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Laura Mascardi – Oltre la voce dell’onda
La tela – tradizionalmente associata a strutture più solide – viene trattata da Laura Mascardi come campo da ascoltare e da interrogare con delicatezza: l’artista non usa la tela per “fissare” un’immagine, lascia che l’energia del gesto si espanda, in un dialogo tra densità e rarefazione.
Comunicato stampa
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L’acquerello, con la sua natura impalpabile e instabile, impone un metodo rigoroso che tuttavia non ammette controllo assoluto. Si dipinge prima con l’occhio, poi con il respiro, e infine con la mano: ogni gesto deve nascere da un tempo interiore lungo, sedimentato, per poi risolversi in un’azione breve, essenziale, precisa.
Con questa tecnica, la forma non si costruisce, ma affiora: emerge da un processo di sedimentazione e di dissoluzione, si presenta come apparizione e subito si espande, si scioglie, si trasfigura. Le trasparenze, le sovrapposizioni tonali, gli scarti di luce diventano parte integrante di un linguaggio fatto più di sospensioni che di affermazioni, più di accenni che di contorni netti.
Il gesto è una scrittura fluida, una sorta di grafia del colore, che lascia vibrare sulla superficie le tracce di un tempo emotivo. L’acqua, con la sua capacità di sciogliere e condensare, è veicolo tecnico e simbolo stesso del divenire: dà forma all’immagine e contemporaneamente ne annuncia la precarietà e la mutevolezza.
Negli anni, Laura Mascardi ha progressivamente trasferito questa sensibilità dal foglio alla tela, conservandone l’essenza.
La tela – tradizionalmente associata a strutture più solide, più resistenti – viene da lei trattata come campo da ascoltare e da interrogare con delicatezza: l’artista non usa la tela per “fissare” un’immagine, lascia che l’energia del gesto si espanda liberamente, in un dialogo tra densità e rarefazione. Le pennellate – a volte asciutte, a volte intrise – non costruiscono una forma; trascrivono uno stato d’animo, un pensiero, un movimento interno.
La sua tecnica diventa così processo di trasmutazione, in cui la materia pittorica si carica di tensioni invisibili, diventando traccia di un sentire che non ha confini stabili. In questo approccio, convivono culture diverse: l’eleganza essenziale dei grandi maestri orientali, la forza atmosferica di Turner, il lirismo inquieto di Constable, ma anche la libertà dell’Informale europeo. Eppure, la pittura di Laura Mascardi resta inconfondibilmente sua: delicata e incisiva, intima e cosmica, concreta nella materia e insieme di pura astrazione.
Con questa tecnica, la forma non si costruisce, ma affiora: emerge da un processo di sedimentazione e di dissoluzione, si presenta come apparizione e subito si espande, si scioglie, si trasfigura. Le trasparenze, le sovrapposizioni tonali, gli scarti di luce diventano parte integrante di un linguaggio fatto più di sospensioni che di affermazioni, più di accenni che di contorni netti.
Il gesto è una scrittura fluida, una sorta di grafia del colore, che lascia vibrare sulla superficie le tracce di un tempo emotivo. L’acqua, con la sua capacità di sciogliere e condensare, è veicolo tecnico e simbolo stesso del divenire: dà forma all’immagine e contemporaneamente ne annuncia la precarietà e la mutevolezza.
Negli anni, Laura Mascardi ha progressivamente trasferito questa sensibilità dal foglio alla tela, conservandone l’essenza.
La tela – tradizionalmente associata a strutture più solide, più resistenti – viene da lei trattata come campo da ascoltare e da interrogare con delicatezza: l’artista non usa la tela per “fissare” un’immagine, lascia che l’energia del gesto si espanda liberamente, in un dialogo tra densità e rarefazione. Le pennellate – a volte asciutte, a volte intrise – non costruiscono una forma; trascrivono uno stato d’animo, un pensiero, un movimento interno.
La sua tecnica diventa così processo di trasmutazione, in cui la materia pittorica si carica di tensioni invisibili, diventando traccia di un sentire che non ha confini stabili. In questo approccio, convivono culture diverse: l’eleganza essenziale dei grandi maestri orientali, la forza atmosferica di Turner, il lirismo inquieto di Constable, ma anche la libertà dell’Informale europeo. Eppure, la pittura di Laura Mascardi resta inconfondibilmente sua: delicata e incisiva, intima e cosmica, concreta nella materia e insieme di pura astrazione.
04
ottobre 2025
Laura Mascardi – Oltre la voce dell’onda
Dal 04 al 18 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Vernissage
4 Ottobre 2025, ore 17
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico




