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Inquietamente
InquitaMente è una mostra collettiva interna e Koinè – Festival dei linguaggi contemporanei.
L’esposizione si articola in 6 micro mostre, ognuna delle quali è dedicata a uno o più artisti, e intende indagare il tema della mente in relazione al tempo, al limite, all’immaginazione di un altrove.
Comunicato stampa
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InquitaMente è una mostra collettiva interna e Koinè - Festival dei linguaggi contemporanei.
L’esposizione si articola in 6 micro mostre, ognuna delle quali è dedicata a uno o più artisti, e intende indagare il tema della mente in relazione al tempo, al limite, all’immaginazione di un altrove:
Metamorphosis
Sculture di Grazia Rossi Forbicioni | Dipinti di Carlotta Baldazzi.
Il verde prato dell’affresco di ambito del Pinturicchio si prolunga in un giardino popolato di piante aliene, per poi accogliere, sulla parete opposta, nove ritratti femminili, schiera di spettatrici sfigurate che osservano la Vergine.
UN.limited
Dipinti di Ilaria Franza.
Nelle immagini di Ilaria Franza, enormi petali trasparenti sono soprammessi come un’ombra colorata si sovrappone a un’altra; si lasciano attraversare dalla luce, per farsi luce, ed evocano uno spazio liquido, come fossero null’altro che veli d’acqua.
Librazione
Litografie di Carlo Andreasi
Come Eugenio Montale, Carlo Andreasi attende paziente che nella realtà si apra uno spiraglio e si manifesti l’altrove, come quando si allarga una faglia ed emerge il nucleo nascosto della terra.
Vita e Morte - Rapsodia messicana
Foto di Giuseppe Cardoni
In Messico sacro e profano, così come vita e morte si toccano, fino a coincidere; e del resto si dice “morire dal ridere”, la prova che l’uomo ride per allontanare la morte. La morte, non i morti. Che sono più vicini che mai.
Cronofanie
Litografie di Angela Palmarelli | Fotografie di Luca Tabarrini, Federico Arcangeli, Francesca Della Toffola
Nella civiltà cinese, il simbolo geometrico del tempo, e del suo eterno tornare su se stesso, è il cerchio. La sala 6 riprende il concetto di circolarità fin nell’allestimento: va fruita in senso antiorario, secondo una precisa sequenza. I quattro autori, ad ognuno dei quali è dedicata una parete, declinano in modo diverso proprio il senso (più che l’astratto concetto) del tempo. Le Ritmiti di Angela Palmarelli restituiscono quasi il DNA della storia geologica del pianeta, gli astratti di Luca Tabarrini raccontano la mutevolezza e la polisemia dei fenomeni; Federico Arcangeli gioca con le assonanze e le corrispondenze di cose ed eventi apparentemente distanti, Francesca Della Toffola, all’inverso, sovrappone momenti distanti fondendoli in unico, stratificato fenomeno.
Transitus
Scultura di Tonina Cecchetti
Tonina Cecchetti chiude la collettiva con una profonda meditazione su coscienza e limite del tempo, quindi sulla morte. L’antica sala del Museo diventa parte dell’opera, dimora signorile della figura scultorea, e spazio che accoglierà il nostro religioso silenzio.
L’esposizione si articola in 6 micro mostre, ognuna delle quali è dedicata a uno o più artisti, e intende indagare il tema della mente in relazione al tempo, al limite, all’immaginazione di un altrove:
Metamorphosis
Sculture di Grazia Rossi Forbicioni | Dipinti di Carlotta Baldazzi.
Il verde prato dell’affresco di ambito del Pinturicchio si prolunga in un giardino popolato di piante aliene, per poi accogliere, sulla parete opposta, nove ritratti femminili, schiera di spettatrici sfigurate che osservano la Vergine.
UN.limited
Dipinti di Ilaria Franza.
Nelle immagini di Ilaria Franza, enormi petali trasparenti sono soprammessi come un’ombra colorata si sovrappone a un’altra; si lasciano attraversare dalla luce, per farsi luce, ed evocano uno spazio liquido, come fossero null’altro che veli d’acqua.
Librazione
Litografie di Carlo Andreasi
Come Eugenio Montale, Carlo Andreasi attende paziente che nella realtà si apra uno spiraglio e si manifesti l’altrove, come quando si allarga una faglia ed emerge il nucleo nascosto della terra.
Vita e Morte - Rapsodia messicana
Foto di Giuseppe Cardoni
In Messico sacro e profano, così come vita e morte si toccano, fino a coincidere; e del resto si dice “morire dal ridere”, la prova che l’uomo ride per allontanare la morte. La morte, non i morti. Che sono più vicini che mai.
Cronofanie
Litografie di Angela Palmarelli | Fotografie di Luca Tabarrini, Federico Arcangeli, Francesca Della Toffola
Nella civiltà cinese, il simbolo geometrico del tempo, e del suo eterno tornare su se stesso, è il cerchio. La sala 6 riprende il concetto di circolarità fin nell’allestimento: va fruita in senso antiorario, secondo una precisa sequenza. I quattro autori, ad ognuno dei quali è dedicata una parete, declinano in modo diverso proprio il senso (più che l’astratto concetto) del tempo. Le Ritmiti di Angela Palmarelli restituiscono quasi il DNA della storia geologica del pianeta, gli astratti di Luca Tabarrini raccontano la mutevolezza e la polisemia dei fenomeni; Federico Arcangeli gioca con le assonanze e le corrispondenze di cose ed eventi apparentemente distanti, Francesca Della Toffola, all’inverso, sovrappone momenti distanti fondendoli in unico, stratificato fenomeno.
Transitus
Scultura di Tonina Cecchetti
Tonina Cecchetti chiude la collettiva con una profonda meditazione su coscienza e limite del tempo, quindi sulla morte. L’antica sala del Museo diventa parte dell’opera, dimora signorile della figura scultorea, e spazio che accoglierà il nostro religioso silenzio.
12
settembre 2025
Inquietamente
Dal 12 settembre al 30 novembre 2025
arte contemporanea
Location
MUSEO DINAMICO DEL LATERIZIO E DELLE TERRECOTTE – PALAZZO PIETROMARCHI
Marsciano, Piazza San Giovanni, (Perugia)
Marsciano, Piazza San Giovanni, (Perugia)
Biglietti
Intero € 5.
Orario di apertura
Da venerdì a domenica, ore 11-17
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione
Patrocini










