16 settembre 2025

La Giornata del Contemporaneo è dedicata alla formazione: il programma e gli appuntamenti

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La ventunesima Giornata del Contemporaneo AMACI si terrà il 4 ottobre 2025 con un ricco programma gratuito di mostre, eventi e laboratori

AdE, Unknown Pleasures - The Shelter, 2025

È stata presentata, presso la Sala Spadolini del Palazzo del Collegio Romano, la ventunesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, sostenuta dal Ministero della Cultura attraverso la Direzione Generale Creatività Contemporanea e svolta in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’appuntamento, ormai alla sua ventunesima edizione, avrà luogo sabato 4 ottobre 2025 e vedrà l’apertura gratuita delle porte dei 26 musei associati ad AMACI, insieme alle circa mille realtà pubbliche e private in tutta Italia che prendono parte alle celebrazioni, con una programmazione speciale di mostre, eventi, laboratori e iniziative – in presenza e online – che si prefiggono di avvicinare l’arte contemporanea a un pubblico sempre più ampio e trasversale.

Come avvenuto anche nelle ultime sette edizioni, anche quest’anno la Giornata del Contemporaneo valica i confini del Paese e diventa Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art per la rete estera delle Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, con una durata che va da sabato 4 ottobre a venerdì 10 ottobre 2025.

AMACI, Giornata del Contemporaneo, Conferenza stampa. Foto di Margherita Villani

Il tema di questa edizione: la formazione

Il tema conduttore dell’edizione 2025 è quello della formazione, nel senso più trasversale del termine. Formazione intesa come processo ampio e plurale che abbraccia e attraversa educazione, ricerca, sapere e scambio di esperienze; una riflessione condivisa dalle direttrici e dai direttori dei musei AMACI, che porta avanti la discussione intavolata nel corso della giornata di studi organizzata dall’associazione nel marzo scorso.

Anche quest’anno, la Giornata del Contemporaneo proporrà un ricco programma di attività a ingresso gratuito. L’iniziativa coinvolgerà i musei associati ad AMACI con una programmazione speciale, iniziative promosse in collaborazione con la rete estera del MAECI, eventi organizzati nei Luoghi del Contemporaneo mappati dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea, oltre alle numerose proposte delle realtà culturali che aderiscono liberamente in tutta Italia. L’idea alla base del progetto rimane quella di mettere in rete fra di loro realtà di diverso tipo, instaurando una vera e propria conversazione corale. La Giornata del Contemporaneo, unitamente al progetto di mappatura dei Luoghi del Contemporaneo, vuole attuare un lavoro di sistemazione e accrescimento della piattaforma, sottolineando che «Il legame fra la Giornata e i luoghi e lo fanno le persone, le relazioni», come ha affermato Marta Ragozzino a nome della Direzione Generale Creatività Contemporanea.

Atelier dell’Errore e l’immagine di questa edizione

L’opera pensata per rappresentare l’edizione 2025 è Unknown Pleasures – The Shelter (2025), un progetto che intreccia memoria, affettività e immaginazione attraverso una potente installazione visiva e simbolica.

Il lavoro prende origine dal recente restauro di Ade Vela Rapido, un’opera realizzata da Atelier dell’Errore per la seconda edizione di Vela d’Artista, presentata parallelamente alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. L’intervento nasce dalla rielaborazione poetica della grande vela pensata per l’Edipo Re, l’imbarcazione appartenuta a Pier Paolo Pasolini e rielaborata secondo lo stile del collettivo. Per quell’occasione, Atelier dell’Errore aveva creato due immensi fondali oro e argento con 50 coperte isotermiche venticinque per lato. Un materiale di soccorso, fragile ma protettivo, dal fortissimo richiamo all’accezione salvifica dell’imbarcazione per i soldati italiani in fuga dall’Istria verso il nuovo confine italiano. Sulla vela è stato poi dipinto un grande animale bifronte, divenuto struttura e anima stessa della vela.

Due anni dopo, il restauro ha dato vita a una nuova trasformazione: due artiste del collettivo hanno reinventato l’opera come un’architettura emotiva e simbolica, un rifugio temporaneo in cui sperimentare – anche solo nel gioco, nel sogno – una dimensione di libertà affettiva. Uno spazio intimo che diventa palcoscenico celato dei desideri negati, invisibili. Unknown Pleasures – The Shelter si presenta dunque come un rifugio sospeso tra protezione e precarietà, capace di accogliere, di farsi gesto poetico e politico insieme.

Le gambe che fuoriescono e si intravedono sembrano quasi tentacoli di un calamaro gigante, o di una medusa fortemente orticante; e proprio quello del mostro è l’elemento iconografico tipico, la firma stilistica di Atelier dell’Errore, collettivo nato nel 2002 come un laboratorio di arti visive, ideato da Luca Santiago Mora, per bambine e bambini neurodivergenti seguiti dai servizi sanitari di Reggio Emilia e Bergamo. Nel 2015, alcuni dei giovani partecipanti, ormai maggiorenni, hanno espresso il desiderio di proseguire professionalmente la pratica artistica: da questa urgenza è nato il collettivo, ormai completamente autonomo rispetto al servizio sanitario pubblico. AdE viene paragonato da Mora a un organismo vivente, all’interno del quale ogni componente assume un ruolo vitale ed essenziale, come gli organi all’interno di un corpo. Animali ed errori diventano rispettivamente unico soggetto delle opere e modalità di esecuzione: nulla va mai cancellato, salvaguardando e innescando il meccanismo secondo cui ogni “errore” diventa occasione di rinascita e metamorfosi.

AMACI, , Giornata del Contemporaneo, Conferenza stampa. Foto di Margherita Villani

«Creare l’immagine guida di questa edizione significa non solo rappresentare l’idealità connaturata al mondo poliedrico dell’arte, ma anche restituire visibilità a quella diversità di sguardi, sensibilità e immaginari che consideriamo una ricchezza collettiva», ha affermato Luca Santiago Mora.

AMACI: una «Rete nella rete»

La nascita di AMACI ha segnato la creazione di una rete di musei attivi nel campo dell’arte contemporanea, che ha reso possibile un intenso e proficuo scambio di informazioni, idee ed esperienze in altro modo difficilmente realizzabili. L’associazione ha favorito la condivisione di modelli di crescita e di strategie per l’elevazione degli standard qualitativi delle istituzioni aderenti. Il dialogo costante, favorito dall’appartenenza a una stessa realtà associativa, consente inoltre ai musei di interrogarsi sul proprio ruolo e sulla propria identità in una società caratterizzata da un lato dalla globalizzazione degli strumenti della conoscenza, dall’altro dalla frammentazione degli interventi culturali.

AMACI, , Giornata del Contemporaneo, Conferenza stampa. Foto di Margherita Villani

«Con questa edizione della Giornata del Contemporaneo desideriamo compiere un passo ulteriore: immaginare la formazione come un processo realmente condiviso, che non fluisce soltanto dai musei e dalle istituzioni culturali verso i pubblici, ma che si alimenta anche delle domande, delle urgenze e delle prospettive che provengono dai pubblici stessi. Solo così possiamo dar vita a un dialogo autentico, continuo e reciproco, capace di rendere i musei luoghi sempre più vivi e partecipati», ha dichiarato Lorenzo Balbi, Presidente di AMACI

Anche nel 2025 sarà possibile iscriversi ed esplorare l’intera offerta degli eventi sul sito dell’Associazione.

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