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TRAME DI RESISTENZA
Universo Factory presenta “Trame di Resistenza”, mostra collettiva con lavori di Chiara Cescon, Noemi Galatà, Irene Gris, Alice Moschetta ed ElenaSilvia Sperandio. Opere tessili, pittoriche e installative esplorano memoria, intimità e relazioni nello spazio dell’ex setificio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
TRAME DI RESISTENZA
Mostra collettiva di Chiara Cescon, Noemi Galatà, Irene Gris, Alice Moschetta, ElenaSilvia Sperandio
a cura di Simone Ceschin
21 settembre – 26 ottobre 2025
Universo Factory – Via Savassa Bassa 4, Vittorio Veneto (TV)
Opening: domenica 21 settembre 2025 dalle ore 17:00
Le prime quattro mostre del 2025 — "Domestica Vanitas", "Dove cade lo sguardo", "Tutto comincia tardi" e "Com’è andata oggi? Bene" — hanno affrontato la ritualità del quotidiano, la memoria del corpo femminile, l'infanzia e le soglie della pittura. Con "Trame di Resistenza", Universo Factory apre un nuovo capitolo dedicato alla tessitura della memoria come gesto personale, profondo e vitale.
Un filo che scorre, si annoda e si apre, trattenendo e custodendo. "Trame di Resistenza" non racconta di lotte o opposizioni, ma bisbiglia un resistere intimo, fatto di gesti minuti, di dolcezza, di ricordi che continuano a vivere. È una mostra che invita ad avere la pazienza di ascoltare per riconoscere le memorie come entità cangianti, che crescono secondo una logica che si sviluppa orizzontalmente senza gerarchia.
Questa dimensione non si circoscrive alle visioni che racconta, non vuole configurarsi come un archivio chiuso, quanto più come una radice che ramificandosi si rinnova ogni volta che viene toccata. Le opere delle cinque artiste in mostra abitano lo spazio ognuna con un proprio respiro, unite dal desiderio di trasformare la materia in esperienza intima e concreta.
Irene Gris lavora con il filo come materia organica della memoria, trasformando la tessitura in un atto di cura, gratitudine e continuità, che riflette gesti quotidiani transgenerazionali. Nei suoi lavori il tessuto diventa rifugio domestico e seconda pelle, un organismo rizomatico che custodisce il passato e lo rinnova, dando forma visibile a risonanze e legami familiari invisibili, seppur indissolubili.
Chiara Cescon immagina giardini che non esistono nel mondo reale, paesaggi sospesi in cui natura e interiorità dialogano reciprocamente, conciliando mente ed emozioni. Le sue forme poetiche conducono lo sguardo oltre la realtà tangibile, trasformando elementi vegetali in segni delicati e vibranti, capaci di evocare emozioni profonde e una bellezza fragile, sospesa tra sogno e percezione.
Alice Moschetta racconta l’intimità dei rapporti umani attraverso figure che si avvicinano in silenzio, creando connessioni delicate attraverso gesti o sguardi accennati. I suoi lavori abitano lo spazio della mostra come momenti sospesi, invitando chi osserva a farsi partecipe di una fragilità condivisa. L’attenzione all’altro, il rispetto del tempo e della distanza diventano così esperienza concreta, dialogo emotivo e sensibile.
ElenaSilvia Sperandio porta lo sguardo verso l’alto. Le sue installazioni sospese abitano il soffitto raccontando la tensione tra la forza che ci mantiene a terra e il desiderio di elevarsi. La materia si fa pensiero e respiro, guidando l’osservatore verso uno spazio di introspezione spirituale ed emotiva, un altrove intimo da esplorare.
Noemi Galatà affida alla manualità una funzione di cura, dove fili sottili si distendono come ragnatele leggere e resistenti. Nei suoi nodi il tempo rallenta e la pazienza del lavoro diventa linguaggio capace di trasformare il dolore in trama consolatrice, aprendo una soglia di intimità collettiva che rivela la forza della premura quotidiana.
Insieme, queste ricerche compongono un paesaggio corale fatto di fili, trame, giardini e immagini che sussurrano la loro verità senza cercare clamore. In questa delicatezza risiede la loro forza, la capacità di trasformare lo spazio espositivo in un cosmo vivo, un tessuto di ricordi, tracce ed eredità in cui il visitatore è invitato a entrare, a perdersi e a riconoscere frammenti di sé.
Universo Factory: uno spazio indipendente per l’arte contemporanea site-specific a Vittorio Veneto
Situato all’interno di un ex-setificio ottocentesco, Universo Factory è uno spazio indipendente dedicato alla sperimentazione artistica. Sviluppato da un’idea del curatore Simone Ceschin, il progetto si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione culturale e valorizzazione di edifici in disuso.
Il programma espositivo è centrato sulla produzione di interventi site-specific in dialogo con l’identità storica e architettonica dello spazio, coinvolgendo artisti emergenti e affermati, con particolare attenzione ai percorsi accademici come quello dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Universo Factory si propone come un ambiente di sperimentazione libero e lontano dai circuiti tradizionali del mercato, dove l’indipendenza concettuale e la contaminazione creativa con il luogo diventano strumenti fondamentali per lo sviluppo della ricerca artistica. Le opere non si limitano a occupare lo spazio ma lo abitano, lo trasformano e ne ridefiniscono la percezione, generando nuove narrazioni condivise con il pubblico e le comunità locali.
Le mostre in programma nei prossimi mesi proseguiranno questo dialogo tra arte, architettura e contesto, offrendo al pubblico esperienze immersive e multidimensionali che esaltano la connessione profonda tra spazio e opera.
Per ulteriori informazioni:
Email: universofactory@gmail.com
Instagram: @universo_factory
Mostra collettiva di Chiara Cescon, Noemi Galatà, Irene Gris, Alice Moschetta, ElenaSilvia Sperandio
a cura di Simone Ceschin
21 settembre – 26 ottobre 2025
Universo Factory – Via Savassa Bassa 4, Vittorio Veneto (TV)
Opening: domenica 21 settembre 2025 dalle ore 17:00
Le prime quattro mostre del 2025 — "Domestica Vanitas", "Dove cade lo sguardo", "Tutto comincia tardi" e "Com’è andata oggi? Bene" — hanno affrontato la ritualità del quotidiano, la memoria del corpo femminile, l'infanzia e le soglie della pittura. Con "Trame di Resistenza", Universo Factory apre un nuovo capitolo dedicato alla tessitura della memoria come gesto personale, profondo e vitale.
Un filo che scorre, si annoda e si apre, trattenendo e custodendo. "Trame di Resistenza" non racconta di lotte o opposizioni, ma bisbiglia un resistere intimo, fatto di gesti minuti, di dolcezza, di ricordi che continuano a vivere. È una mostra che invita ad avere la pazienza di ascoltare per riconoscere le memorie come entità cangianti, che crescono secondo una logica che si sviluppa orizzontalmente senza gerarchia.
Questa dimensione non si circoscrive alle visioni che racconta, non vuole configurarsi come un archivio chiuso, quanto più come una radice che ramificandosi si rinnova ogni volta che viene toccata. Le opere delle cinque artiste in mostra abitano lo spazio ognuna con un proprio respiro, unite dal desiderio di trasformare la materia in esperienza intima e concreta.
Irene Gris lavora con il filo come materia organica della memoria, trasformando la tessitura in un atto di cura, gratitudine e continuità, che riflette gesti quotidiani transgenerazionali. Nei suoi lavori il tessuto diventa rifugio domestico e seconda pelle, un organismo rizomatico che custodisce il passato e lo rinnova, dando forma visibile a risonanze e legami familiari invisibili, seppur indissolubili.
Chiara Cescon immagina giardini che non esistono nel mondo reale, paesaggi sospesi in cui natura e interiorità dialogano reciprocamente, conciliando mente ed emozioni. Le sue forme poetiche conducono lo sguardo oltre la realtà tangibile, trasformando elementi vegetali in segni delicati e vibranti, capaci di evocare emozioni profonde e una bellezza fragile, sospesa tra sogno e percezione.
Alice Moschetta racconta l’intimità dei rapporti umani attraverso figure che si avvicinano in silenzio, creando connessioni delicate attraverso gesti o sguardi accennati. I suoi lavori abitano lo spazio della mostra come momenti sospesi, invitando chi osserva a farsi partecipe di una fragilità condivisa. L’attenzione all’altro, il rispetto del tempo e della distanza diventano così esperienza concreta, dialogo emotivo e sensibile.
ElenaSilvia Sperandio porta lo sguardo verso l’alto. Le sue installazioni sospese abitano il soffitto raccontando la tensione tra la forza che ci mantiene a terra e il desiderio di elevarsi. La materia si fa pensiero e respiro, guidando l’osservatore verso uno spazio di introspezione spirituale ed emotiva, un altrove intimo da esplorare.
Noemi Galatà affida alla manualità una funzione di cura, dove fili sottili si distendono come ragnatele leggere e resistenti. Nei suoi nodi il tempo rallenta e la pazienza del lavoro diventa linguaggio capace di trasformare il dolore in trama consolatrice, aprendo una soglia di intimità collettiva che rivela la forza della premura quotidiana.
Insieme, queste ricerche compongono un paesaggio corale fatto di fili, trame, giardini e immagini che sussurrano la loro verità senza cercare clamore. In questa delicatezza risiede la loro forza, la capacità di trasformare lo spazio espositivo in un cosmo vivo, un tessuto di ricordi, tracce ed eredità in cui il visitatore è invitato a entrare, a perdersi e a riconoscere frammenti di sé.
Universo Factory: uno spazio indipendente per l’arte contemporanea site-specific a Vittorio Veneto
Situato all’interno di un ex-setificio ottocentesco, Universo Factory è uno spazio indipendente dedicato alla sperimentazione artistica. Sviluppato da un’idea del curatore Simone Ceschin, il progetto si inserisce in un più ampio processo di rigenerazione culturale e valorizzazione di edifici in disuso.
Il programma espositivo è centrato sulla produzione di interventi site-specific in dialogo con l’identità storica e architettonica dello spazio, coinvolgendo artisti emergenti e affermati, con particolare attenzione ai percorsi accademici come quello dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Universo Factory si propone come un ambiente di sperimentazione libero e lontano dai circuiti tradizionali del mercato, dove l’indipendenza concettuale e la contaminazione creativa con il luogo diventano strumenti fondamentali per lo sviluppo della ricerca artistica. Le opere non si limitano a occupare lo spazio ma lo abitano, lo trasformano e ne ridefiniscono la percezione, generando nuove narrazioni condivise con il pubblico e le comunità locali.
Le mostre in programma nei prossimi mesi proseguiranno questo dialogo tra arte, architettura e contesto, offrendo al pubblico esperienze immersive e multidimensionali che esaltano la connessione profonda tra spazio e opera.
Per ulteriori informazioni:
Email: universofactory@gmail.com
Instagram: @universo_factory
21
settembre 2025
TRAME DI RESISTENZA
Dal 21 settembre al 26 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
UNIVERSO FACTORY
Vittorio Veneto, Via Savassa Bassa, 4, (TV)
Vittorio Veneto, Via Savassa Bassa, 4, (TV)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì su appuntamento
Vernissage
21 Settembre 2025, Dalle 17:00
Sito web
Ufficio stampa
Jasmine Miraval
Autore
Curatore




