Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Musée de la bélanthropie
La pecora di Zoncati si carica di un nuovo significato che interroga lo spettatore sulla relazione tra l’uomo e la natura, tra l’individuo e la collettività, tra la realtà e l’arte. Per l’artista si tratta di una nuova percezione, la belantropia, il belato che diventa museo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Musée de la bélanthropie.
Nuovi linguaggi visivi e riflessioni concettuali.
di Enzo Latronico
Gianluigi Zoncati è un artista che ha saputo farsi spazio nel panorama dell’arte contemporanea con un linguaggio visivo, ricco e innovativo. La sua capacità di unire l’astrattismo all’introspezione e di sperimentare con materiali e tecniche diverse gli ha permesso di sviluppare uno stile unico che cattura l'attenzione per la sua forza espressiva. Attraverso la sua arte Zoncati ci invita a riflettere sul rapporto tra forma e spazio, colore e luce, trasformando ogni opera in un viaggio emotivo e intellettuale che non lascia indifferenti.
La pecora di Gianluigi Zoncati è una delle opere più particolari e affascinanti della sua produzione artistica che ha suscitato grande interesse sia tra il pubblico che tra la critica. Con questo lavoro l'artista affronta un tema apparentemente semplice, quello di una nuova comunicazione artistica, ma lo fa attraverso un linguaggio visivo sofisticato in cui la forma, in tutti i sensi, si mescola alla rappresentazione figurativa creando un dialogo originale e inaspettato. Zoncati, noto per la sua ricerca continua sulle forme e sul colore, decide di avvicinarsi a un soggetto naturale, animale, la pecora, definendo questa figura non come una semplicemente copia della realtà, la sua pecora infatti non è la rappresentazione tradizionale ma pretesto per una riflessione più profonda sull’arte e sulla natura. Zoncati combina una forma di metallo che è il simulacro di una testa di pecora con il concetto evocativo di “pecora” per riaffermare la primitiva attribuzione del significato naturale dell'animale in questione. La pecora come metafora. Non è un caso che Zoncati abbia scelto la pecora come soggetto, questo animale, spesso visto come simbolo di passività o conformismo nella cultura popolare, viene trasformato in un simbolo di riflessione più profonda. La pecora, pur mantenendo la sua identità naturale, si carica di un nuovo significato che interroga lo spettatore sulla relazione tra l’uomo e la natura, tra l'individuo e la collettività, tra la realtà e l'arte. Per Zoncati si tratta di una nuova percezione, la belantropia, il belato che diventa museo.
Musée de la bélanthropie. Nouveaux langages visuels et méditations conceptuelles
par Enzo Latronico
Gianluigi Zoncati est un artiste qui a su tracer sa voie dans le paysage de l’art contemporain en élaborant un langage visuel d’une rare richesse, à la fois inventif et habité. Son aptitude à unir l’abstraction à l’introspection, à explorer sans relâche les matières et les techniques, lui a permis de forger une écriture plastique singulière, immédiatement reconnaissable par sa puissance expressive et la profondeur de son regard.
À travers son œuvre, Zoncati nous convie à une réflexion sur le dialogue entre la forme et l’espace, la couleur et la lumière. Chaque création devient alors une traversée, un voyage sensible et intellectuel où le regard se fait pensée.
La Brebis de Gianluigi Zoncati s’impose comme l’une des pièces les plus intrigantes et captivantes de son parcours artistique, suscitant l’intérêt attentif du public comme celui de la critique. Sous l’apparente simplicité du sujet — celui d’une nouvelle modalité de communication artistique — se déploie un langage plastique d’une grande subtilité, où la forme, dans tous les sens du terme, s’entrelace à la figuration pour engendrer un dialogue inattendu, presque poétique.
Artiste de la forme et du pigment, Zoncati choisit ici d’approcher un sujet vivant, animal: la brebis. Mais sa brebis n’est nullement la reproduction fidèle d’un être réel. Elle devient prétexte, matière à réflexion, territoire symbolique. En associant une structure métallique — simulacre d’une tête de brebis — au concept évocateur de l’animal même, Zoncati réaffirme la dimension première, presque archaïque, du sens naturel attaché à cette figure.
La brebis comme métaphore. Le choix n’est pas fortuit: cet animal, souvent perçu comme emblème de soumission ou de conformisme dans l’imaginaire collectif, est ici transfiguré en signe de conscience et de questionnement. La brebis, tout en conservant son identité naturelle, se charge d’un sens renouvelé : elle interroge le spectateur sur les liens entre l’homme et la nature, entre l’individu et la communauté, entre le réel et sa représentation.
Pour Zoncati, c’est là une nouvelle perception du monde la bélanthropie où le bêlement devient mémoire, écho, musée.
