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Noah Beyene – Mourning Light
L’uso del colore giallo – al centro della sua tavolozza – è un motivo potente e ricorrente nella pratica di Beyene. Nei suoi dipinti assume ulteriori elementi di significato, rappresentando abbondanza e appartenenza, ma anche la luce naturale, chiudendo il cerchio con il background dell’artista.
Comunicato stampa
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La Galleria Solito riprende la programmazione del 2025 con “Mourning light”, il solo show dell’artista Noah Beyene (Svezia, 1993). Per la prima esposizione italiana, l’artista presenta una selezione di lavori inediti realizzati per S1, la Galleria principale del gruppo Solito, nel complesso dell’ex Lanificio di Porta Capuana.
La mostra è introdotta e curata da Vincent Vanden Bogaard.
Noah Beyene offre un’esplorazione profondamente personale del genere umano, degli stati psicologici, esplorando il modo in cui interagiamo con ciò che ci circonda. Con un’eredità mista etiope e svedese, i suoi dipinti colmano il divario tra il visibile e il percepito, trasformando momenti di quieta introspezione e vulnerabilità in toccanti narrazioni visive. Attraverso la sua arte, Beyene cattura la fragilità di momenti intimi, raffigurando amici e familiari in composizioni che sfidano le convenzioni della pittura figurativa contemporanea.
Il suo lavoro è complesso perché pone il pubblico di fronte a una doppia lettura: genera un senso di accoglienza e bellezza pur rappresentando qualcosa di inquietante, creando così un potente attrito tra l’immagine e le emozioni che evoca.
La formazione professionale di Beyene nella fotografia e il suo riconosciuto lavoro come lighting director sono evidenti nel suo processo artistico. Dispone con cura e fotografa i suoi soggetti in contesti reali, per poi tradurli in pittura a olio, conferendo a ciascuna opera una qualità cinematografica unica. Il suo magistrale uso della luce e le audaci palette cromatiche creano scene allo stesso tempo meticolose nei dettagli ed evocative nell’atmosfera, oscillando tra fotorealismo e astrazione emotiva.
L’uso del colore giallo – al centro della sua tavolozza – è un motivo potente e ricorrente nella pratica di Beyene. Nelle tradizioni giudeo-cristiane, il giallo è spesso controverso, simbolo al contempo di luce divina e di tradimento, come nelle raffigurazioni di Giuda. Nei dipinti di Beyene assume ulteriori elementi di significato, rappresentando abbondanza e appartenenza, ma anche la luce naturale, chiudendo il cerchio con il background dell’artista.
Fulcro della mostra è il dipinto “Miracle of the Black Leg” che rielabora un cruento mito della storia dell’arte occidentale attraverso una lente personale e familiare. La leggenda originale, considerata il primo caso in cui un etiope è stato raffigurato nell’arte occidentale, racconta del sacrificio di un uomo nero per salvare un uomo bianco. Beyene rivendica questa narrazione reimmaginandola come una scena domestica e tranquilla.
Come afferma l’artista: «La mia versione reinterpreta questo mito attraverso una prospettiva familiare. Mia madre e mio padre siedono su un divano, guardandomi con calma; io indosso una veste, con le gambe appoggiate su un tavolo, su cui si trovano anche una caffettiera, una Croce d’Etiopia e un piccolo leone di cemento, segni culturali condivisi che fluttuano tra l’eredità svedese ed etiope».
Questi simboli – il caffè, la croce e il leone – assumono un nuovo significato nel contesto del dipinto, diventando punti di riferimento di identità e forza d’animo. Sotto il tavolo, un dettaglio apparentemente banale – un’aspirapolvere con un calzino nero incastrato nel beccuccio – funge da richiamo al «disordine che si nasconde dietro i simboli, a ciò che cerchiamo di cancellare o contenere».
