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Donata Lazzarini – Cuoredoro
Artericambi Gallery presenta CUOREDORO, una mostra personale di Donata Lazzarini che esplora il rapporto tra umanità, natura e tempo attraverso una narrazione stratificata e poetica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artericambi Gallery presenta CUOREDORO, una mostra personale di Donata Lazzarini che esplora il rapporto tra umanità, natura e tempo attraverso una narrazione stratificata e poetica. L' artista prende le mosse da un episodio emblematico di estinzione botanica, la scomparsa della cicade femmina di Encephalartos woodii, per costruire un percorso attraverso epoche, immaginari e geografie che interrogano i limiti del sapere e della memoria.
L’installazione, concepita come un ecosistema simbolico, si articola in una serie di opere che includono sculture in ceramica, bronzo, metallo, stampe su tessuto, testi, oggetti, in un continuo slittamento tra pratica scientifica e mitologia ancestrale. Le opere fungono da reperti o indizi che tracciano una mappa estesa tra storia e biologia.
All’ingresso della mostra, un libro, una sedia e una serie di sculture in ceramica invitano il visitatore a una narrazione alternativa della storia naturale, una Storia delle piante che non segue una canonica classificazione ma è guidata da eventi fortuiti, incontri imprevedibili e temporalità relative che sembrano giungere dal mondo perduto di Arthur Conan Doyle.
Il cuore della mostra è l’apparizione enigmatica di CUOREDORO, una forma femmina dalle piume albine, realizzata in bronzo. Più che un semplice soggetto, CUOREDORO è presenza, indagine, fiore e anche corpo. La sua identità si colloca tra i piani epistemici del naturale e dell’umano, sollevando domande sul tempo, sul desiderio e sulla sopravvivenza.
Nell’opera C/2004 Q2. Non prima dell'anno 111348, l’artista si proietta in un futuro remoto, a evocare il ritorno della cometa Machholz attraverso un cielo stellato inciso su lastra dorata. In altri lavori emergono tracce di gesti e pratiche umane, come corpi in azione sportiva, rituali di accoppiamento, appunti di biotecnologia.
Infine nella serie LOVE FROM... viene rievocata l’estrazione della cicade Woodii dalla foresta in Sudafrica dove è stata per la prima volta trovata e il suo trasferimento nel giardino botanico di Durban. Da giardini come questo, dal ’900 in poi, i viaggiatori hanno iniziato a inviare cartoline affettuose ai propri cari, frammenti sentimentali che diventano parte dell’identità di CUOREDORO.
Attraverso un linguaggio che intreccia il gesto scultoreo con la scrittura, il dato scientifico con l’immaginazione poetica, Donata Lazzarini costruisce un dispositivo per riflettere sui temi della sparizione e della resistenza. CUOREDORO ci interroga su ciò che resta, su ciò che scompare e su quello che potremmo ancora scegliere di custodire.
L’installazione, concepita come un ecosistema simbolico, si articola in una serie di opere che includono sculture in ceramica, bronzo, metallo, stampe su tessuto, testi, oggetti, in un continuo slittamento tra pratica scientifica e mitologia ancestrale. Le opere fungono da reperti o indizi che tracciano una mappa estesa tra storia e biologia.
All’ingresso della mostra, un libro, una sedia e una serie di sculture in ceramica invitano il visitatore a una narrazione alternativa della storia naturale, una Storia delle piante che non segue una canonica classificazione ma è guidata da eventi fortuiti, incontri imprevedibili e temporalità relative che sembrano giungere dal mondo perduto di Arthur Conan Doyle.
Il cuore della mostra è l’apparizione enigmatica di CUOREDORO, una forma femmina dalle piume albine, realizzata in bronzo. Più che un semplice soggetto, CUOREDORO è presenza, indagine, fiore e anche corpo. La sua identità si colloca tra i piani epistemici del naturale e dell’umano, sollevando domande sul tempo, sul desiderio e sulla sopravvivenza.
Nell’opera C/2004 Q2. Non prima dell'anno 111348, l’artista si proietta in un futuro remoto, a evocare il ritorno della cometa Machholz attraverso un cielo stellato inciso su lastra dorata. In altri lavori emergono tracce di gesti e pratiche umane, come corpi in azione sportiva, rituali di accoppiamento, appunti di biotecnologia.
Infine nella serie LOVE FROM... viene rievocata l’estrazione della cicade Woodii dalla foresta in Sudafrica dove è stata per la prima volta trovata e il suo trasferimento nel giardino botanico di Durban. Da giardini come questo, dal ’900 in poi, i viaggiatori hanno iniziato a inviare cartoline affettuose ai propri cari, frammenti sentimentali che diventano parte dell’identità di CUOREDORO.
Attraverso un linguaggio che intreccia il gesto scultoreo con la scrittura, il dato scientifico con l’immaginazione poetica, Donata Lazzarini costruisce un dispositivo per riflettere sui temi della sparizione e della resistenza. CUOREDORO ci interroga su ciò che resta, su ciò che scompare e su quello che potremmo ancora scegliere di custodire.
18
ottobre 2025
Donata Lazzarini – Cuoredoro
Dal 18 ottobre al 23 dicembre 2025
arte contemporanea
Location
ARTERICAMBI
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
Vernissage
18 Ottobre 2025, Ore 16
Sito web
Autore
Curatore




