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Giorgio Casali fotografo. Paesaggi pubblici e privati
Varese ospita la mostra dedicata al fotografo Giorgio Casali fotografo, figura di spicco nella storia della fotografia del Novecento. La mostra, articolata in cinque sezioni tematiche, è realizzata dal Comune di Varese in collaborazione con l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia.
Comunicato stampa
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Il Museo di Arte Contemporanea e Moderna del Castello di Masnago ospita la mostra Giorgio Casali fotografo. Paesaggi pubblici e privati. Un percorso espositivo che è stato inaugurato sabato 20 settembre e sarà visitabile fino al 15 marzo 2026, articolato in cinque sezioni tematiche che ripercorrono le tappe salienti della produzione artistica di Casali, figura centrale nella storia della fotografia del Novecento. La mostra è realizzata dal Comune di Varese in collaborazione con l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che conserva l’archivio del fotografo, ed è arricchita anche da un video introduttivo e alcuni scatti fotografici pubblicati in vari numeri della rivista Domus, conservati nella Biblioteca Civica di Varese.
Un progetto espositivo realizzato dal Comune di Varese con il coordinamento scientifico dei professori Rosa Chiesa, Giovanni Marras, Angelo Maggi e dell’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia. Le fotografie esposte sono state selezionate dal vasto fondo Giorgio Casali, conservato presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che conserva più di 150.000 lastre, negativi e stampe fotografiche.
Cinque le tappe in cui si articola l’esposizione al Castello di Masnago. Nella sezione Design. Paesaggi domestici compaiono scatti attraverso i quali Casali ha contribuito a costruire l’immaginario visivo del Made in Italy, interpretando con sensibilità la trasformazione degli oggetti di uso quotidiano e degli stili di vita degli italiani negli anni della modernizzazione.
Segue la sezione Ritratti. Paesaggi umani dove Casali, con il figlio Oreste, si è distinto nella fotografia di ritratto, con immagini che rivelano una profonda capacità di lettura dell’ambiente sociale e culturale, ritraendo personalità come Salvator Dalì, Marinella Pirelli e Max Huber.
Due focus tematici sono rivolti all’Architettura e alla Ricostruzione. Paesaggi urbani. Nel primo gli scatti di Casali interpretano le opere architettoniche da Carlo Scarpa e Aldo Rossi a Bruno Morassutti – solo per citarne alcuni – mentre nella seconda parte, documenta le ferite della guerra a Milano, la ricostruzione post-bellica e le icone della rinascita come la Torre Velasca, dello studio BBPR, e il Grattacielo Pirelli di Gio Ponti, simboli della modernità italiana.
La mostra dedica uno spazio ai Paesaggi produttivi, ovvero al racconto dei luoghi della produzione e del lavoro, con immagini che documentano la dimensione produttiva, la vitalità industriale e le innovazioni tecnologiche dell’epoca nel territorio lombardo.
Giorgio Casali (1913-1995) è stato figura centrale nella storia della fotografia del Novecento, riferimento dei maggiori architetti e designer italiani. Ha documentato le trasformazioni della cultura del progetto italiana, attraversata dall’entusiasmo della modernizzazione e dalla nascita di nuovi stili di vita. La sua lunga collaborazione con Gio Ponti e con la rivista Domus lo consacra a livello internazionale come testimone privilegiato delle evoluzioni dell’architettura, del design e della società italiana.
“La città di Varese ospita un progetto espositivo di rilievo nazionale – sottolinea il sindaco Davide Galimberti – frutto della collaborazione con un importante ente come l’Università Iuav di Venezia. Un’iniziativa che va ad attestare il percorso intrapreso dalla nostra città per promuovere la cultura come motore di crescita del territorio, rafforzando il lavoro di rete con diversi enti e istituzioni. Un percorso che potrà essere ulteriormente potenziato anche grazie ai nuovi spazi del nuovo polo culturale e con il nuovo polo museale di Villa Baragiola”.
“Giorgio Casali è stato uno dei più importanti fotografi italiani, che, nel corso della sua lunga e molteplice attività, si è occupato di design e di architettura, lavorando anche con aziende del nostro territorio – spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – Le sue fotografie hanno documentato uno dei momenti di maggiore trasformazione urbanistica di Milano, lavorando al fianco dei grandi architetti impegnati nella realizzazione di edifici, divenuti identificativi della stessa città. In un momento storico in cui anche la città di Varese è interessata da profonde trasformazioni urbanistiche, ci sembrava interessante e opportuno suggerire una riflessione sulla responsabilità di chi è chiamato a fare scelte, che dureranno nel tempo. Un ringraziamento particolare va a chi ha reso possibile questa iniziativa e all’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che ha garantito la correttezza scientifica dell’operazione”.