I dipinti di Beyene invitano a un dialogo non solo con i soggetti raffigurati sulla tela, ma anche con la nostra vita interiore, rivelando la straordinaria profondità di sentimenti che abita negli angoli più silenziosi della nostra esistenza quotidiana. Mourning Light è un potente promemoria del fatto che le nostre storie più intime sono spesso le più profonde. (VVB)
Noah Beyene sarà presente all’inaugurazione.
Noah Beyene (Stoccolma, 1993) ha conseguito la Laurea in Belle Arti alla Slade School of Fine Art di Londra nel 2023.
Lighting director riconosciuto a livello internazionale nel mondo della fotografia, Noah intreccia il suo lavoro pittorico con una profonda conoscenza della storia dell’immagine. Per lui, il gesto pittorico è uno strumento potente, capace di generare tanto l’astrazione più pura quanto la resa fotorealistica. È nelle zone di confine tra questi estremi che nasce il suo linguaggio: un colore che vibra, una linea trattenuta, una sedia dipinta con forti tratti, o una luce tenue che scivola su una parete opaca, rendendo invisibile ciò che esiste, a meno che non lo si guardi con occhi socchiusi.
Nel cuore della sua ricerca c’è il desiderio profondo di capire come l’occhio può essere guidato, sedotto, ingannato. Le sue tele non si lasciano mai afferrare del tutto; proprio quando si crede di averle comprese, si aprono a nuove letture. Così si manifesta il suo talento narrativo: ogni opera è un invito silenzioso a restare, a guardare ancora, a scoprire di più.
Tra le principali mostre personali: Headfirst, Addis Fine Art, Londra, UK (2023); Beyond the seas, A House, Stoccolma, Svezia (2020). Principali mostre collettive: Changing the Subject, Annely Juda Fine Art, Londra, UK (2024); Connected Threads, Addis Fine Art, New York, USA (2024).
Noah Beyene vive e lavora tra Londra e Stoccolma.
Vincent Vanden Bogaard (1986), stimato e giovanissimo curatore belga con un curriculum già corposo e importante, è consulente indipendente che ha sviluppato nel tempo una forte conoscenza e visione strategica per le aziende del mercato dell’arte contemporanea. Negli ultimi due anni si è dedicato allo sviluppo del progetto Solito.
La formula delle Gallerie Solito è una piccola holding che gestisce oltre ai propri spazi fisici anche una piattaforma digitale (progetto aggiudicatario di un bando ministeriale per Cultura Crea) e il marchio editoriale iemme nato nel 2011. Tutte le iniziative sono promosse sul sito web galleriasolito.com. Si ringrazia Hapto Studio di Milano che ha curato la linea visiva del progetto, Officina Keller dell’arch. Antonio Martiniello per il lavoro di rigenerazione urbana che da anni coinvolge l’area di Porta Capuana e del complesso dell’ex Lanificio, grazie alle attività di integrazione sociale delle realtà artigianali locali, il Lanificio Digitale, l’open innovation HUB, che ha realizzato la piattaforma digitale a supporto delle attività di Solito, Punto Zero Atelier di Valeria Apicella per il supporto messo a disposizione durante la permanenza dell’artista a Napoli e l’ANGAMC - Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e Contemporanea.
“Mourning Light” di Noah Beyene è inserita nel programma delle Giornate Europee del Patrimonio 2025 (sabato 27 e domenica 28 settembre) con il coordinamento del Ministero della Cultura, e partecipa alla XXI Giornata del Contemporaneo (sabato 4 ottobre) promossa da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Noah Beyene - “Mourning Light”
A cura di Vincent Vanden Bogaard
25 settembre - 31 ottobre 2025
Opening giovedì 25 settembre 2025 - ore 19:00
Ingresso libero
Solito - Galleria S1 - Piazza Enrico De Nicola 46, Napoli
Complesso ex Lanificio - Scala B - Piano 1
Lunedì - venerdì > 10.00 - 18.00 / sabato e domenica > su appuntamento
galleriasolito.com | info@galleriasolito.com
Gallerie Solito - 081 304 19 19
Responsabile per la comunicazione e la stampa: Marco Polito
La mostra è introdotta e curata da Vincent Vanden Bogaard.
Noah Beyene offre un’esplorazione profondamente personale del genere umano, degli stati psicologici, esplorando il modo in cui interagiamo con ciò che ci circonda. Con un’eredità mista etiope e svedese, i suoi dipinti colmano il divario tra il visibile e il percepito, trasformando momenti di quieta introspezione e vulnerabilità in toccanti narrazioni visive. Attraverso la sua arte, Beyene cattura la fragilità di momenti intimi, raffigurando amici e familiari in composizioni che sfidano le convenzioni della pittura figurativa contemporanea.
Il suo lavoro è complesso perché pone il pubblico di fronte a una doppia lettura: genera un senso di accoglienza e bellezza pur rappresentando qualcosa di inquietante, creando così un potente attrito tra l’immagine e le emozioni che evoca.
La formazione professionale di Beyene nella fotografia e il suo riconosciuto lavoro come lighting director sono evidenti nel suo processo artistico. Dispone con cura e fotografa i suoi soggetti in contesti reali, per poi tradurli in pittura a olio, conferendo a ciascuna opera una qualità cinematografica unica. Il suo magistrale uso della luce e le audaci palette cromatiche creano scene allo stesso tempo meticolose nei dettagli ed evocative nell’atmosfera, oscillando tra fotorealismo e astrazione emotiva.
L’uso del colore giallo – al centro della sua tavolozza – è un motivo potente e ricorrente nella pratica di Beyene. Nelle tradizioni giudeo-cristiane, il giallo è spesso controverso, simbolo al contempo di luce divina e di tradimento, come nelle raffigurazioni di Giuda. Nei dipinti di Beyene assume ulteriori elementi di significato, rappresentando abbondanza e appartenenza, ma anche la luce naturale, chiudendo il cerchio con il background dell’artista.
Fulcro della mostra è il dipinto “Miracle of the Black Leg” che rielabora un cruento mito della storia dell’arte occidentale attraverso una lente personale e familiare. La leggenda originale, considerata il primo caso in cui un etiope è stato raffigurato nell’arte occidentale, racconta del sacrificio di un uomo nero per salvare un uomo bianco. Beyene rivendica questa narrazione reimmaginandola come una scena domestica e tranquilla.
Come afferma l’artista: «La mia versione reinterpreta questo mito attraverso una prospettiva familiare. Mia madre e mio padre siedono su un divano, guardandomi con calma; io indosso una veste, con le gambe appoggiate su un tavolo, su cui si trovano anche una caffettiera, una Croce d’Etiopia e un piccolo leone di cemento, segni culturali condivisi che fluttuano tra l’eredità svedese ed etiope».
Questi simboli – il caffè, la croce e il leone – assumono un nuovo significato nel contesto del dipinto, diventando punti di riferimento di identità e forza d’animo. Sotto il tavolo, un dettaglio apparentemente banale – un’aspirapolvere con un calzino nero incastrato nel beccuccio – funge da richiamo al «disordine che si nasconde dietro i simboli, a ciò che cerchiamo di cancellare o contenere».
I dipinti di Beyene invitano a un dialogo non solo con i soggetti raffigurati sulla tela, ma anche con la nostra vita interiore, rivelando la straordinaria profondità di sentimenti che abita negli angoli più silenziosi della nostra esistenza quotidiana. Mourning Light è un potente promemoria del fatto che le nostre storie più intime sono spesso le più profonde. (VVB)
Noah Beyene sarà presente all’inaugurazione.
Noah Beyene (Stoccolma, 1993) ha conseguito la Laurea in Belle Arti alla Slade School of Fine Art di Londra nel 2023.
