Joshua è uno dei membri fondatori del collettivo marsigliese Mastic, attivo dal 2021, e co-fondatore di Sili, uno spazio di lavoro condiviso che riunisce più di trentacinque professionisti dell’arte. La sua pratica, profondamente radicata nelle creazione collettiva, nella ricerca speculativa e nella costruzione di infrastrutture autonome, risuona con l’interesse di zolforosso e terzospazio circa i modelli di trasmissione del sapere, la possiblità di generare spazi di alter-istituzionalità e il potenziale politico dei beni comuni. L’evento fa parte di Fabulazioni Minori, una serie di incontri dedicati a pratiche fabulative capaci di generare spazi altri attraverso gesti radicali di narrazione, cura e contro-istituzione.

Attraverso la riappropriazione di immagini antiche e mitologie primitive, Joshua sviluppa installazioni in cui ogni strato contribuisce al dispiegarsi di una ricerca iniziatica. La sua pratica fonde processi tradizionali e tecnologici, intrecciando promesse di rinnovamento ad altre di declino. Collocato all’intersezione tra il pensiero post-umano, la storia primitiva di Internet e le ambiguità del nostro rapporto con la tecnologia, il suo lavoro affronta temi quali l’archiviazione, l’occultamento e la ritualizzazione dell’informazione all’interno di sistemi apparentemente “sicuri” e utilitari. Attingendo ampiamente da risorse libere e subculturali, l’artista costruisce cornici speculative che prendono forma attraverso installazioni ibride, ambienti virtuali indipendenti e iniziative collettive. Avviando quella che definisce una pratica di “archeologia speculativa”, indaga i sistemi operativi e ne rivela le vulnerabilità, inscrivendo il proprio lavoro all’interno di narrazioni anticipatorie e spesso utopiche