Nuovi linguaggi visivi e riflessioni concettuali.
di Enzo Latronico
Gianluigi Zoncati è un artista che ha saputo farsi spazio nel panorama dell’arte contemporanea con un linguaggio visivo, ricco e innovativo. La sua capacità di unire l’astrattismo all’introspezione e di sperimentare con materiali e tecniche diverse gli ha permesso di sviluppare uno stile unico che cattura l'attenzione per la sua forza espressiva. Attraverso la sua arte Zoncati ci invita a riflettere sul rapporto tra forma e spazio, colore e luce, trasformando ogni opera in un viaggio emotivo e intellettuale che non lascia indifferenti.
La pecora di Gianluigi Zoncati è una delle opere più particolari e affascinanti della sua produzione artistica che ha suscitato grande interesse sia tra il pubblico che tra la critica. Con questo lavoro l'artista affronta un tema apparentemente semplice, quello di una nuova comunicazione artistica, ma lo fa attraverso un linguaggio visivo sofisticato in cui la forma, in tutti i sensi, si mescola alla rappresentazione figurativa creando un dialogo originale e inaspettato. Zoncati, noto per la sua ricerca continua sulle forme e sul colore, decide di avvicinarsi a un soggetto naturale, animale, la pecora, definendo questa figura non come una semplicemente copia della realtà, la sua pecora infatti non è la rappresentazione tradizionale ma pretesto per una riflessione più profonda sull’arte e sulla natura. Zoncati combina una forma di metallo che è il simulacro di una testa di pecora con il concetto evocativo di “pecora” per riaffermare la primitiva attribuzione del significato naturale dell'animale in questione. La pecora come metafora. Non è un caso che Zoncati abbia scelto la pecora come soggetto, questo animale, spesso visto come simbolo di passività o conformismo nella cultura popolare, viene trasformato in un simbolo di riflessione più profonda. La pecora, pur mantenendo la sua identità naturale, si carica di un nuovo significato che interroga lo spettatore sulla relazione tra l’uomo e la natura, tra l'individuo e la collettività, tra la realtà e l'arte. Per Zoncati si tratta di una nuova percezione, la belantropia, il belato che diventa museo.
Musée de la bélanthropie. Nouveaux langages visuels et méditations conceptuelles
par Enzo Latronico
Gianluigi Zoncati est un artiste qui a su tracer sa voie dans le paysage de l’art contemporain en élaborant un langage visuel d’une rare richesse, à la fois inventif et habité. Son aptitude à unir l’abstraction à l’introspection, à explorer sans relâche les matières et les techniques, lui a permis de forger une écriture plastique singulière, immédiatement reconnaissable par sa puissance expressive et la profondeur de son regard.
À travers son œuvre, Zoncati nous convie à une réflexion sur le dialogue entre la forme et l’espace, la couleur et la lumière. Chaque création devient alors une traversée, un voyage sensible et intellectuel où le regard se fait pensée.
La Brebis de Gianluigi Zoncati s’impose comme l’une des pièces les plus intrigantes et captivantes de son parcours artistique, suscitant l’intérêt attentif du public comme celui de la critique. Sous l’apparente simplicité du sujet — celui d’une nouvelle modalité de communication artistique — se déploie un langage plastique d’une grande subtilité, où la forme, dans tous les sens du terme, s’entrelace à la figuration pour engendrer un dialogue inattendu, presque poétique.
Artiste de la forme et du pigment, Zoncati choisit ici d’approcher un sujet vivant, animal: la brebis. Mais sa brebis n’est nullement la reproduction fidèle d’un être réel. Elle devient prétexte, matière à réflexion, territoire symbolique. En associant une structure métallique — simulacre d’une tête de brebis — au concept évocateur de l’animal même, Zoncati réaffirme la dimension première, presque archaïque, du sens naturel attaché à cette figure.
La brebis comme métaphore. Le choix n’est pas fortuit: cet animal, souvent perçu comme emblème de soumission ou de conformisme dans l’imaginaire collectif, est ici transfiguré en signe de conscience et de questionnement. La brebis, tout en conservant son identité naturelle, se charge d’un sens renouvelé : elle interroge le spectateur sur les liens entre l’homme et la nature, entre l’individu et la communauté, entre le réel et sa représentation.
Pour Zoncati, c’est là une nouvelle perception du monde la bélanthropie où le bêlement devient mémoire, écho, musée.
25
ottobre 2025
Musée de la bélanthropie
Dal 25 ottobre al 09 novembre 2025
arte contemporanea
arte moderna
arti performative
design
fotografia
personale
altro
arte moderna
arti performative
design
fotografia
personale
altro
Location
Spazio Arte Gioele Chi?
Castell'Arquato, Via Dante Alighieri, 8, (PC)
Castell'Arquato, Via Dante Alighieri, 8, (PC)
Orario di apertura
Sabato e Domenica dalle ore 10.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Giorni feriali su appuntamento al n. 349.7229260
Vernissage
25 Ottobre 2025, 17.15
Autore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini





