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Le Ferite di Roma. Poeti e artisti rileggono la storia della città
Elisabetta Benassi, Giulio Bensasson, Silvia Giambrone, Rä di Martino, Numero Cromatico, Lulù Nuti, Luigi Ontani, Pietro Ruffo, Gabriele Silli, Marco Tirelli reinterpretano — con sguardo immaginifico e visionario — dieci eventi traumatici che hanno segnato la storia di Roma.
Comunicato stampa
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Gli artisti Elisabetta Benassi, Giulio Bensasson, Silvia Giambrone, Rä di Martino, Numero Cromatico, Lulù Nuti, Luigi Ontani, Pietro Ruffo, Gabriele Silli, Marco Tirelli hanno donato all’Accademia Nazionale di San Luca le opere esposte nel 2023 alla Galleria Mattia De Luca in occasione della mostra Le Ferite di Roma.
Per celebrare questo generoso gesto, l’Accademia presenta, nella sala espositiva al primo piano dal 26 settembre al 25 ottobre 2025, una nuova edizione della mostra Le Ferite di Roma. Poeti e artisti rileggono la storia della città, a cura di Spazio Taverna e Andrea Cortellessa.
La mostra nasce da un progetto di ricerca che ha coinvolto dieci artisti e dieci poeti, chiamati a reinterpretare — con sguardo immaginifico e visionario — dieci eventi traumatici che hanno segnato la storia di Roma.
Dal brutale assassinio di Giulio Cesare all’incendio della città sotto Nerone, dagli omicidi di Cola di Rienzo e Beatrice Cenci alle condanne inflitte a Galileo Galilei e Giordano Bruno, il percorso espositivo si snoda fino al XX secolo, toccando la marcia su Roma, il delitto Matteotti e la tragica scomparsa di due figure fondamentali della storia culturale e politica italiana: Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro.
L’opera di Elisabetta Benassi, Giulio Cesare, si ispira alla poesia di Laura Pugno Il tuo nome per raccontare insieme l’assassinio di Giulio Cesare; Giulio Bensasson con il poeta Fabio Pusterla riflettono sul delitto Matteotti con le loro rispettive opere Il mio discorso l’ho fatto e Matteottihof, Silvia Giambrone, con Uccisione di Beatrice Cenci e Gilda Policastro, con Beatrice Cenci, studentessa commemorano la sfortunata sorte della famosissima parricida; Rä di Martino, con Assassinio di Aldo Moro, insieme a Vivian Lamarque e la sua poesia Ossicini, tratteggia una delle pagine più cupe della storia degli anni Settanta del Novecento; Numero Cromatico e Silvia Bre ricordano il Rogo di Giordano Bruno con Le idee riposano qui, tutto il resto è come vento, nel mondo e la poesia Il campo dei fiori; Lulù Nuti ha ideato l’opera O esprimersi e morire o restare inespressi e immortali e Maria Grazia Calandrone il testo poetico Quanta della mia morte, in ricordo dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini; Luigi Ontani e la sua Galileo Galilei Lunatico Albino dialoga con il Dittico galileiano di Franco Buffoni sulla figura del celebre scienziato costretto all’abiura; Pietro Ruffo presenta La marcia su Roma, che accompagna la poesia Alalà! di Lello Voce sull’episodio che portò all’ascesa del fascismo; Gabriele Silli e Valerio Magrelli affrontano il delitto del tribuno Cola di Rienzo con Assassinio di Cola di Rienzo e Dolore ène de recordare; Marco Tirelli e Tommaso Ottonieri indagano l’incendio di Roma del 64 d.C. imputato a Nerone, con L’incendio di Roma e reso alle fiamme.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura dell’Accademia Nazionale di San Luca, con introduzione di Claudio Strinati e testi critici di Andrea Cortellessa, Marco Bassan e Ludovico Pratesi.
È inoltre previsto un incontro dedicato al tema della mostra, in programma martedì 21 ottobre 2025.
Per celebrare questo generoso gesto, l’Accademia presenta, nella sala espositiva al primo piano dal 26 settembre al 25 ottobre 2025, una nuova edizione della mostra Le Ferite di Roma. Poeti e artisti rileggono la storia della città, a cura di Spazio Taverna e Andrea Cortellessa.
La mostra nasce da un progetto di ricerca che ha coinvolto dieci artisti e dieci poeti, chiamati a reinterpretare — con sguardo immaginifico e visionario — dieci eventi traumatici che hanno segnato la storia di Roma.
Dal brutale assassinio di Giulio Cesare all’incendio della città sotto Nerone, dagli omicidi di Cola di Rienzo e Beatrice Cenci alle condanne inflitte a Galileo Galilei e Giordano Bruno, il percorso espositivo si snoda fino al XX secolo, toccando la marcia su Roma, il delitto Matteotti e la tragica scomparsa di due figure fondamentali della storia culturale e politica italiana: Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro.
L’opera di Elisabetta Benassi, Giulio Cesare, si ispira alla poesia di Laura Pugno Il tuo nome per raccontare insieme l’assassinio di Giulio Cesare; Giulio Bensasson con il poeta Fabio Pusterla riflettono sul delitto Matteotti con le loro rispettive opere Il mio discorso l’ho fatto e Matteottihof, Silvia Giambrone, con Uccisione di Beatrice Cenci e Gilda Policastro, con Beatrice Cenci, studentessa commemorano la sfortunata sorte della famosissima parricida; Rä di Martino, con Assassinio di Aldo Moro, insieme a Vivian Lamarque e la sua poesia Ossicini, tratteggia una delle pagine più cupe della storia degli anni Settanta del Novecento; Numero Cromatico e Silvia Bre ricordano il Rogo di Giordano Bruno con Le idee riposano qui, tutto il resto è come vento, nel mondo e la poesia Il campo dei fiori; Lulù Nuti ha ideato l’opera O esprimersi e morire o restare inespressi e immortali e Maria Grazia Calandrone il testo poetico Quanta della mia morte, in ricordo dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini; Luigi Ontani e la sua Galileo Galilei Lunatico Albino dialoga con il Dittico galileiano di Franco Buffoni sulla figura del celebre scienziato costretto all’abiura; Pietro Ruffo presenta La marcia su Roma, che accompagna la poesia Alalà! di Lello Voce sull’episodio che portò all’ascesa del fascismo; Gabriele Silli e Valerio Magrelli affrontano il delitto del tribuno Cola di Rienzo con Assassinio di Cola di Rienzo e Dolore ène de recordare; Marco Tirelli e Tommaso Ottonieri indagano l’incendio di Roma del 64 d.C. imputato a Nerone, con L’incendio di Roma e reso alle fiamme.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura dell’Accademia Nazionale di San Luca, con introduzione di Claudio Strinati e testi critici di Andrea Cortellessa, Marco Bassan e Ludovico Pratesi.
È inoltre previsto un incontro dedicato al tema della mostra, in programma martedì 21 ottobre 2025.
26
settembre 2025
Le Ferite di Roma. Poeti e artisti rileggono la storia della città
Dal 26 settembre al 25 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA – PALAZZO CARPEGNA
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30). Il sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30). Chiuso la domenica e il lunedì
Vernissage
25 Settembre 2025, 18.00
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Autore
Curatore









