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Giuseppe Barilaro – Animae Salvae
La personale di Giuseppe Barilaro alla Galleria d’arte La Fonderia propone una selezione di opere che attraversa diversi periodi della carriera dell’artista e affronta con forza visiva visiva temi legati all’identità, alla fragilità umana e al concetto stesso di salvezza.
Comunicato stampa
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Galleria d’arte La Fonderia è lieta di presentare Animae Salvae, mostra personale di Giuseppe Barilaro, che sarà inaugurata sabato 4 ottobre alle ore 18 e sarà visitabile fino al 22 novembre 2025. Curata dal gallerista Niccolò Mannini con il contributo critico della curatrice Elisa Perissinotti, la mostra riunisce una selezione di opere risalenti a vari periodi della carriera dell’artista.
Animae Salvae segna un’incursione nell’identità artistica di Giuseppe Barilaro, in una pittura matericamente intensa e visivamente disturbante che aggredisce lo sguardo per poi lasciarlo interdetto, vulnerabile. Dalle effigi clericali ai rimandi biblici, fino alle composizioni absidali, la mostra sfida provocatoriamente l’immaginario religioso e la retorica dottrinale per interrogare il concetto stesso di salvezza. Tuttavia, le scenografie non nascondono intenti moralistici: lontano da ogni didascalismo, Barilaro “dipinge per necessità”. Il suo gesto pittorico nasce dalla tensione tra un’urgenza espressiva viscerale e la ricerca del rigore formale, trasfigurando il reale attraverso la materializzazione delle proprie visioni.
Animae Salvae, nel suo titolo ispirato all’album di De André e Fossati del 1996, diventa soprattutto una chiave per leggere la solitudine come premessa di fertilità creativa ed emotiva: non semplice emarginazione dalla società, ma condizione salvifica dalle sue interminabili contraddizioni. Da una parte, vi è l’adesione a "uno stato di tranquillità dell'animo che permette di abbandonarsi all'assoluto, alle sue immagini e alle sue voci, interiori ed esterne, senza marchi posticci". Dall’altra, i soggetti ritratti stessi, spogliati di volto e identità, abitano un vuoto scenico senza tempo, diventando simboli dell’umano e specchi di coscienza. L’assenza di un’interpretazione univoca lascia spazio a molteplici narrazioni individuali: l’arte, anziché pretendere di spiegare, suggerisce e suggestiona. Così, mentre Barilaro restituisce alla pittura la possibilità di essere poeticamente immaginifica, la libertà dello sguardo diventa l’unica vera forma di salvezza.
Giuseppe Barilaro (Catanzaro, 1988) è un artista visivo laureato in Decorazione e Arti Sacre all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, inizia il suo percorso espositivo nel 2012 con una personale al Palazzo Ducale di Cosenza, seguita da una mostra internazionale a Xi’An, in Cina. Nel 2013 riceve il Premio Nazionale delle Arti come miglior allievo in Pittura, riconoscimento conferito dal MIUR. Il suo percorso è caratterizzato da una ricerca materica e sperimentale, con particolare attenzione a supporti duttili quale il legno e all’uso innovativo di materiali come resine e colle all’origine del suo distintivo rosso. Le sue opere, cariche di tensione emotiva, indagano la metamorfosi e la condizione della fragilità umana. Ha esposto in gallerie e istituzioni tra Roma, Milano, Miami e Pietrasanta, consolidando la sua presenza nel panorama dell’arte contemporanea.
Animae Salvae segna un’incursione nell’identità artistica di Giuseppe Barilaro, in una pittura matericamente intensa e visivamente disturbante che aggredisce lo sguardo per poi lasciarlo interdetto, vulnerabile. Dalle effigi clericali ai rimandi biblici, fino alle composizioni absidali, la mostra sfida provocatoriamente l’immaginario religioso e la retorica dottrinale per interrogare il concetto stesso di salvezza. Tuttavia, le scenografie non nascondono intenti moralistici: lontano da ogni didascalismo, Barilaro “dipinge per necessità”. Il suo gesto pittorico nasce dalla tensione tra un’urgenza espressiva viscerale e la ricerca del rigore formale, trasfigurando il reale attraverso la materializzazione delle proprie visioni.
Animae Salvae, nel suo titolo ispirato all’album di De André e Fossati del 1996, diventa soprattutto una chiave per leggere la solitudine come premessa di fertilità creativa ed emotiva: non semplice emarginazione dalla società, ma condizione salvifica dalle sue interminabili contraddizioni. Da una parte, vi è l’adesione a "uno stato di tranquillità dell'animo che permette di abbandonarsi all'assoluto, alle sue immagini e alle sue voci, interiori ed esterne, senza marchi posticci". Dall’altra, i soggetti ritratti stessi, spogliati di volto e identità, abitano un vuoto scenico senza tempo, diventando simboli dell’umano e specchi di coscienza. L’assenza di un’interpretazione univoca lascia spazio a molteplici narrazioni individuali: l’arte, anziché pretendere di spiegare, suggerisce e suggestiona. Così, mentre Barilaro restituisce alla pittura la possibilità di essere poeticamente immaginifica, la libertà dello sguardo diventa l’unica vera forma di salvezza.
Giuseppe Barilaro (Catanzaro, 1988) è un artista visivo laureato in Decorazione e Arti Sacre all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, inizia il suo percorso espositivo nel 2012 con una personale al Palazzo Ducale di Cosenza, seguita da una mostra internazionale a Xi’An, in Cina. Nel 2013 riceve il Premio Nazionale delle Arti come miglior allievo in Pittura, riconoscimento conferito dal MIUR. Il suo percorso è caratterizzato da una ricerca materica e sperimentale, con particolare attenzione a supporti duttili quale il legno e all’uso innovativo di materiali come resine e colle all’origine del suo distintivo rosso. Le sue opere, cariche di tensione emotiva, indagano la metamorfosi e la condizione della fragilità umana. Ha esposto in gallerie e istituzioni tra Roma, Milano, Miami e Pietrasanta, consolidando la sua presenza nel panorama dell’arte contemporanea.
04
ottobre 2025
Giuseppe Barilaro – Animae Salvae
Dal 04 ottobre al 22 novembre 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA FONDERIA
Firenze, Via Della Fonderia, 42r, (Firenze)
Firenze, Via Della Fonderia, 42r, (Firenze)
Orario di apertura
Mar - Sab: 10-13, 15.30-19.30
Vernissage
4 Ottobre 2025, 18.00
Sito web
Autore
Autore testo critico







