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È l’uomo che interpreta l’arte o è l’arte che interpreta l’uomo?

Le opere di Mariangela Regoglioso non si limitano a essere viste: ci guardano. Nel momento in cui crediamo di decifrarle, siamo noi a diventare l’oggetto dell’interrogazione. L’arte contempla noi, e non sempre approva ciò che restituiamo.

 
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20 settembre 2025

È l’uomo che interpreta l’arte o è l’arte che interpreta l’uomo?

Dal 20 settembre al 03 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
OFFICINA SOLARE GALLERY
Termoli, Via Guglielmo Marconi, 2, (Campobasso)
Orario di apertura
da lunedì alla domenica ore 19-22
Vernissage
20 Settembre 2025, ore 19:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico

8 Commenti

  1. Il tuo modo di rappresentare parte dal profondo del tuo essere.Nei tuoi quadri non c’è soltanto la notizia recente che tormenta l’essere umano,ma c’è il transitare tormentato di ciò che Mariangela avverte dal profondo del suo stato d’animo.Ogni tuo sentire non rimane a sé, ma lo rendi autorevole e un invito a una degna considerazione

  2. Le opere di Mariangela rivelano un uso sapiente del colore dove i volti evocano atmosfere fantastiche e simboliche, invitando l’osservatore ad un viaggio introspettivo. L’artista si sofferma però anche a riflettere sulle tragedie del presente percependone i dolori e le forzature. L’arte è vissuta come una esigenza interiore e uno spazio di espressione autentica. La sua è una pittura sincera, portata avanti con onestà intellettuale che mira a cogliere il senso profondo dell’esistenza.

  3. Trovo le opere di Mariangela Regoglioso di una grande potenza espressiva che spingono chi guarda ad entrare in un mondo di tensioni interiori, di interrogativi, di forti sentimenti che a volte appaiono decisi, densi nei colori e nella materia a volte si trasformano e si dissolvono….e tutto ciò parla…colpisce…
    Amo i suoi quadri…

  4. Le opere di Mariangela invertono lo sguardo tradizionale, non siamo noi i giudici passivi e questa prospettiva trasforma l opera in uno specchio severo nel quale riconosciamo ogni nostra più nascosta emozione.

  5. Prima ho risposto troppo frettolosamente e male, intendevo dire che ovunque, se riesci a
    rendere visibile la tua verità, quella verità viene riconosciuta, l’arte in qualsiasi forma, ha ancora un grande potere universale.
    Non pretendo di spiegare, ma di evocare. Non voglio convincere, ma toccare. È il mio modo di essere nel mondo e di dialogare con chi osserva: un invito a guardare più in profondità, a riconoscere nell’altro un frammento di sé.

  6. Ciò che mi colpisce delle opere di mariangela è l’utilizzo dei colori con i quali riesce a penetrare nell’intimo delle coscienze. Le forme che emergono sono lievi quasi eteree eppure non lasciano spazio a dubbi. Ci mettono difronte a cio’ che siamo

  7. Forme leggere e fluttuanti, rese ancora più evanescenti da colori di fiaba. Figure irregolari, quasi deformi, esaltate da tinte plumbee e contrastanti. Osservo l’arte di Mariangela e i sentimenti nascono inevitabili, opposti, anche quando non c’è desiderio di evocarli e ascoltarli.
    I suoi quadri sono… irresistibili.

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