senso.
Come osserva la curatrice: «Nelle immagini selezionate la città non appare mai come sfondo neutro, ma come un palinsesto vivo. Ogni segno, ogni presenza umana o architettonica, interferisce con un’altra, creando vibrazioni inattese. Anche l’errore digitale o il dettaglio imperfetto diventano indizi preziosi, testimonianze del nostro modo di abitare le immagini.»
Le fotografie raccolte in Interferenze mostrano la densità del contemporaneo: muri che trattengono scritture stratificate, ritratti che sembrano emergere dal buio e subito dissolversi, scorci urbani che restituiscono più tempo insieme. Non c’è una narrazione unica, ma una polifonia di sguardi che
riflettono la condizione di chi vive oggi immerso in flussi visivi continui.
«Viviamo in un tempo di sovrapposizioni e collisioni, di realtà che si frammentano e ricompongono in nuovi equilibri precari.» Prosegue la curatrice «Le informazioni si accavallano, le immagini si stratificano, le identità si sfaldano e si ricostruiscono continuamente. La fotografia, in questa epoca
di molteplicità, diventa strumento per registrare, interpretare e – forse – sovvertire le interferenze
che segnano il nostro presente.»
Il libro — che verrà presentato sabato 27 settembre — precede e amplifica il percorso della mostra,
aprendo entrambi a un’idea di fotografia come dispositivo di relazione, non di semplice
rappresentazione. Il progetto, nella duplice – e diversa – declinazione del libro e della mostra,
raccoglie fotografie che interrogano la città come campo di segni, il digitale come lingua da scoprire,
il corpo come luogo di contatto e trasformazione, e l’archivio come materia viva. L’esito non è
un’unica narrazione, ma un ambiente che chiede al visitatore di ri-assemblare storie, di partecipare
alle fratture e ai cortocircuiti della memoria visiva.
È un invito a sostare dentro le immagini, ad accettarne la complessità, a riconoscere che la bellezza
del presente non sta nell’ordine, ma nelle sue zone d’attrito.
“Interferenze” rimarrà aperta al pubblico fino al 18 ottobre 2025 negli spazi di via Niccolò Jommelli
24 a Milano, con ingresso libero.
INTERFERENZE
Dialoghi visivi nel caos contemporaneo
Libro e mostra a cura e da un’idea di Federicapaola Capecchi
AA.VV.: fotografi del collettivo PhotoMilano 2.0
IN MOSTRA E NEL LIBRO:
KRYSTYNA HORBACZEWSKA, BERGINA LEKA, ARMANO JERICEVIC, ALESSANDRO ALESSANDRI,
MATTEO GROPPI, LUISA MONTAGNA, FRANCESCO SALVATORI, LIDIA MONTENERO, PATRIZIA BOGNANNI,
ROBERTO ROGNONI, CRISTINA TOSI, CATIA MONTAGNA, ANNA BOERI, MIRKO MORIERO,
GRAZIANO FRANCESCHIN, ROBERTO MANFREDI, ROBERTO MENARDO, ADELE QUARANTA,
ELISABETTA MAETZKE, TOMMASO STILLA, FRANCESCA SEMERANO, EMANUELE MINETTI,
ANDREA SCHIAVINATO, EMANUELE CORTELLEZZI, VALENTINA PODDI, MARIA CRISTINA BARBIERI,
ELENA BONAGAMBA, ELENA GALIMBERTI, MARCO SIMONTACCHI, DONATELLA SARCHINI, ALBERTO SCIBONA
NEL LIBRO:
SAM BENARI, PAWEL KLEKOWSKI, KATARZYNA MAJEWSKA, MICHEL RULENS FANTINI
RICCARDA MONTENERO, IAIA GAGLIANI, PAOLA RIZZI, LAVINIA DIANINI, ANNA ESPOSITO, DAVIDE INZILLO,
CARMELA CAMINITI, GIOVANNI FIRMANI, GIOVANNI PAOLINI, ROBERTA COSTANZI, GIANNI PROFETA, DANILO
TAVECCHIO, GUIDO LANDUCCI, LUCIANO D’ANTONIO, LUISA GRECO, VANIA BUONO, MAURO TOZZI,
ALESSANDRO ROVELLI, FILIPPO CRISTALLO, ROBERTO BESANA, FRANCISCO SORIANO, CLAUDIO MANENTI,
VALENTINA ANTONUCCI, STEFANO BARATTINI
Opificio della Fotografia interno a Casa Museo Spazio Tadini
via Niccolò Jommelli 24, Milano
Inaugurazione mostra: 19 settembre 2025, ore 19.00
Presentazione libro: 27 settembre 2025, ore 19.00
Apertura al pubblico: fino al 19 ottobre 2025 dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
venerdì e sabato su prenotazione – federicapaola@gmail.com – visite guidate: dalle mostre
temporanee di fotografia alla sala permanete dedicata alla ricerca fotografica di Francesco Tadini con
Federicapaola Capecchi; dalla collezione della Casa Museo Spazio Tadini all’archivio e alle opere in
permanenza di Emilio Tadini con Melina Scalise.