Un progetto espositivo realizzato dal Comune di Varese con il coordinamento scientifico dei professori Rosa Chiesa, Giovanni Marras, Angelo Maggi e dell’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia. Le fotografie esposte sono state selezionate dal vasto fondo Giorgio Casali, conservato presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che conserva più di 150.000 lastre, negativi e stampe fotografiche.
Cinque le tappe in cui si articola l’esposizione al Castello di Masnago. Nella sezione Design. Paesaggi domestici compaiono scatti attraverso i quali Casali ha contribuito a costruire l’immaginario visivo del Made in Italy, interpretando con sensibilità la trasformazione degli oggetti di uso quotidiano e degli stili di vita degli italiani negli anni della modernizzazione.
Segue la sezione Ritratti. Paesaggi umani dove Casali, con il figlio Oreste, si è distinto nella fotografia di ritratto, con immagini che rivelano una profonda capacità di lettura dell’ambiente sociale e culturale, ritraendo personalità come Salvator Dalì, Marinella Pirelli e Max Huber.
Due focus tematici sono rivolti all’Architettura e alla Ricostruzione. Paesaggi urbani. Nel primo gli scatti di Casali interpretano le opere architettoniche da Carlo Scarpa e Aldo Rossi a Bruno Morassutti – solo per citarne alcuni – mentre nella seconda parte, documenta le ferite della guerra a Milano, la ricostruzione post-bellica e le icone della rinascita come la Torre Velasca, dello studio BBPR, e il Grattacielo Pirelli di Gio Ponti, simboli della modernità italiana.
La mostra dedica uno spazio ai Paesaggi produttivi, ovvero al racconto dei luoghi della produzione e del lavoro, con immagini che documentano la dimensione produttiva, la vitalità industriale e le innovazioni tecnologiche dell’epoca nel territorio lombardo.
Giorgio Casali (1913-1995) è stato figura centrale nella storia della fotografia del Novecento, riferimento dei maggiori architetti e designer italiani. Ha documentato le trasformazioni della cultura del progetto italiana, attraversata dall’entusiasmo della modernizzazione e dalla nascita di nuovi stili di vita. La sua lunga collaborazione con Gio Ponti e con la rivista Domus lo consacra a livello internazionale come testimone privilegiato delle evoluzioni dell’architettura, del design e della società italiana.
“La città di Varese ospita un progetto espositivo di rilievo nazionale – sottolinea il sindaco Davide Galimberti – frutto della collaborazione con un importante ente come l’Università Iuav di Venezia. Un’iniziativa che va ad attestare il percorso intrapreso dalla nostra città per promuovere la cultura come motore di crescita del territorio, rafforzando il lavoro di rete con diversi enti e istituzioni. Un percorso che potrà essere ulteriormente potenziato anche grazie ai nuovi spazi del nuovo polo culturale e con il nuovo polo museale di Villa Baragiola”.
“Giorgio Casali è stato uno dei più importanti fotografi italiani, che, nel corso della sua lunga e molteplice attività, si è occupato di design e di architettura, lavorando anche con aziende del nostro territorio – spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – Le sue fotografie hanno documentato uno dei momenti di maggiore trasformazione urbanistica di Milano, lavorando al fianco dei grandi architetti impegnati nella realizzazione di edifici, divenuti identificativi della stessa città. In un momento storico in cui anche la città di Varese è interessata da profonde trasformazioni urbanistiche, ci sembrava interessante e opportuno suggerire una riflessione sulla responsabilità di chi è chiamato a fare scelte, che dureranno nel tempo. Un ringraziamento particolare va a chi ha reso possibile questa iniziativa e all’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che ha garantito la correttezza scientifica dell’operazione”.
20
settembre 2025
Giorgio Casali fotografo. Paesaggi pubblici e privati
Dal 20 settembre al 15 marzo 2025
fotografia
Location
CIVICO MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – CASTELLO DI MASNAGO
Varese, Via Monguelfo, (Varese)
Varese, Via Monguelfo, (Varese)
Biglietti
Intero 5 €.
Ridotto 3 €. Il biglietto ridotto è valido per gruppi di oltre 10 persone, soci TCI, FAI, ACTL, Italia Nostra, Varese Corsi, Studenti Universitari, possessori biglietto Sede FAI di Villa Panza, soci Amici del Museo Bodini; Possessori di biglietto Trenord attestante emissione e/o validazione nella giornata di accesso al museo. Validità un anno dall'emissione.
Ingresso gratuito per Under 18, possessori carta Abbonamento Musei Lombardia Milano, docenti in visita con classi scolastiche, guide turistiche abilitate con esposizione di tesseramento, disabili e un familiare o accompagnatore, tutti i visitatori la prima domenica di ogni mese "Domenica al museo" promossa dal Ministero dei Beni Culturali.
Orario di apertura
Martedì e mercoledì dalle ore 9.30 alle 12.30. Da mercoledì a domenica 9.30-12.30 e 14.00-18.00.
Sito web
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