Lighting director riconosciuto a livello internazionale nel mondo della fotografia, Noah intreccia il suo lavoro pittorico con una profonda conoscenza della storia dell’immagine. Per lui, il gesto pittorico è uno strumento potente, capace di generare tanto l’astrazione più pura quanto la resa fotorealistica. È nelle zone di confine tra questi estremi che nasce il suo linguaggio: un colore che vibra, una linea trattenuta, una sedia dipinta con forti tratti, o una luce tenue che scivola su una parete opaca, rendendo invisibile ciò che esiste, a meno che non lo si guardi con occhi socchiusi.
Nel cuore della sua ricerca c’è il desiderio profondo di capire come l’occhio può essere guidato, sedotto, ingannato. Le sue tele non si lasciano mai afferrare del tutto; proprio quando si crede di averle comprese, si aprono a nuove letture. Così si manifesta il suo talento narrativo: ogni opera è un invito silenzioso a restare, a guardare ancora, a scoprire di più.
Tra le principali mostre personali: Headfirst, Addis Fine Art, Londra, UK (2023); Beyond the seas, A House, Stoccolma, Svezia (2020). Principali mostre collettive: Changing the Subject, Annely Juda Fine Art, Londra, UK (2024); Connected Threads, Addis Fine Art, New York, USA (2024).
Noah Beyene vive e lavora tra Londra e Stoccolma.
Vincent Vanden Bogaard (1986), stimato e giovanissimo curatore belga con un curriculum già corposo e importante, è consulente indipendente che ha sviluppato nel tempo una forte conoscenza e visione strategica per le aziende del mercato dell’arte contemporanea. Negli ultimi due anni si è dedicato allo sviluppo del progetto Solito.
La formula delle Gallerie Solito è una piccola holding che gestisce oltre ai propri spazi fisici anche una piattaforma digitale (progetto aggiudicatario di un bando ministeriale per Cultura Crea) e il marchio editoriale iemme nato nel 2011. Tutte le iniziative sono promosse sul sito web galleriasolito.com. Si ringrazia Hapto Studio di Milano che ha curato la linea visiva del progetto, Officina Keller dell’arch. Antonio Martiniello per il lavoro di rigenerazione urbana che da anni coinvolge l’area di Porta Capuana e del complesso dell’ex Lanificio, grazie alle attività di integrazione sociale delle realtà artigianali locali, il Lanificio Digitale, l’open innovation HUB, che ha realizzato la piattaforma digitale a supporto delle attività di Solito, Punto Zero Atelier di Valeria Apicella per il supporto messo a disposizione durante la permanenza dell’artista a Napoli e l’ANGAMC - Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e Contemporanea.
“Mourning Light” di Noah Beyene è inserita nel programma delle Giornate Europee del Patrimonio 2025 (sabato 27 e domenica 28 settembre) con il coordinamento del Ministero della Cultura, e partecipa alla XXI Giornata del Contemporaneo (sabato 4 ottobre) promossa da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Noah Beyene - “Mourning Light”
A cura di Vincent Vanden Bogaard
25 settembre - 31 ottobre 2025
Opening giovedì 25 settembre 2025 - ore 19:00
Ingresso libero
Solito - Galleria S1 - Piazza Enrico De Nicola 46, Napoli
Complesso ex Lanificio - Scala B - Piano 1
Lunedì - venerdì > 10.00 - 18.00 / sabato e domenica > su appuntamento
galleriasolito.com | info@galleriasolito.com
Gallerie Solito - 081 304 19 19
Responsabile per la comunicazione e la stampa: Marco Polito
25
settembre 2025
Noah Beyene – Mourning Light
Dal 25 settembre al 31 ottobre 2025
arte contemporanea
personale
personale
Location
Galleria Solito
Napoli, Piazza Enrico de Nicola, 46, (NA)
Napoli, Piazza Enrico de Nicola, 46, (NA)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì: 10.00 - 18.00 / sabato e domenica: su appuntamento
Vernissage
25 Settembre 2025, opening ore 19:00
Sito web
Ufficio stampa
Galleria Solito
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Produzione organizzazione