Contatti stampa
Ufficio stampa / Info: info@opificiodellafotografia.it
Immagini per la stampa e cartella media: disponibili su richiesta
OPIFICIO DELLA FOTOGRAFIA
Un opificio della fotografia, un luogo del fare, un luogo in cui vivere la fotografia ogni giorno.
Un fare dedicato alla valorizzazione della fotografia in ogni sua forma e declinazione, dallo storicizzato al
nuovo, dai noti agli emergenti. Troverai mostre, workshop, eventi, contest, letture portfolio, eventi, festival e
rassegne, archiviazione, realizzazione audiovisivi e libri, book shop, stampa fine art. Nasce da e con le
esperienze con la fotografia che Federicapaola Capecchi ha ideato e/o sviluppato negli anni. È un progetto
interno a Casa Museo Spazio Tadini, negli spazi studio del Maestro Emilio Tadini. Un progetto e luogo di
fruizione della fotografia in linea con il progetto del Museo Spazio Tadini, fondato da Francesco Tadini e Melina
Scalise e di cui Federicapaola Capecchi fa parte dal 2008. I visitatori possono così passare dalla fotografia
all’arte, dalla storia della vecchia tipografia che ospitava lo spazio nei primi del Novecento ai grandi trittici
dell’artista Tadini scomparso nel 2002 con visite guidate e approfondimenti.
https://www.opificiodellafotografia.it
PHOTOMILANO 2.0
PhotoMilano nasce nel 2017 da un’idea di Francesco Tadini, fotografo, regista e fondatore della Casa Museo
Spazio Tadini. Un progetto che nasce dalla passione per la fotografia del suo ideatore, ma anche dal desiderio
di portare in un luogo museale, concepito per dare spazio ai nuovi linguaggi artistici, la fotografia nella sua
nuova veste artistica, storica e sociologica.
Fino al 2020 tante le occasioni di incontro, le esposizioni, i dibatti gli stimoli per una ricerca fotografica
sempre più professionale, ma il gruppo PhotoMilano non è mai stato solo questo perché ha stimolato la
nascita di amicizie e uscite di gruppo come le memorabili nottate a Venezia.
Ad animare il gruppo sui social l’instancabile Francesco Tadini e Federicapaola Capecchi, curatore di
fotografia, ideatrice del progetto Opificio della Fotografia interno alla Casa Museo Spazio Tadini, dove cura
mostre di fotografia autoriale e progetti editoriali, anche ideatrice di Sport Photography Museum e molteplici
format per la fotografia, nonché volto e redattrice di TG Fotografia.
Nel 2022 Francesco Tadini e Federicapaola Capecchi danno vita a PhotoMilano 2.0: una realtà più “audace” sul
piano creativo, più internazionale e più di ricerca.
https://www.photomilano.org / https://www.facebook.com/groups/photomilano2.0/
19
settembre 2025
INTERFERENZE Dialoghi visivi nel caos contemporaneo
Dal 19 settembre al 18 ottobre 2025
fotografia
Location
Opificio della Fotografia
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (MI)
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (MI)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
Vernissage
19 Settembre 2025, 19
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione





